venerdì 23 marzo 2012

611 - Come in cielo


Irene, che per inclinazione e mestiere vive profondamente la natura, non vorrebbe separarsene neanche quando si trova tra le mura della sua accogliente casa.
Ha conosciuto il mio lavoro on line, si è innamorata dei miei dipinti (grazie, grazie :)) e ha pensato che avrei potuto essere io a farle da tramite per quel suo mondo prezioso e amatissimo: campi, alberi, boschi.
Così mi ha scritto, ci siamo scambiate diverse email, le ho spiegato il modo in cui lavoro, ci siamo piaciute... sì, la decisione era presa: avrei portato parte del suo mondo nella sua casa.
in particolare, Irene, era innamorata del mio dipinto Mezzestate: erano quelle le atmosfere che avrebbe voluto per lei.
La tarda serata, la buona stagione, le case colorate... e poi...
Già, e poi.
Perché a Irene sarebbe piaciuto che Mezzestate avesse una continuazione. Che non finisse lì, in quel prato, con quelle case in lontananza, ma che avesse potuto condurla oltre.

Cosa c'è più in là?
Quante volte anche io mi faccio la stessa domanda. Sia che mi trovi di fronte un dipinto, che ascolti una storia o una canzone, che veda un film... Cosa c'è dopo? Cosa vedo se allargo lo sguardo?
La stessa cosa me la chiedo (sempre!) riguardo ai miei quadri. come continua? Cosa c'è nel tuttointorno? Nella parte rimasta fuori dai perimetri della tavola?
È stato dunque un invito così irresistibile poter svelare -per primo a me stessa- uno di questi segreti...

***

Così è nato Come in cielo. 
Un dittico.
Un dipinto formato da due dipinti, che si completano a vicenda, ma che, volendo, possono anche essere divisi.
Ognuna delle due tavole misura cm 60x60 ed è dipinta con tecnica mista.

***

"Mi ci sento un po' sotto quell'albero... al limitare di un bosco, che guardo il paesaggio che si apre. Respiro il profumo di quelle bellissime fioriture, i grilli mi sa che ormai dormono, è tardi... ma c'è quel rumore di natura di notte, una musica che noi [...] conosciamo benissimo. Bellissimo, ci evoca splendidi ricordi e bellissime sensazioni, ci piace. Ci piace che sia il dominante del nostro salotto, della stanza che accoglie chi entra in casa nostra, parla di noi, delle cose che ci piacciono e ci fanno star bene [...] Bellissimo Tiziana, grazie."

Queste le prime impressioni di Irene.
E il suo grazie. 
Che si fa mio adesso; che si era fatto mio nel momento in cui sono stata scelta da lei.

Accanto a Irene, tutto questo tempo, a scegliere e a decidere c'è stato anche suo marito. non ci ho mai parlato ma sentivo la sua presenza nelle parole di Irene.
Grazie a entrambi.
Di cuore :)

***

Come anche grazie a tutti voi che avete letto.
e alla prossima.


lunedì 19 marzo 2012

610 - in questi giorni






lavori in corso, dentro. 
lavori in corso, fuori (nel cantiere primavera).

e voi, che state facendo?

domenica 11 marzo 2012

609 - the Omo People = la bellezza




la bellezza salverà il mondo afferma il principe Miškin nell'Idiota di Dostoevskij.
se questo è vero, il mondo verrà salvato dagli Omo People.

buona Domenica!

giovedì 8 marzo 2012

608 - una novità, piccola, ma vissuta


forse qualcuna di voi l'avrà già notato: un bottoncino verde chiaro, qui sulla destra. lo stesso che riporto qui sopra.
cliccandoci, vi si apriranno le porte di una mia nuova casina, una bottega più precisamente.
la mia bottega su Etsy.

Etsy io lo adoro.
tanto che quasi giornalmente, da quando l'ho conosciuto -ormai qualche anno fa- ci faccio una passeggiata.
adoro tutto ciò che è fatto a mano, cosa dunque può esserci di meglio che una vetrina dedicata, dove creativi di tutto il mondo espongono le loro cose?
da diverso tempo fantasticavo di aggiungermi a loro.
tra il dire e il fare, ci sono però a volte di mezzo almeno un paio di oceani...
(ne parlavo proprio qui sotto, di tutti i no che giornalmente ci diciamo. tutti questi spettri che ci si aggirano attorno dicendo, no, no, nono, tu no)
e così, abbatti uno spettro, abbattine due, abbattine centosette, sono passati sedici mesi.
ovvero un anno e quattro lunghi mesi da quando ho registrato il mio account -ottobre 2010- a quando -pochi giorni fa- ho inserito il primo oggetto in vendita.
che dire, sono un tipetto veloce.

e comunque ce l'ho fatta. (spettri, tiè ;))
adesso sull'Etsymondo ci sono anch'io, e piano piano inserirò moltissime cose... stampe, soprattutto.
e dunque, volendo scegliere e acquistare la vostra stampa personale, adesso potete farlo anche direttamente da lì.

