mercoledì 30 novembre 2011

584 - l'albero di Vera


Tiziana mi ha chiesto di creare un dipinto per Vera, una piccola figlia di Gennaio.
e un dipinto per una bimba dell'inverno non poteva che iniziare con una sottile velatura d'azzurro.
è nato un albero poi, su quell'azzurro.
un albero pieno di doni e sorprese.
come gli alberi d'inverno. come gli alberi nati apposta per i bambini.
e infine, mentre lo dipingevo, s'è appollaiato, sul ramo più basso, un buffo timido esserino in rosso.
chi sarà...?
(io davvero non lo so. ma sono certa che Vera lo riconoscerà... :))


giovedì 24 novembre 2011

583 - altri mondi



lontani. vicini. bellissimi, terribili. caotici, poetici. struggenti.
cinque minuti per un lunghissimo viaggio.
(per una visione migliore consiglio questo link)

martedì 22 novembre 2011

domenica 20 novembre 2011

581 - creativity is inspired by the freedom



illuminante, entusiasmante, poetico.
in una sola parola: vero.
buona domenica :)

giovedì 17 novembre 2011

580 - Perché a me piace Flavia Porta


"Questo sito, e tutto il mio lavoro, nascono dalla volontà di condividere strumenti semplici, di conoscenza ed autoguarigione, con tutti coloro che abbiano la curiosità e la voglia di intraprendere questo emozionante cammino."

Con queste parole ci accoglie Flavia Porta sulla soglia del suo Sentieri Naturali.


Una casa nel centro di un piccolo borgo vicino a un lago (Gavardo, Bs). 
Un luogo quieto, silenzioso, accogliente.
È subito chiaro che si tratta di un posto diverso da quelli visitati fino adesso in questo nostro Perché a me piacequi non si realizzano dipinti, non si creano gioielli o sciarpe, ma ci si occupa ugualmente di arte, un'arte sottile, la più preziosa: l'arte di stare-bene.


Flavia Porta è una delle mie più care amiche. Proprio perché conosco il suo percorso, la sua intelligenza, la sua serietà, avevo a cuore in modo particolare che trascorresse un giorno in nostra compagnia. Ho dovuto in realtà un po' insistere perché questo accadesse. "Non mi occupo di arte, che ci faccio lì" era la sua risposta ogni volta che le accennavo riguardo all'intervista. 
Ma non c'è forse ugualmente arte, creatività, nell'ascolto profondo, nella guida per una via di guarigione di tutta la persona? C'è. C'è eccome. E Flavia è una maestra in questo.


Floriterapeuta, consulente specializzata iscritta nel Registro Internazionale della Dr. Edward Bach Foundation, formata secondo il programma del Bach Centre di Mount Vernon, operatrice di Reiki di secondo livello secondo il metodo tradizionale giapponese della Komyo Reiki Kai di Chiara Grandi, si sta attualmente specializzando in Aromaterapia, mentre completa il suo corso di studio come Naturopata.


E come il suo sguardo abbraccia la totalità dell'individuo in modo di aiutarlo a trovare -assieme- la strada del benessere, il suo studio è un mondo aperto, dove trovare specialisti e consulenti in altre tecniche, che vanno dallo shatzu, all'osteopatia, al respiro consapevole, alla kinesiologia, allo studio del tema natale...


Nello spazio di Sentieri Naturali, si svolgono anche incontri di studio e lavoro, durante i quali approfondire aree tematiche di specifico interesse.


E per chi vivesse lontano dal centro in cui è sito lo studio, Flavia è disponibile anche per consulenze on line.

Flavia è una mia amica.
Scherzando la chiamo strega :)
Ma è soprattutto una donna solare e gentile, un'anima sensibile e attenta, con un punto di vista sempre puntuale e sorprendente. Flavia è capace di leggere i non detti, di aggirare i problemi per cogliere quella sfumatura che a tutti era sfuggita.
Questo, sempre, come amica.
Questo anche come specialista in grado di aiutare gli altri. 

