in questa primavera che avanza ormai spedita verso l'estate, è per me un piacere ospitare in questo nostro appuntamento del perché a me piace, Daniela, con il suo Calme et Cacao.
da allora sono passati circa due anni.
e in questa manciata di stagioni il suo mondo è diventato ancora più poetico e lieve, il suo blog si è completamente rinnovato, è nato il suo shop, ed io ho avuto il piacere di collaborare ancora con lei proprio in questa occasione.
parlando dunque oggi di Daniela, parlo di un'amica, oltreché della ragazza che avevo immaginato volare sul cielo di Parigi.
adesso al suo posto c'è un palloncino dal lungo lungo filo, ma la ragazza di Parigi, colei che vola e fa volare, è sempre la stessa: è la mamma di due bambine bionde, è la cantastorie essenziale dei piccoli momenti belli, è la poetessa degli scatti rubati - ai giochi delle sue figlie, alla città, alla gente che incontra passeggiando, a un giardino segreto, alla sua casa colta quasi sorpresa mentre pigreggia nelle luci che entrano dalle grandi finestre... -, è la cuoca attenta e sapiente, è la creatrice di una serie di oggetti poetici - mi ripeto, ma trovo che la poesia sia proprio la matrice che più caratterizza lo stile di Calme et Cacao - che da poco tempo offre tramite il suo shop.
dove possiamo trovare:
gli uccelli in stoffa della giostra acchiappa sogni
il lungo cuscino dal sapore vintage
la piccola barca sognante
le borse in cotone
la bambola Olivia che viaggia nel mondo assieme alle sue amiche, e molto altro...
tutti oggetti unici, realizzati interamente a mano, con a monte una ricerca attenta e rispettosa sui materiali, così come vuole lo stile unico e riconoscibile di colei che li crea.
ecco, questo - e molto altro - è Daniela. questo - e molto altro - è il suo Calme et Cacao.
un intero mondo gentile da scoprire e assaporare con lentezza.
magari proprio sorseggiando il primo tè di una pigra Domenica mattina.
ma lascio adesso a lei la parola, attraverso le risposte - di grande ispirazione! - alle domande sul suo sogno creativo, i suoi giorni, le stagioni.
Il tuo sogno creativo
1- Chi/cosa ti ispira maggiormente?
Le mie bambine e il loro mondo, delicato, onirico, gioioso. La letteratura per l'infanzia. I giardini disordinati di campagna, le città del nord Europa. I ponti che traversano i fiumi. Le strade nascoste di Parigi, i cancelli semiaperti che lasciano intravedere un breve sentiero ed una porta aperta che porta in casa. I cieli nuvolosi e ventosi. Le donne che camminano svelte, quelle chine su un libro a leggere. Le nuche scoperte.
2- Tieni un diario su cui annoti le tue ispirazioni?
Si, diversi. Alcuni bellissimi, disegnati da illustratori che amo molto, altri di semplice carta riciclata. Ma li uso senza troppa costanza. A volte annoto ovunque mi capiti e a volte perdo il tutto... ma quasi sempre lo ritrovo mesi dopo.
3- Hai progetti futuri, a breve o a lungo termine, di cui ti va di parlare?
Si, molti. Quello che mi sta più a cuore é con 2 illustratori di talento.
Tu, tutti i giorni
4- Cosa c'è sul tuo comodino?
Due fotografie, i libri del momento, una bambola Olivia e un giocattolo che cerca riparo , scappato dalla stanza delle bambine. La sveglia é per terra, nascosta sotto al letto.
5- Raccogli/collezioni qualcosa?
Raccolgo foglie e ramoscelli, fiori e sassolini ai parchi con le bambine.
Colleziono tazze da tè, antiche, vecchie e spaiate e piatti dall'aria di campagna, fiorati e sbrecciati. Oggetti che generalmente trovo nei mercati di antiquariato e banchi delle pulci, che scelgo nella polverosa confusione come qualcosa che aspettava proprio me. Oggetti che diventano presto parte delle mie giornate, come oggetti di famiglia che amo usare quotidianamente e che lavorano già alla formazione dei ricordi delle mie bambine.
6- Quali sono le tre costanti della tua giornata?
Il caffè del mio uomo, ancora con gli occhi semichiusi, la testa nel giorno che inizia, il cuore nei sogni della notte.
Le bambine "cucite addosso"
Riordinare la casa.
sostengo e promuovo la creatività femminile. la cura messa nel creare una sciarpa, una torta di compleanno, un paio di orecchini. nel distribuire bellezza. sostengo le donne che ogni giorno si ritagliano uno spazio per il loro sogno. sostengo il loro desiderio di vederlo volare, questo sogno. sostengo tutte queste donne. e Daniela è una di loro.
la bambola Olivia che viaggia nel mondo assieme alle sue amiche, e molto altro...
tutti oggetti unici, realizzati interamente a mano, con a monte una ricerca attenta e rispettosa sui materiali, così come vuole lo stile unico e riconoscibile di colei che li crea.
ecco, questo - e molto altro - è Daniela. questo - e molto altro - è il suo Calme et Cacao.
un intero mondo gentile da scoprire e assaporare con lentezza.
magari proprio sorseggiando il primo tè di una pigra Domenica mattina.
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ma lascio adesso a lei la parola, attraverso le risposte - di grande ispirazione! - alle domande sul suo sogno creativo, i suoi giorni, le stagioni.
Il tuo sogno creativo
1- Chi/cosa ti ispira maggiormente?