- ovviamente rimane anche sempre aperto e disponibile  lo shop sul mio sito dove trovate sia stampe che dipinti originali, e che potrete tranquillamente continuate ad usare -

diciamo che c'è una possibilità in più ecco.

e questa era la mia novità.
piccola, come dicevo.
ma mooolto vissuta!

***

ora vorrei porvi una domanda tecnica, temo difficile: voi che usate sia blogger che facebook, avete per caso riscontrato problemi nella condivisione dei post, da qui, a lì?
io mannagg sì!
da ormai diversi giorni, non riesco più a farlo correttamente.
non appare più, su fb, l'anteprima con immagine e titolo ben presentati, come è sempre stato.
ma solo uno striminzito e asettico link.
ho fatto qualche ricerca per capire cosa potesse essere successo, ma senza trovare nulla di buono.
per caso qualcuno di voi ci è passato e ha risolto?

***

e infine grazie per i bei commenti che lasciate sempre! 
sono veramente mancante ultimamente nelle mie risposte. come anche non riesco ahimé a seguire come vorrei tutti i vostri bei blog.
ma corri qui, fai lì, predisponi di là, cerca di capire come funziona il regolamento di Etsy, rinfresca il tuo inglese a manovella (che sarebbe il mio ;)) (anzi, doveste notare strafalcioni sentitevi liberi di dirmelo) il poco tempo che mi rimane lo trascorro in assorta meditazione sul nulla cosmico.
verranno tempi migliori.
nel frattempo grazie, grazie davvero.
e un abbraccio!

martedì 6 marzo 2012

607 - il viaggio di Eva


Eva Kullgren: si chiama così la protagonista di un bell'articolo/intervista letto giorni fa sul numero di Marzo della rivista Terranuova.

l'articolo sulla rivista Terranuova
Ha questo nome, ha, adesso, circa cinquant'anni, e da due viaggia in solitaria a bordo di Olina, la fedele barca a vela.
La sua è una storia semplice, immediata: nell'estate del 2010 Eva, cha ha figli ormai grandi e indipendenti, vuole intraprendere qualcosa di bello, di nuovo, di memorabile.
(mi vengono in mente altri, famosi e non, che alla soglia di un'età così rotonda decidono di fare un lungo viaggio... che sia forse proprio una richiesta, un bisogno dell'animo umano...?) 
Eva non è una grande esperta di navigazione a vela. Ma ha Olina, un'imbarcazione di circa otto metri, e con questa decide di partire per il Suo Grande Viaggio.

Racconta nell'articolo: 
"Lavorare ogni giorno, anno dopo anno, in Svezia, stava perdendo valore. I miei figli erano cresciuti, e nella ricerca di qualcosa che mi ridonasse entusiasmo ho deciso di riscoprire un mio vecchio interesse: la navigazione [...] Così io e Olina abbiamo lasciato Stoccolma, iniziando una nuova vita, una vita in cui decido io quando alzarmi al mattino e dove andare. Ho disceso la costa della Svezia e sono salpata verso Bonholm. Navigare il mare del Nord e il Bascay mi terrorizzava, dato che viaggiavo da sola, con un equipaggiamento ridotto. Sono arrivata in Polonia a tarda notte, c'erano diverse navi cisterna che entravano da un passaggio piccolo e stretto, ma ho deciso di infilarmi e ho trovato la via per un piccolo porticciolo [...] La gente mi aveva detto che sarebbe stato impossibile attraccare una barca di quelle dimensioni da sola. Avevo paura. Ma avevo chiesto consigli a tutte le persone incontrate e avevo chiamato la Capitaneria per avvertire che stava arrivando una principiante, così tutto ha funzionato alla perfezione."

Con questa prima grande prova Eva dà vero inizio al suo viaggio, e una volta imparato a gestire la chiusa di un fiume (ne ha superate ben 97!) comincia a godere del paesaggio.

"Viaggiare sui fiumi d'Europa è bellissimo, vedi le città dalla riva. Berlino è incredibile, ci sono tantissimi piccoli graziosi bar e ti puoi fermare quando vuoi per una sosta e bere una birra fresca. Te la portano anche sulla barca, se vuoi! [...] Ho risalito il fiume Reno, molto lentamente: Olina combatteva come un pesce contro la corrente che era molto forte. C'è voluto molto tempo, tanto che ho visto gli alberi cambiare colore e giorno dopo giorno diventava sempre più freddo."

Era giunto Novembre, e Eva, che di sè dice "Non sono nata ricca, non ho mai vinto la lotteria, il denaro gioca ancora un ruolo nella mia vita" si ferma, attracca Olina in un porto fluviale e trova lavoro per la stagione sciistica per tutta la durata dell'inverno. 
Si tratta di un bel lavoro, le piace, si trova a suo agio. Ma ha voglia di ripartire, e con il ritorno della primavera può finalmente ritrovare Olina e riprendere il viaggio. 

