martedì 31 marzo 2009

216 - scorcio di un 31 marzo

c'è vento, c'è aria di tempesta, ci sono colori nuovi, ci sono ragni che tessono, e merli che si rincorrono.
si sentono treni verso il mare e campane sulla collina.
qualcuno taglia rami, altri scrutano il cielo indecisi se prendere o no un ombrello.

sabato 28 marzo 2009

214

proprio di fronte alla cucina, nella casa dove vivevo da bambina, saliva un ampio viottolo frondoso.
lo avevo chiamato -sussurrandolo in segreto- la strada delle streghe.
ne conoscevo solo la prima parte, che percorrevo a volte assieme a mia sorella.
ci fermavamo quando il viottolo si faceva ancora più stretto e diventava sentiero di campagna e poi strada di bosco. lì tornavamo indietro, a casa.

la guardavo a lungo, la strada delle streghe, durante il giorno.
ancora di più la guardavo di sera, quando le ombre si facevano lunghe e il suo mistero -dove porterà?- più fitto.

lo chiedevo a chiunque avesse tempo e voglia di starmi a sentire:
dove porta questa strada?
nel bosco, mi dicevano.
questo lo so. ma poi?
poi sale sul monte.
sì, ma poi?
poi scende dall'altra parte del monte, e attraversa la laguna.
e poi?
poi attraversa paesi e campagne.
sì, ma dopo?
dopo attraversa le città.
e poi?
altri monti, più alti.
e dopo i monti alti?
altre città, paesi, boschi immensi, pianure.
sì, ma poi, dove porta, ancora?
poi la strada sale su una nave, e attraversa un mare grande.
e poi? dopo il mare grande?
dopo il mare grande, una terra di ghiaccio.
e poi? ancora?
poi arriva al polo nord.
al polo nord...
la mia strada delle streghe arrivava al polo nord.

più grande, seguivo sull'atlante che era stato di mio zio, tutti i percorsi della strada delle streghe, per scoprire che poteva condurre oltre che al polo nord, in ogni altro posto io desiderassi andare.
tutto partiva da quella strada delle streghe che iniziava a esistere proprio dinanzi alla mia cucina.

tutto questo per dire cosa? mi sono persa :)
ah, che mi piacciono le vie. mi piacciono le mappe.
soprattutto mi piace pensare che davanti ad ogni casa parte una strada delle streghe.
e che la strada delle streghe porta ovunque noi vogliamo andare.

probabilmente, ho iniziato poi a dipingere -anche- per tracciare tutte le mappe che avevo in mente.
per seguire le vie.

vie che portano -anche- alla -qui sopra in foto- casa dei gabbiani.

mercoledì 25 marzo 2009

213 - noio volevam savuar:

"per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?"

ok. qui c'è la mappa.

traduzione:
c'è qualcuno che aspetta.
io lascio la traccia.
seguendola, seguendola, prima o poi alla casa dei gabbiani ci si arriva ;)

sabato 21 marzo 2009

212


mi piace osservare i profili delle colline in lontananza.
ovunque mi trovi, le cerco, e se si tratta di luoghi consueti le riconosco, se si tratta invece di luoghi nuovi, ne studio la forma per poi ricordarla a lungo.
mi piace specialmente la luce che filtra dai rami degli alberi che si trovano sulla linea di crinale.
le loro forme appaiono nette nella stagione in cui mancano le foglie.
è bello osservarle da lontano e immaginare gli uccelli che tra quei rami stanno sostando proprio nel momento in cui guardo.
sentire quel silenzio che c'è lì, mentre io mi trovo magari invece nel traffico cittadino.
pensare al suono che fa il vento passando tra quei rami, proprio in quel momento.
pensare poi che forse, mentre io guardo loro, loro, in qualche sottile modo di albero, ricambino lo sguardo.

