lunedì 28 febbraio 2011

501 - perché a me piace Sara Merlino

in questi tempi in cui troppo spesso bellezza, cultura, arte, sono parole che sbiadiscono, che perdono di significato, è un piacere per me oggi, ospitare in questa mia piccola rubrica del perché a me piace, una giovane donna che con bellezza, cultura, arte ha alimentato il suo sogno e costruito la basi della sua vita e del suo lavoro.
creatività distribuita. bellezza offerta. arte presentata. e presentare arte è fare cultura.
cominciate ad immaginare di cosa sto parlando?
sì, è proprio così: Sara Merlino è una gallerista. 
una giovane gallerista, con alle spalle già diversi anni di mestiere e nel cuore tanta passione per questo lavoro scelto e portato avanti con amore. 


Sara dirige la galleria Evvivanoè, che si trova nel cuore della piccola cittadina di Cherasco.
il nome della galleria, ha un origine tanto bella quanto affettuosa. 
infatti (dal sito della galleria): “rappresenta un legame con la città, la sua storia (anche minuta e quotidiana) e le sue tradizioni: si tratta infatti di un antico grido beneaugurante un tempo scambiato tra i cheraschesi, di cui parla Gina Lagorio nel suo libro “Tra le mura stellate”, definendolo la benedizione sottointesa per tutto l’anno
non è bellissimo?


e bella è la passione che Sara mette nel suo lavoro.
nella ricerca costante degli artisti. nella costruzione con loro di un rapporto di conoscenza e reciproca fiducia. nella presentazione al pubblico dei loro lavori, attraverso mostre collettive e personali, presso la galleria stessa, e in altri eventi come fiere o expo, in Italia e nel mondo. 




Evvivanoè compirà cinque anni proprio questa primavera. 
è un luogo creato interamente da Sara e da suo marito Francesco, con l’aiuto degli amici più cari.
mi raccontava Sara che nei lavori di ristrutturazione è spuntato fuori un muraccio medievale, rimasto nascosto in anni e anni nei quali il luogo ha avuto altri usi. tra i quali anche una macelleria.
e adesso, questo locale ricco di storia, è un piccolo elegante spazio bianco, col pavimento in legno grezzo, che si anima di volta in volta con i nuovi colori e le nuove forme dell’artista del momento. 
artisti scelti con cura da Sara stessa, che fanno arte attraverso varie forme: dai classici quadri, a sculture polimateriche, a preziosi lavori in stoffa o altri materiali.





Sara racconta la sua avventura di gallerista anche dalle pagine di un blog che prende nome dalla galleria stessa. 
ed è un piacere, proprio visitando quelle pagine, constatare la passione di questa giovane donna per il suo lavoro. 


e proprio, e ancora, a proposito di questa passione, di questo amore per un luogo, per un lavoro, per l’arte, vorrei concludere la presentazione di Sara Merlino con queste sue parole riferite al suo sogno, divenuto realtà e chiamato Evvivanoè: 

“... ciò che lo rende speciale siete voi... artisti!!! Con le vostre meraviglie alimentate questo posto magico e i miei sogni... Tante gioie, qualche delusione, molto entusiasmo intervallato da qualche momento di sconforto. Oggi sono cresciuta molto da allora, ma mi sento sempre all’inizio di un cammino. E comunque non cambierei nulla e non riuscirei a immaginare un altro lavoro per me!”

e noi Sara non riusciremmo a immaginare altro lavoro per te :)

*** 

e adesso vi lascio in compagnia di altre parole di Sara.
attraverso la mia intervista sul suo lavoro, il suo modo di vivere il tempo e le stagioni, i momenti della giornata.

