domenica 1 febbraio 2009

187

"febbraio.
nella stalla delle pecore, di sera, c'è un'atmosfera di grande pace. sono sempre contenta di passare del tempo lì, quando ho finito di distribuire il fieno. sto in silenzio, in un angolo e le osservo mentre ognuna trova il proprio posto, sempre lo stesso, e gli agnelli fanno un grande mucchio insieme al centro della stalla.
(...)
in tutto il mondo celtico, prima dell'arrivo del cristianesimo, c'erano quattro grandi feste durante l'anno e una di queste cadeva il 1° febbraio, e si chiamava Imbolc. in gaelico questo vuol dire "nel ventre" e difatti questa festa celebrava la lattazione delle pecore. forse questa parola che ricorda "involucro" è anche un modo per accennare alla primavera che è ancora nascosta nel ventre oscuro dell'inverno. ma ogni anno, vivendo questo periodo così miracoloso e pieno di pericoli (la scrittrice si riferisce alla filiazione delle sue pecore che avviene agli inizi di febbraio), capisco come una società che viveva di pastorizia, celebrasse l'arrivo degli agnelli come un primo segno di fertilità o meno del nuovo anno. mentre fuori nevica, dentro la stalla c'è un senso di forza vitale, un groviglio di piccoli corpi pieni di energia che saltellano e chiamano.
..."
etain addey "una gioia silenziosa - i diari di pratale"


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seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana

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