***

Ma eccola, attraverso le sue parole e le sue ispirazioni per noi:

Il tuo sogno creativo
1- Chi/cosa ti ispira maggiormente?
Le immagini, i luoghi...
Le immagini di luoghi :)
Osservare qualcosa che mi fa dire “io lì mi sentirei bene”.
E così finisce che - d’incanto - bene mi ci sento subito e qualsiasi cosa faccia, a quel punto, mi sento “ispirata”.
E poi la musica. Mi aiuta, mi accompagna, mi serve nei diversi momenti della giornata.

2- Tieni un diario su cui annoti le tue ispirazioni?
No. Ma ho buona memoria. So dove ho visto o letto tutto quello che mi è utile per farmi tornare l’ispirazione, e così ho sempre tutto, comunque, a portata di mano. Tengo in borsa un’infinità fra agende agendine quaderni e blocknotes che uso per scrivere interminabili e improbabili todo list. Ma mi sono utilissime per sgomberare la mente e sentirmi più leggera.

3- Hai progetti futuri, a breve o a lungo termine, di cui ti va di parlare?
Non vedo l’ora di finire il corso che sto frequentando, e diplomarmi naturopata. É una cosa così bella che quasi non mi par vera! E poi progetto sempre collaborazioni nuove per proporre nel mio studio quante più tecniche diverse mi riesce. Mi entusiasma vedere quanti e quanto belli sono i “sentieri naturali” che si possono percorrere.

Tu, tutti i giorni
4- Cosa c'è sul tuo comodino?
Questa domanda mi è molto, molto, cara!
Il mio comodino negli anni è addirittura peggiorato. Ora ha colonizzato anche l’area circostante e quindi per terra tutt’intorno, giacciono pile di libri e riviste, negli ordini più svariati. Ma comunque, per me, pur sempre in ordine.
Sopra, più stabilmente, sassi e rami raccolti al mare, biglietti che mi hanno scritto i bambini, oli da massaggio, creme, pietre, fiori di bach, una matita, e libri, ancora tanti libri.

5- Raccogli/collezioni qualcosa?
Sassi che mi ricordino le vacanze e legni levigati dal mare.

6- Quali sono le tre costanti della tua giornata? E il suo momento più bello?
La colazione! Prima della quale non sono neanche in grado di parlare. Aprire le finestre al mattino e richiuderle la sera, e quei 10 minuti da passare sul divano mentre la cena finisce di cucinarsi da se, leggendo o magari bevendo una sorso di birra scambiando due parole tranquille con mio marito, se c’è.
Il momento più bello di solito è il tramonto. Quando si può chiudere con cura la giornata e prepararsi alla sera. È un momento di piccoli rituali: cambiare l’illuminazione, abbassare la musica, magari diffondere un olio speciale.
E’ un momento che mi aiuta a non farmi sopraffare dai ritmi altrui.

Il tempo, le stagioni
7- Quali suggestioni ti dona "la stagione del momento"?
Adoro tutte le stagioni, tutti i cambi di stagione, tutte le stagioni al loro apparire.
Ora che siamo in autunno potrei dirti che è la più bella di tutte, ma so che ognuna mi entusiasma. L’autunno è questa arietta fresca, il cielo terso, le foglie di tutti i colori e i profumi del bosco. D’autunno poi succede una cosa speciale. Il sole tramonta in un angolino del mio portico, sempre lì, ;) e se anche mi scordo a una cert’ora mi chiama e mi mostra meraviglie di tutti i colori. Mi lascia incantata ogni giorno.
E poi tutto comincia in autunno, è un mese di grandi progetti, di grandi sogni...

8- Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione?
Le castagne, da sempre, e da quando vivo sul lago la zucca, che a Roma non usavamo. Me ne sono innamorata, per il sapore e per il colore!

9- E il capo d'abbigliamento di cui non puoi fare a meno?
I coprispalle, di tutti i colori. Mi fanno sentire comoda, calda e allegra. E poi le robe in lana da mettersi addosso nelle fogge più disparate. Le cose lunghe in cui avvolgersi e che penzolino giù da tutte le parti.

10 - E infine la decima domanda. Più che una domanda è un invito a raccontare qualcosa di curioso su di te e/o fare una breve presentazione di te stessa e/o lasciare un saluto e/o dire ciò che vuoi. Insomma, uno spazio libero da occupare come vuoi.
Un saluto, senz’altro. A te con un abbraccio e un grazie per avermi invitata. A chi è passata da qui prima di me, perché mi è piaciuto tanto leggere queste tue interviste. E a tutte le persone che come me si prendono del tempo per osservare i tuoi quadri, le tue foto, e per leggere le tue parole. Ci unisci, ed è un delizioso motivo di unione.