Il tuo sogno creativo
1- Chi/cosa ti ispira maggiormente?
Ho capito pian piano, con gli anni, che ciò che mi ispira cambia a seconda delle stagioni dell’anno... Potrei dire che sono le stesse stagioni a ispirarmi.
L’autunno, per esempio, è il periodo in cui mi sento più in armonia con me stessa, in cui trovo una sorta di equilibrio. Le viti cariche di uva matura e le giornate freschine ma dalla luce calda e dorata richiamano gli ultimi pic nic (golfone al seguito) che riempiono gli occhi di cose belle.
Poi comprare nuovi gomitoli di lana, nuove stoffe a fiorellini e soprattutto, quaderni e fogli da disegno mi fa sentire carica di energia. Le belle sensazioni che provavo quando iniziava la scuola le ritrovo ancora oggi, ogni settembre. Normalmente le idee migliori per il mio lavoro - e non solo per quello -arrivano proprio in autunno.
E poi, il viaggio. Una straordinaria occasione per lasciarsi ispirare; basta entrare in un caffè e guardarsi intorno, in qualsiasi luogo “del mondo” in cui ci si trova. Penso che spostarsi, muoversi, girovagare, sia la più grande fonte di ispirazione possibile, un vero vaso di Pandora!

2- Tieni un diario su cui annoti le tue ispirazioni? 
Ho piccoli quadernetti sparsi ovunque in casa, e almeno uno nella borsa sempre con me. Annoto ricette e cibi che sperimento quando viaggio, nomi di artisti e gallerie che scovo in giro, pizzico mini-scampoli di stoffe... Insomma, li adoro quasi più per il loro aspetto di “contenitori” disordinati di esperienze che per la loro effettiva utilità. (ma poi li uso anche eh!)

3- Hai progetti futuri, a breve o a lungo termine, di cui ti va di parlare? 
I miei progetti sono spesso tanti, troppi... in fondo mi piace sognare a occhi aperti. Di solito ogni autunno faccio un elenco delle mostre che vorrei fare in galleria l’anno successivo: eventi, artisti nuovi incontrati o scoperti sul web, oggetti di artigianato artistico che vorrei esporre e proporre, idee varie. Poi piano piano concretizzo ciò che “fattibile”.
Un progetto che dovrebbe realizzarsi a breve c’è: si tratta di una fiera d’arte a Milano che sembrava tanto lontana e ora.....aiuto, è dietro l’angolo!!! Speriamo e incrociamo le dita! 
(una breve nota: l'intervista risale a circa un mese fa. la fiera è stata poi effettuata ed è stato un successo! potete vedere le foto nel blog).
Mentre ciò che vorrei sperare per il futuro è che “Evvivanoè” continui a esistere, possa ospitare tanti bravi artisti.... e che l’arte arrivi alla persone, a tutte le persone, e le faccia sognare un pochino!

Tu, tutti i giorni
4- Cosa c'è sul tuo comodino? 
Sul mio comodino c’è la fotografia di un campo di lavanda in Provenza, scattata a Sault anni fa, un mazzolino di lavanda esiccata legata con un nastrino che ho raccolto laggiù.
Amo questo fiore e ne tengo tanti mazzi sparsi per la casa; mi trasmettono serenità. Poi c’è una giostrina rosa di legno con i cavallini... un piccolo dono a cui tengo moltissimo: viene da un mercatino delle pulci di Cherasco.

5- Raccogli/collezioni qualcosa? 
Da moooolto tempo ormai ho una vera passione per teiere, stampini per dolci, formine per biscotti, scatole di latta... E sono generalmente piccoli tesori che scovo nei mercatini delle pulci. Quindi, oggetti in alluminio, in rame, un po’ ammaccati e arrugginiti... potrei tranquillamente chiamarla collezione di oggetti “vecchiotti” che hanno a che fare con la pasticceria e la cucina.

