lunedì 28 febbraio 2011

501 - perché a me piace Sara Merlino

in questi tempi in cui troppo spesso bellezza, cultura, arte, sono parole che sbiadiscono, che perdono di significato, è un piacere per me oggi, ospitare in questa mia piccola rubrica del perché a me piace, una giovane donna che con bellezza, cultura, arte ha alimentato il suo sogno e costruito la basi della sua vita e del suo lavoro.
creatività distribuita. bellezza offerta. arte presentata. e presentare arte è fare cultura.
cominciate ad immaginare di cosa sto parlando?
sì, è proprio così: Sara Merlino è una gallerista. 
una giovane gallerista, con alle spalle già diversi anni di mestiere e nel cuore tanta passione per questo lavoro scelto e portato avanti con amore. 


Sara dirige la galleria Evvivanoè, che si trova nel cuore della piccola cittadina di Cherasco.
il nome della galleria, ha un origine tanto bella quanto affettuosa. 
infatti (dal sito della galleria): “rappresenta un legame con la città, la sua storia (anche minuta e quotidiana) e le sue tradizioni: si tratta infatti di un antico grido beneaugurante un tempo scambiato tra i cheraschesi, di cui parla Gina Lagorio nel suo libro “Tra le mura stellate”, definendolo la benedizione sottointesa per tutto l’anno
non è bellissimo?


e bella è la passione che Sara mette nel suo lavoro.
nella ricerca costante degli artisti. nella costruzione con loro di un rapporto di conoscenza e reciproca fiducia. nella presentazione al pubblico dei loro lavori, attraverso mostre collettive e personali, presso la galleria stessa, e in altri eventi come fiere o expo, in Italia e nel mondo. 




Evvivanoè compirà cinque anni proprio questa primavera. 
è un luogo creato interamente da Sara e da suo marito Francesco, con l’aiuto degli amici più cari.
mi raccontava Sara che nei lavori di ristrutturazione è spuntato fuori un muraccio medievale, rimasto nascosto in anni e anni nei quali il luogo ha avuto altri usi. tra i quali anche una macelleria.
e adesso, questo locale ricco di storia, è un piccolo elegante spazio bianco, col pavimento in legno grezzo, che si anima di volta in volta con i nuovi colori e le nuove forme dell’artista del momento. 
artisti scelti con cura da Sara stessa, che fanno arte attraverso varie forme: dai classici quadri, a sculture polimateriche, a preziosi lavori in stoffa o altri materiali.





Sara racconta la sua avventura di gallerista anche dalle pagine di un blog che prende nome dalla galleria stessa. 
ed è un piacere, proprio visitando quelle pagine, constatare la passione di questa giovane donna per il suo lavoro. 


e proprio, e ancora, a proposito di questa passione, di questo amore per un luogo, per un lavoro, per l’arte, vorrei concludere la presentazione di Sara Merlino con queste sue parole riferite al suo sogno, divenuto realtà e chiamato Evvivanoè: 

“... ciò che lo rende speciale siete voi... artisti!!! Con le vostre meraviglie alimentate questo posto magico e i miei sogni... Tante gioie, qualche delusione, molto entusiasmo intervallato da qualche momento di sconforto. Oggi sono cresciuta molto da allora, ma mi sento sempre all’inizio di un cammino. E comunque non cambierei nulla e non riuscirei a immaginare un altro lavoro per me!”

e noi Sara non riusciremmo a immaginare altro lavoro per te :)

*** 

e adesso vi lascio in compagnia di altre parole di Sara.
attraverso la mia intervista sul suo lavoro, il suo modo di vivere il tempo e le stagioni, i momenti della giornata.

Il tuo sogno creativo
1- Chi/cosa ti ispira maggiormente?
Ho capito pian piano, con gli anni, che ciò che mi ispira cambia a seconda delle stagioni dell’anno... Potrei dire che sono le stesse stagioni a ispirarmi.
L’autunno, per esempio, è il periodo in cui mi sento più in armonia con me stessa, in cui trovo una sorta di equilibrio. Le viti cariche di uva matura e le giornate freschine ma dalla luce calda e dorata richiamano gli ultimi pic nic (golfone al seguito) che riempiono gli occhi di cose belle.
Poi comprare nuovi gomitoli di lana, nuove stoffe a fiorellini e soprattutto, quaderni e fogli da disegno mi fa sentire carica di energia. Le belle sensazioni che provavo quando iniziava la scuola le ritrovo ancora oggi, ogni settembre. Normalmente le idee migliori per il mio lavoro - e non solo per quello -arrivano proprio in autunno.
E poi, il viaggio. Una straordinaria occasione per lasciarsi ispirare; basta entrare in un caffè e guardarsi intorno, in qualsiasi luogo “del mondo” in cui ci si trova. Penso che spostarsi, muoversi, girovagare, sia la più grande fonte di ispirazione possibile, un vero vaso di Pandora!

2- Tieni un diario su cui annoti le tue ispirazioni? 
Ho piccoli quadernetti sparsi ovunque in casa, e almeno uno nella borsa sempre con me. Annoto ricette e cibi che sperimento quando viaggio, nomi di artisti e gallerie che scovo in giro, pizzico mini-scampoli di stoffe... Insomma, li adoro quasi più per il loro aspetto di “contenitori” disordinati di esperienze che per la loro effettiva utilità. (ma poi li uso anche eh!)