***



"Quello che faccio è incentivare l’osservazione e l’ascolto.
Conoscere noi stessi è il primo passo per scoprire - e soddisfare - le nostre necessità e le nostre aspirazioni, rendendoci così individui pienamente realizzati. 
Nel rispetto dell’inscindibile unione del nostro corpo con la nostra mente e con le nostre emozioni."

Avevamo iniziato con il benvenuto che accoglie i visitatori di Sentieri Naturali.
Finiamo con la bellissima definizione che Flavia Porta dà del suo modo di lavorare.

***

Lei abbraccia il mondo intero

Lo so. non è consuetudine che io chiuda un perché a me piace con un mio dipinto.
Però Lei abbraccia il mondo intero, qui ci sta proprio bene.
Perché Lei è Flavia, con i suoi bambini, Filippo e Margherita. 
E questo dipinto è uno dei fili sottili che  ci unisce.

***
Un veloce riepilogo dei link di Flavia:


***

Grazie a Flavia Porta per essere stata mia ospite.
Grazie a voi che avete letto.
Un caro saluto, e alla prossima!

martedì 15 novembre 2011

579 - E così, la Notte prese forma

E così, la Notte prese forma disponibile nel mio shop

ed eccolo il nuovo dipinto.
infine ho scelto uno dei soggetti con alberi e case.
o meglio, lui ha scelto me.
è andata così: mettendo a posto mappe celesti, ritagli di giornale, carte per collage, e quant'altro si era accumulato ai bordi del mio tavolo durante il mio ultimo lavoro come illustratrice, è uscito uno schizzo  scarabocchiato chissà quando su un foglietto volante: una casa, una sola, avvolta quietamente da notte e alberi protettivi.
ho pensato: eccolo. si riparte da qui.
il titolo invece arriva da Emily Dickinson.
questa sera sfogliando una sua raccolta, era lì. pronto per me.

I Grilli cantavano
E tramontava il Sole
E gli Operai concludevano uno ad uno
Il loro Contatto con il Giorno -

L'Ape era svanita dalla Scena
E distanti come un Ordine eseguito
E incerte come Cronache immediate
Le Moltitudini del Mezzogiorno -

L'Erba bassa si colmò di Rugiada
Il Crepuscolo s'inchinò come fanno gli Estranei
Col Cappello in mano, cortesi e spaesati
Sul restare, o andare -

Una Vastità, come un Vicino, venne -
Una Saggezza senza Volto o Nome -
Una Pace, come Emisferi in Casa
E così, la Notte prese forma -



poteva essere più facile? :)

***

E così la notte prese forma, misura cm 30x30, è dipinto con tecnica mista su legno, e da oggi è disponibile nella sezione shop del mio sito.

***

ancora grazie però per i vostri suggerimenti. nessuno di loro andrà sprecato.
sono al sicuro in una delle mie millissime tasche capienti.



domenica 13 novembre 2011

578 - sotto il cielo dello scorpione


mi piacciono le sere di mezz'autunno. tramonto e crepuscolo si fondono in un indaco lunghissimo, e per la prima volta, sento le dita gelate per essere rimasta fuori troppo a lungo. un merlo nascosto dalle foglie lancia il suo richiamo, enormi margherite gialle si muovono nel vento come ali di farfalle. 
dalle colline echeggia l'abbaiare dei cani: mi fa pensare a viandanti di ritorno da una lunga camminata. 
mentre per me, è tempo di un tè.

sabato 12 novembre 2011

577 - il chiuso bosco odora


Assenzio (Andrea Zanzotto)

La deserta stagione
nell'acqua dei cortili
le sue gioie scompone
precipita dai clivi.

Verso i monti delle alpi
torna azzurro ed assenzio
di venti, torna ai campi
la sagra del silenzio.

E il tuo freddo rimpianto
sta sui vacui confini
contro il porpureo vanto
dei mosti e dei giardini

mentre l'astro crudele
dalle attardate sfere
rigèrmina e fedele
cresce nel suo potere.