6- Quali sono le tre costanti della tua giornata? E il suo momento più bello? 
Le 3 costanti delle mie giornate costanti...vediamo... LA COLAZIONE!!!!!!!! Momento che adoro (e che preferisco in assoluto!) e al quale non rinuncerei mai! Fatta con calma, con cose buone possibilmente preparate in casa apposta per il mattino, oppure a volte anche in un caffè, concedendomi cinque minuti per leggere qualcosina sbirciando la gente che passeggia, va e viene.
Avevo anche cominciato a tenere da parte foto di colazioni fatte in giro, con relativo commento, descrizione del locale... fissazioni!!!!!!
La ricerca di artisti e cose belle... per il web, su giornali e riviste, quando è possibile viaggiando o girovagando, non necessariamente troppo lontano da casa. Ogni giorno dedico del tempo a questo... ho capito che alla fine è il lato più bello del mio lavoro! Anche solo una passeggiata per le stradine del mio paese o un giro in collina possono portare buone idee!
Il tempo trascorso con chi amo; con mio marito, la mia famiglia, i miei amici, con i miei micini facendoli giocare. In un certo senso ho proprio bisogno di sentire le persone a cui voglio bene tutti giorni, anche solo con una telefonata o due righe scritte.
Per quanto riguarda il momento della giornata che preferisco, non riesco a non ripetermi: la mattina e la colazione! Accendere la radio con il volume basso basso, mettere su il caffè e apparecchiare una piccola parte del nostro tavolone con tovagliette, tazze (ne ho un numero vergognoso e amo cambiarle ogni giorno). Tanto che spesso mi ritrovo a studiare l’abbinamento tazze/tovaglia che più mi ispira alle 7 del mattino, quando ogni altro ragionamento mi risulterebbe impossibile! Ma mi viene istintivo.... E’ che mi godo meglio il tutto se c’è armonia intorno a me. E la mia dispensa parla chiaro: mio marito mi faceva notare l’altro giorno che c’è una tale quantità di marmellata, che per un po’ forse potrei smettere di tenere da parte barattolini e di pensare di prepararne altra!!!

Il tempo, le stagioni
7- Quali suggestioni ti dona l'inverno? 
L’inverno... Gomitoli di lana, cappotti colorati, il Monviso imbiancato, i tetti di Cherasco fumanti di camini e il profumo di legna e di stufa nell’aria. L’inverno è un incantesimo che fa tacere tutto e cela tutto sotto un magico silenzio. Ma è anche intimità e calore della casa, forno acceso che cuoce cose buone, amici che si ritrovano per te e chiacchiere la sera.
L’inverno è spesso anche riflessione e meditazione, ascolto di se stessi.

8- Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione? 
Le vellutate e le minestre di verdure! Oltre a essere buone e sane portano in tavola colori stupendi, diversi ogni volta... arancio, viola, verde, giallo... E poi si possono mangiare con un buon pane tostato, caldo e croccante!

9- E il capo d'abbigliamento al quale non puoi rinunciare? 
Il cappotto è un indumento che ho sempre adorato, fin da bambina. Ne possiedo alcuni da anni e anni, presi ovunque. A quadri, nero, rosso vino, melanzana...alcuni realizzati per me dalla mia mamma, altri ereditati. Non ho mai avuto altro tipo di giacca in vita mia, solo e sempre cappotti!

10 - E infine la decima domanda. Più che una domanda è un invito a raccontare qualcosa di curioso su di te e/o fare una breve presentazione di te stessa e/o lasciare un saluto e/o dire ciò che vuoi. Insomma, uno spazio libero da occupare come vuoi. 
Sono una trentenne un po’ distratta, con la testa spesso nelle nuvole, e il naso per aria, perché mi piace pensare, riflettere, sognare, guardare in giro e fantasticare.
Sono cresciuta in una casa dove erano onnipresenti la musica, i gatti e la macchina da cucire di mia mamma (e tanta stoffa...).
Ho sempre avuto come compagni di giochi, tanti colori e album da disegno da riempire, stoffe da ritagliare, vestitini per le bambole da inventare...
Diversi anni più tardi ho iniziato a leggere a scuola il mio primo libro di storia dell’arte: e ho scoperto con meraviglia che questa cosa misteriosa, questo bisogno di creare, di lasciare un segno, di raffigurare l’esistenza e l’esistente era cominciata praticamente con l’umanità! E aveva preso mille forme diverse, tutte incredibili e tutte interessanti.
Così ho capito che la mia strada portava lì, in quel mondo, e che lì avrei voluto vivere.
Poi, un giorno di fine estate, ho trovato un piccolo locale vuoto, abbandonato, in quello che fu il paesino di mia bisnonna. E a quel punto mi è venuta l’idea..”Voglio cerare uno spazio candido, accogliente, uno scrigno pieno di cose belle, nate dalla fantasia degli artisti”. E così mi sono tuffata senza pensare troppo -forse per la prima volta nella mia vita- in quest’avventura.
Sono quasi cinque anni che sono qui, con il mio muro antico che è venuto fuori come una bellissima sorpresa, dietro ai marmi che lo coprivano; con il pavimento di legno bianco che tanto più si sporca, più diventa bello... In questo mondo fantastico, che però esiste davvero, che è pochi metri quadrati, ma che pare infinito.
A volte cerco artisti, a volte sono loro che trovano me; alcuni giorni scrivo, in altri allestisco le mostre con cura; altre volte ancora sferruzzo per far passare i lunghi pomeriggi d’inverno.
Quando chiudo la porta e abbasso la serranda, attraverso la strada, salgo un bel po’di scalini, fin lassù in cima dove c’è casa mia, una piccola mansarda in cui abito con Francesco e i miei gattini ispiratori, Sofia e Zizu.
Lì divento creatrice anch’io, ma con farina, uova, burro e zucchero, perché adoro pasticciare in cucina.