venerdì 20 marzo 2009

211

la primavera io l'ho trovata per strada.
stava per terra, in un angolo di strada all'incrocio tra due vie.
forse era caduta da un mazzo più grande.
forse l'aveva portata il vento.
fatto sta che era per strada, buttata lì.
in un angolo polveroso tra l'incrocio di due vie.
la primavera.
carica della spesa l'ho sorpassata pur tenendola d'occhio.
poi però sembrava proprio mi chiamasse.
così mi sono fermata.
ma no, mi sono detta, e ho ripreso a camminare.
ma lei tenace, ha chiamato più forte.
mi sono rifermata.
sono tornata indietro.
e l'ho raccolta.
e l'ho portata a casa con me.
la primavera.

giovedì 19 marzo 2009

210 - sorprese, desideri

sorprese:
è nato un nuovo pesco.
figlio di un vecchio albero che non c'è più da qualche anno, è stata una sorpresa trovarmelo di fronte, col suo fiore.
si era fatto strada zitto zitto, in un angolino quieto e soleggiato, un po' discosto, dimenticato, e lì è cresciuto fino a stamani, quando mi ha regalato la sorpresa di un fiore e un boccio.

desideri:
si è fatto strada dentro di me, senza che io nemmeno me ne accorgessi.
deve aver trovato un angolino soleggiato e tranquillo, un po' discosto, dimenticato.
e lì è cresciuto fino a stamani.
quando ho preso la vecchia scatola di legno che stava chiusa da anni in una vetrinetta sopra il mio tavolo, l'ho spolverata, l'ho aperta, ed era tutto lì che mi aspettava. anche l'odore, così tipico, indimenticabile: l'odore degli acquerelli.

lunedì 16 marzo 2009

208

poche parole e molte foto.
quest'anno la primavera si indossa così.

martedì 10 marzo 2009

205 - zie felici di bimbe fortunate - l'essenziale è invisibile agli occhi

che bella invenzione le zie.
ancora di più quelle zie che svelano segreti in un giorno di primavera... :)

lunedì 9 marzo 2009

204 - di bimbe in primavera

di cappellini rossi e a punta di bimbe in primavera, e di piedini nudi di bimbe in primavera, e di casina nei fiori delle bimbe in primavera, e di messaggi sussurrati da alberi di primavera a bimbe di primavera...
in attesa di mostrarlo tutto, un assaggio.
di primavera :)

giovedì 5 marzo 2009

201


rientrando da una breve passeggiata sotto la pioggia, ho seminato sul pavimento una miriade di minuscole gocce.
l'orlo dei jeans è umido, come i miei capelli.
fuori l'aria è quasi tiepida, gonfia di odori e promesse.
nei bocci delle peonie. nelle foglie nuove. nelle gemme. nel rosa delle camelie cadute sotto il peso dell'acqua. negli uccelli che sostano brevemente sui rami.
piove piano, l'aria è luminosa.
così come deve essere nel mese di marzo.
quando, secondo mariangela gualtieri:
"tutti i semi tornano dalla mamma a bere
e la promessa fatta nel cadere
tesse piano la forma del nome".


lunedì 2 marzo 2009

200 - duecento!


duecentesimo post?
ne ho scritte di sciocchezze in tutto questo tempo... ;)
non l'avrei mai detto. non ci avrei scommesso.
pensavo mi sarei persa per strada, invece mollichina dopo mollichina: ho costruito una torricina, ho passeggiato per boschi e assaggiato il salato dei mari, ho scalato montagne, ho incontrato altri viandanti e ci siamo salutati, ho consumato in tutto questo viandare tre paia di scarpe, mi sono bagnata di piogge primaverili, asciugata a tiepidi soli invernali... e molto altro.
ho poco tempo stasera per rimanere qui, ma c'è una personcina che vorrebbe essere introdotta nella buona società dei blog.
chi è? che abito indossa? ma soprattutto a chi sta dedicando quel suo sguardo di abbraccio?
presto. presto si saprà.

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