Sigillo augusto, degna
fine, voto profondo,
spada che a morte segna
per sempre il cielo e il mondo,

delle tenebre alunno
che impietrisci l'aurora!
Nell'ombra dell'autunno
il chiuso bosco odora.

(... buon sabato...)

mercoledì 9 novembre 2011

576 - mmmmhhhh... da chi mi faccio chiamare?

vi va di aiutarmi?

dunque, dopo aver passato gli ultimi sette mesi lavorando esclusivamente come illustratrice, ero sono impaziente di tornare ai pennelli per qualcuno dei dipinti nati su mia ispirazione.

ho così steso la base su due tavole, ne ho sistemata una sul tavolo.
e... e sono stata colta da blocco di scelta!

perché case e alberi, molto tronfi, hanno buttato lì un: beh, ovviamente sceglierai noi.
a quel punto le donne si sono risentite parecchio, e sbracciandosi dai loro tavoli da tè o dai loro giardini, hanno replicato: eh no, carini (rivolgendosi a case e alberi) adesso toccherebbe proprio a noi.
le fate, permalosssse come poche, si sono rigirate inviperite, intimando a tutta la compagnia: NOI siamo le regine! noi vogliam esser le prime!


e io...? (tra di voi... come diceva il caro vecchio Charles con la erre arrotatissima...)

io sono qui con un pennello a mezz'aria che chiedo lumi. indicazioni. indirizzi.

chi ascolto? a chi do la precedenza?
voi cosa vorreste vedere per primo?
case, alberi, borghi?
una donna assorta?
una fata?

casomai lancio una monetina (ce ne vorrebbe però una a tre facce... ;))

***




tutto questo, mentre Messer Autunno avanza, come sempre fa lui...


lunedì 7 novembre 2011

575 - la cometa di giove



giorni di pioggia intensa.
le immagini per un nuovo libro ultimate.
la fine di un lavoro è sempre un momento strano, indefinibile.
tra la voglia di condividere subito e quella di aspettare ancora un attimo.
io intanto condivido qualcosa.
con l'augurio di una buona settimana :)
(il libro si intitolerà La cometa di Giove, è scritto da Luisa Staffieri, e uscirà per l'editrice Mammeonline)


giovedì 3 novembre 2011

574 - perché a me piace Barbara Vicari

continuiamo oggi, sulla strada di questo mite autunno, la rubrica delle ispirazioni al femminile incontrando Barbara Vicari di Embrace tiger.


si presenta così, Barbara, nel suo blog:

"Abbraccia la tigre, torna alla montagna" è il nome di un movimento del tai chi chuan.
Un terremoto, una separazione, una perdita: la mia vita ha subito negli ultimi tempi un po' di scossoni.
Così ho deciso di andare oltre, crearmene una nuova che mi assomigliasse di più. Intraprendere un nuovo cammino, incontrare spiriti affini grazie a matite, acquerelli e l'amore per l'arte e la creatività che ho sempre avuto, anche se soltanto da autodidatta.
"Un viaggio di mille miglia inizia con un solo passo", è scritto nel Tao Te Ching. Questo blog è il mio primo passo, per abbracciare la mia tigre e tornare alla mia montagna.


in questa breve descrizione c'è tutto: distruzione, percorso, rinascita.
e la storia dell'arte di Barbara è proprio indicativa di questo: di come dalla distruzione, si possa ricostruire e rinascere, passando -anche e soprattutto- attraverso bellezza e creatività.


e l'arte di Barbara, per me che la osservo ormai da diverso tempo, ha proprio in sé un senso di crescita, di andare verso l'alto, di liberarsi, di rinascere (uso molto volte questa parola, non a caso).
tutto questo, con il tocco particolare che Barbara ha: un tocco raffinato, che molto si rifà alla cultura giapponese di cui Barbara è una grande conoscitrice.


mi piace molto, guardando i suoi dipinti, osservare nella loro apparente estrema semplicità, il vuoto riempito di tutto il non detto che sta dietro l'immagine. sono dipinti -apparentemente- immediati, dietro ai quali si intravede un intero mondo di profonda conoscenza.