***

sostengo e promuovo la creatività femminile. la cura messa nel creare una sciarpa, una torta di compleanno, un paio di orecchini. nel distribuire bellezza. sostengo le donne che ogni giorno si ritagliano uno spazio per il loro sogno. sostengo il loro desiderio di vederlo volare, questo sogno. sostengo tutte queste donne. e Sara Merlino è una di loro.

***

gli indirizzi di Sara:
per chi, trovandosi nel cuneese, volesse visitare personalmente la galleria, questa si trova a Cherasco, in via Vittorio Emanuele 56

qui invece:

***

grazie Sara per essere stata mia ospite!
grazie a voi che avete letto.
e alla prossima!

venerdì 25 febbraio 2011

500 - cinquecento??? cinquecento!

non me ne ero mica accorta.
seppure ogni volta nel titolo scrivo il numero al quale corrisponde il post, ieri non avevo fatto caso che il prossimo sarebbe stato tondo.
così tondo.
l'ho notato adesso.
e io non ho mica niente di pronto. niente di speciale intendo.
non ho vestiti da sera, non ho bottiglie di spumante, non ho stelle filanti.
non ho parole speciali, non ho rullo di tamburi.
indosso un paio di vecchi pantaloni chiari (il giù di una tuta), una maglietta bianca, una giacchina in lana rosa pallido. sono scalza e come al solito appollaiata sulla sedia in posizione fachira. i capelli già troppo allungati sono scompigliati dal vento di fine febbraio respirato poco fa in giardino.
insomma sono quella di sempre.
quella che scrive qui delle cose che vede, che sente, che annusa. dei colori che usa. delle sue giornate.
quella che ogni tanto vi mostra foto strambe di esserini improbabili.
quella che ama leggere di voi, attraverso le vostre risposte, attraverso le vostre pagine.
insomma quella lì.
quella che forse avete imparato un po' a conoscere.

per il post di oggi, non avendo piena coscienza che fosse proprio il cinquecentesimo, avevo preparato, per pura combinazione, dei fiori.
altri fiori.
me ne era venuta voglia dopo aver assemblato il collage di ieri.

solo che questa volta, chiedendo perdono a madre natura perché i suoi sono inarrivabili, i fiori scelti sarebbero stati miei. tutti solo miei.
un'occasione per ripassare tra le pagine del mio archivio, ricordando il momento in cui avevo fatto questo, o quello.

e dunque sono questi fiori ciò che oggi vi offro.
con il mio grazie per il vostro esserci.

qui con me.
per la bellezza di cinquecento volte.


(mentre fuori il crepuscolo è azzurro polvere e un merlo podista corre forsennate bizzarre maratone zigzagando tra i vasi).

giovedì 24 febbraio 2011

499 - per ricordarli

... in attesa che tornino.
(e non manca poi molto...)

lunedì 21 febbraio 2011

498 - il ritorno dei treni

quando lo scorso autunno ho trascorso un periodo in un piccolo paese delle Alpi, ogni sera, alle otto in punto, vedevo arrivare l'ultimo autobus della giornata, quello che dalla città riportava a casa chi, per un motivo o per un altro, si era trattenuto fino all'ultimo a valle.
era un appuntamento fisso quello dell'autobus delle otto. lo aspettavo proprio, mentre cenando guardavo la notte salire dei boschi.
devo aver rimuginato a lungo su quell'immagine...
l'autobus è stato trasformato in treno, non è più autunno ma inverno avanzato.
probabilmente in una di quelle case in lontananza qualcuno sta cenando, e mentre guarda la notte salire dai boschi, vede arrivare l'ultimo treno.
quello che da valle riporta i viaggiatori tra il silenzio delle vette.