Le mie bambine e il loro mondo, delicato, onirico, gioioso. La letteratura per l'infanzia. I giardini disordinati di campagna, le città del nord Europa. I ponti che traversano i fiumi. Le strade nascoste di Parigi, i cancelli semiaperti che lasciano intravedere un breve sentiero ed una porta aperta che porta in casa. I cieli nuvolosi e ventosi. Le donne che camminano svelte, quelle chine su un libro a leggere. Le nuche scoperte.
2- Tieni un diario su cui annoti le tue ispirazioni?
Si, diversi. Alcuni bellissimi, disegnati da illustratori che amo molto, altri di semplice carta riciclata. Ma li uso senza troppa costanza. A volte annoto ovunque mi capiti e a volte perdo il tutto... ma quasi sempre lo ritrovo mesi dopo.
3- Hai progetti futuri, a breve o a lungo termine, di cui ti va di parlare?
Si, molti. Quello che mi sta più a cuore é con 2 illustratori di talento.
Tu, tutti i giorni
4- Cosa c'è sul tuo comodino?
Due fotografie, i libri del momento, una bambola Olivia e un giocattolo che cerca riparo , scappato dalla stanza delle bambine. La sveglia é per terra, nascosta sotto al letto.
5- Raccogli/collezioni qualcosa?
Raccolgo foglie e ramoscelli, fiori e sassolini ai parchi con le bambine.
Colleziono tazze da tè, antiche, vecchie e spaiate e piatti dall'aria di campagna, fiorati e sbrecciati. Oggetti che generalmente trovo nei mercati di antiquariato e banchi delle pulci, che scelgo nella polverosa confusione come qualcosa che aspettava proprio me. Oggetti che diventano presto parte delle mie giornate, come oggetti di famiglia che amo usare quotidianamente e che lavorano già alla formazione dei ricordi delle mie bambine.
6- Quali sono le tre costanti della tua giornata?
Il caffè del mio uomo, ancora con gli occhi semichiusi, la testa nel giorno che inizia, il cuore nei sogni della notte.
Le bambine "cucite addosso"
Riordinare la casa.
E il suo momento più bello?
Il tempo rubato per me. Sentire il cuore che batte.
Il tempo, le stagioni
7- Quali suggestioni ti dona la primavera?
La città che si sfuma sullo sfondo ed un paesaggio campestre che diventa sempre più reale.
Le gambotte bianche di Eloïse seduta sul prato e le gambine nervose di Neva che corrono libere.
Starsene sdraiate ad osservare il cielo che corre veloce. Vestirsi di fiori. Gli orecchini di ciliege.
8- Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione?
I pisellini e gli asparagi freschi, le fragole con la panna, le prime nespole succose e gli orecchini di ciliege
9- E il capo d'abbigliamento di cui non puoi fare a meno?
Una grande sciarpa, leggerissima o molto calda a seconda della temperatura parigina.
Due anelli, due nascite.
10 - E infine la decima domanda. Più che una domanda è un invito a raccontare qualcosa di curioso su di te e/o fare una breve presentazione di te stessa e/o lasciare un saluto e/o dire ciò che vuoi. Insomma, uno spazio libero da occupare come vuoi.
Strana la sensazione che sia io ad entrare nel mondo di Tiziana. Ormai da anni é lei ad entrare nel mio, la prima illustrazione per il vecchio blog, quelle che arricchiscono il mio sito oggi, la stampa sulla porta della stanza delle filles...
A volte immagino le mie bambole danzare in aria come fanno le sue fate, libere, leggere, un attimo e sono già lontane. Come minuscole mongolfiere nel cielo.
Come le fate di Tiziana, le mie creature di stoffa sono creature notturne. Nascono quasi sempre di sera, nel silenzio della casa o nel brusio leggero della città che fuori ancora si muove e che si infila nella stanza dalla finestra aperta, quella accanto al tavolo dove lavoro... da cui adesso scrivo...
Il tempo rubato per me. Sentire il cuore che batte.
Il tempo, le stagioni
7- Quali suggestioni ti dona la primavera?
La città che si sfuma sullo sfondo ed un paesaggio campestre che diventa sempre più reale.
Le gambotte bianche di Eloïse seduta sul prato e le gambine nervose di Neva che corrono libere.
Starsene sdraiate ad osservare il cielo che corre veloce. Vestirsi di fiori. Gli orecchini di ciliege.
8- Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione?
I pisellini e gli asparagi freschi, le fragole con la panna, le prime nespole succose e gli orecchini di ciliege
9- E il capo d'abbigliamento di cui non puoi fare a meno?
Una grande sciarpa, leggerissima o molto calda a seconda della temperatura parigina.
Due anelli, due nascite.
10 - E infine la decima domanda. Più che una domanda è un invito a raccontare qualcosa di curioso su di te e/o fare una breve presentazione di te stessa e/o lasciare un saluto e/o dire ciò che vuoi. Insomma, uno spazio libero da occupare come vuoi.
Strana la sensazione che sia io ad entrare nel mondo di Tiziana. Ormai da anni é lei ad entrare nel mio, la prima illustrazione per il vecchio blog, quelle che arricchiscono il mio sito oggi, la stampa sulla porta della stanza delle filles...
A volte immagino le mie bambole danzare in aria come fanno le sue fate, libere, leggere, un attimo e sono già lontane. Come minuscole mongolfiere nel cielo.
Come le fate di Tiziana, le mie creature di stoffa sono creature notturne. Nascono quasi sempre di sera, nel silenzio della casa o nel brusio leggero della città che fuori ancora si muove e che si infila nella stanza dalla finestra aperta, quella accanto al tavolo dove lavoro... da cui adesso scrivo...
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grazie Daniela per essere stata mia ospite!
grazie a voi che avete letto.
e alla prossima.