Che si fa a questo punto maestoso. È il Danubio! Eva e Olina attraversano Vienna, Bratislava, Budapest, Belgrado. 

"E' stato bello attraversare tutti questi posti, ma il meglio doveva ancora venire. Il Danubio, o Duna, come lo chiamano quelli del luogo, stava diventando sempre più selvaggio. Le sue acque sono diventate sempre più turbolente e c'erano enormi spiagge di sabbia totalmente vuote. Le grandi città si sono trasformate in piccoli villaggi [...] ero solita lasciare la mia barca ancorata e remare col mio canotto nei piccoli e stretti canali per vedere i piccoli laghi pieni di uccelli [...] il fiume Duna è una donna, un'antica madre che scorre per 2800 km passando attraverso quattro capitali. Gli scavi intorno a  Lepinski Vir hanno mostrato che le città fluviali si insediarono qui oltre ottomila anni fa [...] Duna che ha vissuto tanto a lungo e porta così tanta testimonianza nelle sue acque non smette di dare la vita. E' una donna molto fertile con una foce che cresce di quaranta metri l'anno e con moltissime specie che la abitano."

Olina
Eva è giunta al delta, e infine alla foce: è tempo di tornare in mare. 
L'incontro è magnifico: 

"Ho lasciato il Danubio molto presto la mattina, con la luna a Ovest e l'alba a Est. Immergevo continuamente una mano nel Mar Nero, assaggiando l'acqua per determinare quando fosse diventata salata, ma è molto difficile dire il punto esatto in cui finisce il fiume e inizia il mare [...] Ho gridato forte quando le vele si sono riempite d'aria e mi hanno condotto sulle onde."

Trascorrono diciotto ore da questo incontro, nelle quali, con una navigazione costante e un buon vento a favore, Eva raggiunge un nuovo porto: Costanza. e di porto in porto, in una navigazione tranquilla, sottocosta, è Bosforo, è Istambul. Qui Eva lavora ancora un po', prima di riprendere il suo viaggio, questa volta -visto che un nuovo autunno sta tornando- alla ricerca di un porto che la accolga dandole modo di fermarsi un po' più a lungo. E lo trova, il suo porto: si tratta di Orhaniye, vicino a Marmaris. 

"Penso di aver trovato finalmente la mia baia. Qui incontro altri marinai che si guadagnano da vivere lungo la strada. [...] Ci sono sempre più persone che dicono di no al consumismo eccessivo e che mi danno tutta una serie di suggerimenti, per esempio, su come passare l'inverno."

Noi la lasciamo lì Eva, nel porticciolo di Orhaniye. 
Chissà se è ancora lì ferma. Chissà se con l'arrivo di una nuova primavera riprenderà il suo viaggio... non è importante questo. Non è importante averne la certezza o sapere esattamente dove si trovi adesso.
Quello che è importante è il messaggio che Eva ha voluto dare a tante persone, specie donne. Sue coetanee, più giovani,  più anziane, che si trovano in un momento di stanchezza, che si trovano di fronte a una scelta, che vorrebbero intraprendere qualcosa ma hanno paura.

Penso a tutti i no che ci diciamo giornalmente, anche su piccole cose.  
Sono troppo vecchia, troppo giovane, non ho la giusta competenza. Cosa dirà la mia famiglia, cosa penseranno gli amici, che dirà la gente. Non ho tempo. Non ho spazio. Non ho soldi. 
Non posso, adesso.

Quanto ci neghiamo? Quanti limiti ci poniamo?

La prossima volta che accadrà, pensiamo a Eva. a coloro che le dicevano che sarebbe stato impossibile attraccare da sola una barca di piccole dimensioni in un enorme porto del mare del Nord.

"Ogni giorno ho avuto una diversa esperienza di navigazione e ogni notte ho dormito in una baia diversa. Sento veramente di aver trasportato la Madre Terra e le sue acque nel mio cuore. La bussola è nella mia testa e il vento nel mio corpo. Il movimento delle onde rilassa la mia anima. [...] Anche se a volte è dura navigare, perché vieni sorpresa dalle cattive condizioni meteorologiche e le cose si rompono, continuo a non rimpiangere la mia decisione di provare un altro stile di vita. Lo consiglio senza esitazioni a chi se lo sente dentro."

Buon vento, Eva.
Buon vento a chiunque stia cercando il suo :)

Eva Kullgren

venerdì 2 marzo 2012

606 - tuttinsieme


una giovane donna, un progetto felice, un ricordo.
così, anche, nasce un dipinto.
così è nato Tuttinsieme che misura cm 50x50, che è dipinto con tecnica mista su legno, e che tutte queste cose, e molto altro, porta con sé.
per Francesca e i suoi cari :)

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