***

"il viaggio, la sera, la neve" é un mio dipinto originale della misura di cm 50x50, realizzato con tecnica mista su legno, da oggi disponibile nel mio sito.

domenica 20 febbraio 2011

497 - grazia

a volte, si dispongono con così tanta armonica grazia, che persino il più sapiente degli artisti dei fiori si chinerebbe in segno di riverito stupore.

***

e buona domenica a voi!
qui è pioggia leggera, aria luminosa, nuovi fiori.
e come sempre, in questi giorni, io le penso, in attesa, su fili lontani.
a presto!

venerdì 18 febbraio 2011

496 - gente che mi viene a trovare

e lo fa in forma di foglia.
di foglia con aspetto di cuore.
che entra quando nemmeno me ne accorgo.
e io la trovo sul mio tavolo ad aspettarmi.

... fanno così, quando si travestono da foglia a forma di cuore.

giovedì 17 febbraio 2011

495 - due passeggiate

passeggiata numero uno.
pomeridiana, decisamente umida.
(le gocce sono quelle che stavano ticchettando sul mio ombrello)


passeggiata numero due.
ora del giorno: a scelta.
sembrerebbe non occorra ombrello.

***

la numero due ha anche un titolo, che è Gemelle.
è una passeggiata dipinta con tecnica mista su legno, misura cm 20x20 e da oggi è disponibile nel mio sito.

sabato 12 febbraio 2011

493 - kelly insegna



probabilmente chi mi segue da qualche tempo sa, perché sicuramente devo averlo già detto, della mia ammirazione per l'artista americana Kelly Rae Roberts.
di lei mi piacciono molti aspetti.
mi piace il modo naturale e disinvolto con cui si dà ai suoi lettori. il modo con cui si racconta, giorno per giorno, senza riserve, durante il suo percorso di vita e di crescita artistica.
mi piace, non ultimo, l'essere accomunate da un netto cambio di percorso, avvenuto ad un certo punto della nostra vita, quando, sia per me come per lei, fare arte, vivere di quello, sembrava ormai un fatto dimenticato, accantonato, impossibile.
e invece :)

e dunque in lei, nella sua storia, trovo tanto di me.
i miei stessi dubbi, le mie paure, i ripensamenti.
il coraggio che ho cercato strada facendo; trovandolo in tanti piccoli segnali, e nel riconoscere gesti e aspetti di me, che sembravano ormai relegati a piccoli momenti ritagliati qua e là, e via via sempre più rari.
kelly rae era un'assistente sociale.
io lavoravo alle poste.
due strade che sembravano già decise, fisse, per certi aspetti anche molto rassicuranti.
- e infatti io non rinnego niente del mio passato. tutto quello che ho fatto e vissuto mi è comunque servito per arrivare, con persino maggior determinazione, fino a qui, ora -

due strade che invece potevano essere cambiate.
bastava volerlo. volerlo molto fortemente.
e fare quel salto, il famoso salto - qualsiasi sia, tutti ne abbiamo uno, anche più di uno - che spaventa tanto, che richiede un pizzico di incoscienza, ma che è l'unico modo che consente di volare.
e dunque kelly sì, mi piace.
e la seguo con vicinanza, si può dire quasi con affetto.

mi piace anzi così tanto, che la scorsa estate, vinta la mia proverbiale pigrizia telematica, ho seguito le lezioni del suo - e anche mio - primo corso on line. un corso dove, oltre a narrare la sua esperienza, e fornire incoraggiamento e consigli a chi segue o vorrebbe seguire un percorso simile, insegna proprio in modo semplice, pratico, tutti i passi da fare.
e dunque, tra le altre cose, ma direi proprio principalmente: come gestire la propria attività artistica usando i mezzi concessi da internet, dal blog al sito, dai social network agli shop on line, passando attraverso un mare di piccole informazioni pratiche, quali la gestione del tempo, l'acquisto di una stampante professionale, il packaging, la gestione delle licenze, e molto molto altro.
kelly si è raccontata, come al solito, con grande generosità, non tralasciando nessun aspetto, mostrando il suo percorso passo passo, svelando piccoli trucchi per facilitare le cose.
sono state lezioni bellissime, molto utili, dalle quali ho imparato - e ricordato - tanto, dalle quali ho avuto molte conferme, ma soprattutto ulteriore incoraggiamento, unito a quella sferzata di energie buone che fa sempre così bene.

