mercoledì 19 maggio 2010

393 - la casa ideale di Robert Luis Stevenson


"Qualunque sia il luogo nel quale ci si propone di trascorrere l'esistenza, due sono le condizioni imprescindibili: la solitudine, e la presenza vivificante dell'acqua."

inizia così questo piacevole brevissimo libro, illustrato da Tullio Pericoli, che periodicamente mi piace sfogliare e sul quale indugio lungamente a riflettere.

"[...] Sulla faccia della terra ci sono molti posti che offrono la necessaria combinazione di una certa selvatichezza e di un'aggraziata varietà. Sarebbe desiderabile una vista imponente [...] le fitte felci nella brughiera del Surrey [...] la brughiera scozzese, punteggiata di abeti e betulle che si levino sui poggi, o una di quelle rocciose lande costiere, deserte, della Provenza, ricoperte di timo e di rosmarino che trasudano aromi, sono luoghi in cui l'animo è sempre esente dal tedio."

"[...] La casa dovrà essere a portata di voce di un fiumicello o del mare. Un fiume vero e proprio è assai più adatto alla poesia che ad adornare il paesaggio; ma se il fluire delle acque ingrandisce la scala di un oggetto da un altro, un vispo torrentello mostra in breve spazio una maggior varietà di promontori, di isolotti, di cascatelle, di gore con un dito d'acqua e di gorghi spumeggianti, con un corrispondente alternarsi di suoni e colori, di quanto faccia un fiume navigabile per centinaia di miglia [...] Se poi cerchiamo nel mare la nostra acqua ornamentale, dobbiamo scegliere una costiera aperta, frastagliata nel profilo, con porticcioli e promontori in miniatura, magari con qualche isolotto, ma soprattutto costituita di rocce che danno a strapiombo sull'acqua fonda [...]"

"Non c'è niente di più prezioso di una fuga di praticelli, l'uno che nasce dall'altro attraverso alte siepi, con il loro incanto [...] dovrai avere un bel prato in previsione della prima estate, così da gustarti una stupenda distesa di margherite, la gemmata brina dell'anno e anche un pergolato di lillà per inebriartene nel periodo della fioritura [...] I fiori migliori sono quelli vecchi che lascerai crescere alla rinfusa negli angoli [...] Adiacente al giardino, se sei in un paese del mezzogorno, un uliveto renderà completo il tuo dominio in miniatura [...] E non bisogna scordarsi gli uccelli: un giardino senza uccelli è come il cortile di una prigione [...] un merlo fra i lillà, un usignolo in fondo al sentiero che ti farà sgranchire le gambe per andarlo a sentire, e un poco più in là le cime degli alberi piene di cornacchie"

"Il salotto dovrà essere, se possibile, un luogo articolato, sì da consentire piccoli recessi per conversarvi; ma sarà comunque dotato di una lunga parete con un divano: un giorno su un divano con una profusione di cuscini offre i diversivi di un viaggio [...] I corridoi saranno tutta una libreria da cima a fondo, e le scale, nel caso, saranno accompagnate da volumi dai dossi antichi e condurranno appena un po' in alto, mentre verso il piano terra porteranno a un recettacolo illuminato da una finestrella e fornito di caminetto [...] Sopra le pareti saranno appese incisioni e una grande carta topografica del circondario [...]
[nello studio] Un tavolo è destinato al lavoro del momento, quello accanto ai libri di consultazione corrente, un altro molto ampio per i messaggi e le bozze che attendono di essere spedite; un altro tenuto sgombro per l'occorrenza, mentre l'ultimo sarà destinato alle carte geografiche, sempre lì a bofonchiare sotto un mare di carte a grande scala e di mappe. Fra tutti i libri questi sono i meno noiosi e i più ricchi di contenuto: il corso di strade e fiumi, i contorni e le chiazze delle foreste nelle mappe [...] le rende il genere di stampa più adatto a stimolare e appagare la fantasia [...]
Ho lasciato per ultima la stanza per le serate invernali. Questa dovrà avere mobili dai colori caldi, decisi e sofà e tappeti dal pelo lungo. Il caminetto, nel quale va messa legna aromatica, sostenuta da alari d'argento, è decorato da formelle con le storie della Bibbia. Le poltrone sono comode e profonde [...] una rastrelliera con i giornali della settimana, un tavolo per i libri dell'anno e a portata di mano, in un angolo, le tre scansie piene dei libri immortali che non stancano mai: Shakespeare, Molière, Montaigne, Lamb, Sterne, le commedie di De Musset [...]
Ampie, ariose, quasi senza mobilia le camere da letto, dal pavimento in assito lustro e con a capo del letto uno scaffale di libri, in caso di insonnia, particolari, come quelli di Pepys, le Lettere di Paston, Le Lettere dagli Highlands di Burt e il Calendario di Newgate."

e questo (assieme a molto altro) fa di una casa, la casa ideale per Robert Luis Stevenson.
molto di tutto ciò coincide con la mia, di casa ideale
che mi dite invece della vostra?

5 commenti:

  1. Mi sto concentrando, ma ho idea che veramente non ci sia nulla da correggere o aggiungere...
    In alternativa, la casa giapponese tradizionale descritta da Bruno Munari:
    http://www.ormegrafiche.it/public/blog/?p=397

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  2. ma che bello barbara! mi piace moltissimo la concezione giapponese della casa, e non conoscevo questo scritto di munari. adesso me lo sono anche stampato per rileggerlo stasera con più calma. grazie, e a presto!

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  3. La casa ideale di Stevenson somiglia in effetti molto alla mia (penso a quelle pareti di libri, per esempio e alla stanza per le sere d'inverno). Ma ci sono due cose fondamentali per me: la luce e il fatto che la casa sia vecchia. Non amo i palazzi antichi, che spesso mi mettono soggezione o tristezza, ma quelli 'agés', per così dire, che si portano con leggerezza e disinvoltura il loro centinaio di anni.
    Bellissimo questo post, tu sai quanto possa 'parlarmi'!
    Grazie!

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  4. duck: sì, la luce è fondamentale anche per me. tanto che la mia casa ideale potrebbe essere completamente sui toni del bianco e legno-chiaro (hai presente le case del nord europa?) proprio perché per me la luce è fondamentale.
    buon pomeriggio :)

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  5. ....la luce e' qualcosa di insostituibile che da senso alle cose , a volte ne' godiamo l'esistenza anche quando e' pochissima...o arriva da lontano e concentriamo lo sguardo all'orizzonte per non perderne i riflessi, ah cosa sarebbe la vita altrimenti...non potrei farne a meno..e' l'energia che anima le mie giornate e ravviva la fantasia..i colori poi che senso avrebbero....alcuni sono cosi' belli da volerli mangiare per sapere se hanno anche un sapore...condivido tutto !!
    Susanna

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grazie per i commenti che lascerete :)
seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana

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