mi piace il modo in cui ogni volta si libera -è proprio quello che io sento, noto: come ad ogni dipinto, si associ un senso di liberazione- scegliendo di rappresentare un gesto umano, lo scatto o la calma di un animale, il vuoto e il pieno che sono nella natura.



come anche mi piace osservare la sua ricerca costante, sempre espressa con rigorosa sintesi.



negli ultimi mesi, Barbara ha fatto quello che per me è il gesto più difficile, come dicevo nella prima rubrica di questo viaggio spiegando i motivi del perché a me piace. 
ovvero: se al primo posto c'è l'ascolto del richiamo interiore, al secondo c'è cercare e trovare il tempo e lo spazio per sé, al terzo c'è mostrare al mondo cosa si sta facendo, al quarto, c'è il passo più difficile, ovvero quello di mettere in vendita le proprie creazioni per trarne onesto guadagno.
ognuna delle donne che presento è passata (o sta passando) attraverso ognuna di queste fasi: le conosciamo bene, le abbiamo ignorate, la abbiamo guardate dritto negli occhi, ci abbiamo litigato, ci abbiamo fatto pace, e a volte ricominciamo tutto il processo da capo :)
tutto questo, per dire dell'ultimo passo di Barbara, il più coraggioso, ovvero l'apertura di due botteghe on line, una su blomming una su zazzle, nelle quali propone applicazioni creative dei suoi lavori, quali cartoline, biglietti d'auguri, borse per la spesa.


ma finalmente ci avviamo verso momento più importante di questa rubrica. quello in cui lascio la parola alla nostra ospite, con il compito esclusivo di presentarsi ed ispirarci.

ecco dunque per tutte noi, Barbara Vicari.


***


Il tuo sogno creativo
1- Chi/cosa ti ispira maggiormente?
Mi ispirano gli eventi che mi accadono, la natura, l'arte (soprattutto cinese e giapponese), i materiali che ho sotto mano. Mi lascio ispirare anche da Illustration Friday, una "sfida" settimanale ad illustrare un tema proposto online ogni venerdì. Mi costringe a lasciar andare il perfezionismo, a cimentarmi con soggetti ai quali normalmente non penserei (quando mai mi sarebbe venuto in mente il tema "chicken", ovvero "pollo"? Eppure il risultato che ne è scaturito è tra i miei preferiti). Mi motiva a ritagliarmi il tempo per esercitarmi con una certa regolarità e a confrontarmi superando le insicurezze. Molti partecipanti sono artisti di professione, io invece sono un'autodidatta, ho moltissimo da imparare e al momento non posso seguire dei corsi, quindi mi affido ai libri, alla pratica e ai commenti che ricevo e di cui faccio tesoro.

2- Tieni un diario su cui annoti le tue ispirazioni?
Ho una serie di Moleskine di varie tipologie, blocchi per appunti, quaderni, quadernetti di carta riciclata cuciti da me, ognuno dei quali sarebbe lieto di fregiarsi del prestigioso titolo di "Diario delle Ispirazioni". In realtà poi si alternano, mi accompagnano in casa e fuori, migrando da una borsa a una tasca, ospitando liste della spesa, disegni fatti dai bambini nella sala d'attesa del pediatra, numeri di telefono, schizzi e idee più o meno geniali.

3- Hai progetti futuri, a breve o a lungo termine, di cui ti va di parlare?
Ho attualmente in corso una collaborazione con un'amica, la vulcanica Roberta Castiglione: c'entrano la lana e la carta, il mare e la montagna, l'Abruzzo e il web, la tecnologia e la tradizione, l'amore per l'essenzialità e per tutto ciò che le mani sono capaci di fare. A breve termine spero di aggiornare i miei due shop con un po' di idee per il Natale. A medio-lungo termine ho invece in mente un altro progetto che mi permetterebbe di combinare le mie competenze di traduttrice con l'amore per il disegno e l'interesse per lo zen... Diciamo che in questo periodo della mia vita, un po' problematico dal punto di vista pratico, la quantità di idee che mi frullano per la testa è inversamente proporzionale al tempo a disposizione per realizzarle. Spero che alla fine quelle veramente valide prima o poi emergeranno per una sorta di selezione naturale...