dal corso kelly ha poi realizzato una serie di ebook, utilissimi per approfondire anche magari solo un aspetto di tutta la faccenda.
nel blog roll qui sulla destra trovate il banner specifico su cui cliccare per avere eventualmente ulteriori informazioni.

tutto questo preambolo però, era per arrivare al breve video che posto qui oggi, e che potete trovare anche nel suo blog in cui si vede l'artista al lavoro su una sua opera.

sapete quanto mi piaccia osservare chiunque stia lavorando con maestria.
sapendo che piace anche a molte di voi, non potevo non condividere questa piccola chicca.

buona visione dunque.
buon sabato. sempre coraggio :)
e a presto!

giovedì 10 febbraio 2011

492 - sssshhhhh. lasciamola dormire...


... la luna, tra i rami, in inverno.

***

"la luna, tra i rami, in inverno" è un mio nuovo dipinto originale. 
misura cm 50 x 50, e da oggi è disponibile nel mio sito.

***

ma non finisce qui...
stamani ho avuto una di quelle sorprese che piacciono a me.
la intitolerò: a les fille piacciono i fiori.
anzi, li adorano :)
e dunque ringraziano.
ringraziano Chiara che ha scelto questa stampa come dono per la sua prima nipotina Cassandra, e ringraziano Claudia, creatrice di fiori.

***

un buon pomeriggio, e a presto!

martedì 8 febbraio 2011

491 - gente che vive nel legno


... e non solo quando ho l'influenza.
ci vive sempre.
solo che quando ho l'influenza ci salutiamo molto educatamente.
tutto il resto del tempo ci limitiamo ad osservarci.
(giusto, può capitare, a volte, un breve cenno del capo. un leggero battito di ali. ma proprio cenni impercettibili. che uno dice, mah... forse sì, forse no.)

domenica 6 febbraio 2011

490 - il mistero dei commenti spariti - (scusate!)

probabilmente annebbiata dalla febbre di un maldido virusone influenzale, devo aver fatto qualche pasticcio tecnologico nei riguardi dei commenti agli ultimi post.
che erano spariti, andati a finire in una pagina che non sapevo nemmeno esistesse. e che dunque nemmeno io stessa avevo visto e letto.
grazie ad alessia (la mia papera preferita♥) che mi ha scritto, ho finalmente messo a fuoco che c'era qualcosa che non stava funzionando a dovere, e, facendo qualche ricerca, sono riuscita a risalire a cosa fosse, e risolvere.
sorry!
già di mio non sono così disinvolta nell'occuparmi degli aspetti tecnologici di qualsiasi cosa, persa nei fumi  della febbre c'è da dire che peggioro parecchio.
adesso torno a spalmarmi sospirante sul letto.
grazie, e a presto!

giovedì 3 febbraio 2011

489 - ultimi dieci giorni! - (ma poi invece non era così!)

per cosa?
per loro!


eh sì, ci siamo.
la fantastica promozione iniziata nel mese di Dicembre sta per finire.
da oggi, iniziano gli ultimi dieci giorni per acquistare una delle mie stampe ad un prezzo scontatissimo.
c'è tempo dunque fino a Domenica 13 Febbraio, per scegliere e aggiudicarvi la vostra / le vostre preferita/e tra queste dodici dieci.
(le stampe di "quando arriva il treno degli elfi" e "sulla collina" sono esaurite)

come avevo già detto tempo fa, si tratta delle mie prime stampe, dei primi multipli dei miei lavori, per questo sono loro particolarmente affezionata.

oltre che prime, rimarranno anche uniche.
mi piace cambiare, dunque le prossime che effettuerò saranno completamente diverse, sia come dimensioni, che come carta.
ugualmente belle (almeno per me ;)) ma sicuramente completamente diverse.

è dunque l'ultimissima occasione per scegliere la vostra preferita ed acquistarla on line, in questa misura, in questo formato.
ma soprattutto ad un prezzo favoloso e irripetibile.

dieci giorni! 
qui per sapere come, quanto, per vederle e sceglierle meglio.
una volta scelto, o anche per qualsiasi altra informazione, scrivetemi senza timore, senza impegno.
fra l'altro è anche sempre un bel modo per avere uno scambio in più con voi.
a presto allora. 
e come sempre, grazie :)

***
contrordine di qualche tempo dopo!
per dire che invece, la promozione va ancora un po' avanti.
perché non sono ancora predisposte tutte le nuove realizzazioni, perché c'è ancora molto interesse e mi dispiacerebbe dunque interrompere la possibilità dello sconto proprio adesso, e ultimo ma forse più importante motivo, perché me ne è stata fatta gentile richiesta.
e dunque la promozione va avanti... fino a... mah. a questo punto non mi pronuncio più :)
non do scadenze.
va avanti fino a quando, cliccando sul mio sito, non la vedrete più.
ecco. 
essere vaga è l'unico modo adesso per essere precisa :)
un caro saluto e grazie ancora!

mercoledì 2 febbraio 2011

488 - purificazione, caos

"dal punto di vista del ciclo vegetativo delle piante, Febbraio è un mese particolare: tutto appare immobile, costretto nella morsa del gelo invernale; eppure sotto il cielo dell'Acquario, governato da Urano, una sottile febbre lo pervade. un impulso energetico, come una corrente elettrica, ne sveglia i semi, ne attiva il dna che inizia allora a dispiegare il suo destino ..."
Ferdinando Alaimo per aam Terra Nuova - Febbraio 2011

"nella Roma antica il mese di Febbraio era un tipico periodo di passaggio che segnava il tramonto dell'anno vecchio e preludeva alla nascita dell'anno nuovo: periodo caotico in cui tutto si rimescolava. Sicché si potrebbe dire che i Saturnali, seguiti da riti purificatori, facessero parte arcaicamente di una serie di cerimonie che accompagnavano il lungo passaggio invernale - il periodo oscuro del calendario dei popoli indo-europei - verso il rinnovamento del cosmo simboleggiato dalla primavera.
...
februare in latino significa appunto purificare, espiare.
...
ma fra quei giorni dedicati alla purificazione, si inseriva una festa inquietante, i Lupercali, dove si intrecciavano riti di purificazione a riti di fecondazione simbolica.
...
nei Lupercali appare anche la figura di Giunone, detta Iunio Februata, ovvero purificata. La dea si ricordava anche alle calende del mese, col nome di Iunio Sospita, ovvero la Salvatrice ..."
Alfredo Cattabiani - Calendario

imbolc, candelora.
ventre, passaggio.
purificazione, caos.
quanti significati, in un mese così breve...

***

ieri sera, leggendo il libro del momento, Viaggio in Portogallo di José Saramago, mi sono trovata di fronte ad un passaggio così bello, ma così bello che... ho baciato la pagina.
- avete presente le sacre reliquie baciate dai fedeli? o i santini collezionati dalle nonne, che annuivano sorridenti quando con timore reverenziale ci avvicinavamo per un bacio al santo. ecco, così. -
solo che, avvicinando il libro al viso - cinquecento pagine, un buon mezzo chilo di cultura - devo aver messo troppa enfasi, colpendomi il naso. 

gioa estatica. caos. 
purificazione.

in quel momento ero sola nella stanza, fortunatamente.
e anche adesso, confido che non lo andiate a dire troppo in giro.

***


ma secondo voi, si erano messe così tutte in fila per farsi seguire? come le briciole di Pollicino?

***

e siamo giunti alla fine di questo aggiornamento, che, seguendo la direttiva celeste del momento, mantiene atteggiamento caotico.
perché: 
"nella vita di tutti i giorni, cerchiamo di creare ordine, ma sentiamo che il Caos è la Madre dell'ordine e che, ogni tanto, dobbiamo dare spazio a questa matrice nella nostra vita."
Etain Addey - Acque profonde

buon caos dunque! 
con un pizzico di purificazione, of course ;)

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