Tu, tutti i giorni
4- Cosa c'è sul tuo comodino?
Un bel po' di polvere... una pila pericolante di libri: "Full catastrophe living" di Jon Kabat-Zinn (il miglior libro sulla meditazione che abbia mai letto), "Il giardino delle belve" di Deaver (perché ci vuole un bel thriller quando il sonno incombe), "Everything is illuminated" di Safran Foer (perché non ho perso la speranza di ricominciare a leggere qualcosa di serio), "Benvenuti al grande garage" e "L'auto di Arturo" (perché i quattrenni a quanto pare hanno interessi letterari tutti loro), e poi un lettore DVD portatile (per guardarmi film al calduccio sotto il piumino), Vanity Fair (perché Walter Bonatti quarantenne in copertina vale un milione di tronisti palestrati) e poi.... basta, perché in realtà non ho un comodino ma una scaffalatura che gira intorno alla testiera del letto e per avere un'idea della quantità e qualità delle cianfrusaglie che contiene penso sia sufficiente il campione che ho descritto.

5- Raccogli/collezioni qualcosa?
Non più. Una volta collezionavo scatole e scatoline, ora il mio ideale (ahimé irraggiungibile) è il vuoto della casa giapponese tradizionale, quindi tendo piuttosto ad eliminare o almeno a non aggiungere.

6- Quali sono le tre costanti della tua giornata? E il suo momento più bello?
Le tre costanti: la cura dei bambini, la cura della casa (il minimo indispensabile, per la verità), la cura di me stessa (intesa in senso lato: cercare di inventarmi un lavoro, prendere un caffè, telefonare a un'amica). Il momento più bello, anzi i momenti più belli: certe sere con i bambini, finiti i compiti e la cena, quando si può fare la battaglia con i palloncini, leggere una storia, guardare un cartone insieme, giocare alla casetta sotto le coperte. Certe notti con me stessa, quando tutti dormono e il sonno è passato e matite e pennelli, vinta la stanchezza e la resistenza iniziale, finalmente scorrono.

Il tempo, le stagioni
7- Quali suggestioni ti dona l'autunno?
Fin troppo ovvio parlare dei colori. Aggiungerei il cielo: forse questo è il momento dell'anno in cui, qui a Pescara, è più simile al cielo dell'Aquila, la mia città che ho lasciato più di due anni fa.

8- Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione?
Minestroni, lenticchie, castagne, uva, mele granate, pane ai cereali appena sfornato ricoperto di tahin e fettine di banana.


9- E il capo d'abbigliamento di cui non puoi fare a meno?
Tutto ciò che è caldo e comodo.

10 - E infine la decima domanda. Più che una domanda è un invito a raccontare qualcosa di curioso su di te e/o fare una breve presentazione di te stessa e/o lasciare un saluto e/o dire ciò che vuoi. Insomma, uno spazio libero da occupare come vuoi.
Naturalmente ti ringrazio per avermi ospitata in questo spazio fantastico, pieno di colore e poesia, in compagnia di tante artiste di talento: devo dire che è stato piuttosto emozionante e penso che tornerò a rivedermi ogni volta che avrò bisogno di un massaggino dell'ego (dico: la mia prima intervista, io nella stessa rubrica con Nicoletta Costa, non so se mi spiego!). Trovo che la Rete sia una risorsa straordinaria, uno strumento di grandissimo aiuto per imparare, per confrontarsi e per scoprire anime affini, all'altro capo del mondo o magari anche nello stesso quartiere. Ho aperto il mio blog tra mille dubbi, su insistenza della mia migliore amica come sprone a recuperare la mia creatività in letargo e come valvola di sfogo in un periodo difficile. Sono proprio contenta di averlo fatto.


***


un veloce riepilogo dei link di Barbara


***

e l'arrivederci con il nostro consueto finale:
sostengo e promuovo la creatività femminile. la cura messa nel creare una sciarpa, una torta di compleanno, un paio di orecchini. una serie di bizzarri personaggi. nel distribuire bellezza. sostengo le donne che ogni giorno si ritagliano uno spazio per il loro sogno. sostengo il loro desiderio di vederlo volare, questo sogno. sostengo tutte queste donne. e Barbara è una di loro.

***

grazie a Barbara Vicari per essere stata mia ospite.
grazie a voi che avete letto.
a tutte un caro saluto, e alla prossima!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

shiny counter