3- Hai progetti futuri, a breve o a lungo termine, di cui ti va di parlare? 
I miei progetti sono spesso tanti, troppi... in fondo mi piace sognare a occhi aperti. Di solito ogni autunno faccio un elenco delle mostre che vorrei fare in galleria l’anno successivo: eventi, artisti nuovi incontrati o scoperti sul web, oggetti di artigianato artistico che vorrei esporre e proporre, idee varie. Poi piano piano concretizzo ciò che “fattibile”.
Un progetto che dovrebbe realizzarsi a breve c’è: si tratta di una fiera d’arte a Milano che sembrava tanto lontana e ora.....aiuto, è dietro l’angolo!!! Speriamo e incrociamo le dita! 
(una breve nota: l'intervista risale a circa un mese fa. la fiera è stata poi effettuata ed è stato un successo! potete vedere le foto nel blog).
Mentre ciò che vorrei sperare per il futuro è che “Evvivanoè” continui a esistere, possa ospitare tanti bravi artisti.... e che l’arte arrivi alla persone, a tutte le persone, e le faccia sognare un pochino!

Tu, tutti i giorni
4- Cosa c'è sul tuo comodino? 
Sul mio comodino c’è la fotografia di un campo di lavanda in Provenza, scattata a Sault anni fa, un mazzolino di lavanda esiccata legata con un nastrino che ho raccolto laggiù.
Amo questo fiore e ne tengo tanti mazzi sparsi per la casa; mi trasmettono serenità. Poi c’è una giostrina rosa di legno con i cavallini... un piccolo dono a cui tengo moltissimo: viene da un mercatino delle pulci di Cherasco.

5- Raccogli/collezioni qualcosa? 
Da moooolto tempo ormai ho una vera passione per teiere, stampini per dolci, formine per biscotti, scatole di latta... E sono generalmente piccoli tesori che scovo nei mercatini delle pulci. Quindi, oggetti in alluminio, in rame, un po’ ammaccati e arrugginiti... potrei tranquillamente chiamarla collezione di oggetti “vecchiotti” che hanno a che fare con la pasticceria e la cucina.

6- Quali sono le tre costanti della tua giornata? E il suo momento più bello? 
Le 3 costanti delle mie giornate costanti...vediamo... LA COLAZIONE!!!!!!!! Momento che adoro (e che preferisco in assoluto!) e al quale non rinuncerei mai! Fatta con calma, con cose buone possibilmente preparate in casa apposta per il mattino, oppure a volte anche in un caffè, concedendomi cinque minuti per leggere qualcosina sbirciando la gente che passeggia, va e viene.
Avevo anche cominciato a tenere da parte foto di colazioni fatte in giro, con relativo commento, descrizione del locale... fissazioni!!!!!!
La ricerca di artisti e cose belle... per il web, su giornali e riviste, quando è possibile viaggiando o girovagando, non necessariamente troppo lontano da casa. Ogni giorno dedico del tempo a questo... ho capito che alla fine è il lato più bello del mio lavoro! Anche solo una passeggiata per le stradine del mio paese o un giro in collina possono portare buone idee!
Il tempo trascorso con chi amo; con mio marito, la mia famiglia, i miei amici, con i miei micini facendoli giocare. In un certo senso ho proprio bisogno di sentire le persone a cui voglio bene tutti giorni, anche solo con una telefonata o due righe scritte.
Per quanto riguarda il momento della giornata che preferisco, non riesco a non ripetermi: la mattina e la colazione! Accendere la radio con il volume basso basso, mettere su il caffè e apparecchiare una piccola parte del nostro tavolone con tovagliette, tazze (ne ho un numero vergognoso e amo cambiarle ogni giorno). Tanto che spesso mi ritrovo a studiare l’abbinamento tazze/tovaglia che più mi ispira alle 7 del mattino, quando ogni altro ragionamento mi risulterebbe impossibile! Ma mi viene istintivo.... E’ che mi godo meglio il tutto se c’è armonia intorno a me. E la mia dispensa parla chiaro: mio marito mi faceva notare l’altro giorno che c’è una tale quantità di marmellata, che per un po’ forse potrei smettere di tenere da parte barattolini e di pensare di prepararne altra!!!

Il tempo, le stagioni
7- Quali suggestioni ti dona l'inverno? 
L’inverno... Gomitoli di lana, cappotti colorati, il Monviso imbiancato, i tetti di Cherasco fumanti di camini e il profumo di legna e di stufa nell’aria. L’inverno è un incantesimo che fa tacere tutto e cela tutto sotto un magico silenzio. Ma è anche intimità e calore della casa, forno acceso che cuoce cose buone, amici che si ritrovano per te e chiacchiere la sera.
L’inverno è spesso anche riflessione e meditazione, ascolto di se stessi.

8- Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione? 
Le vellutate e le minestre di verdure! Oltre a essere buone e sane portano in tavola colori stupendi, diversi ogni volta... arancio, viola, verde, giallo... E poi si possono mangiare con un buon pane tostato, caldo e croccante!

9- E il capo d'abbigliamento al quale non puoi rinunciare? 
Il cappotto è un indumento che ho sempre adorato, fin da bambina. Ne possiedo alcuni da anni e anni, presi ovunque. A quadri, nero, rosso vino, melanzana...alcuni realizzati per me dalla mia mamma, altri ereditati. Non ho mai avuto altro tipo di giacca in vita mia, solo e sempre cappotti!

10 - E infine la decima domanda. Più che una domanda è un invito a raccontare qualcosa di curioso su di te e/o fare una breve presentazione di te stessa e/o lasciare un saluto e/o dire ciò che vuoi. Insomma, uno spazio libero da occupare come vuoi. 
Sono una trentenne un po’ distratta, con la testa spesso nelle nuvole, e il naso per aria, perché mi piace pensare, riflettere, sognare, guardare in giro e fantasticare.
Sono cresciuta in una casa dove erano onnipresenti la musica, i gatti e la macchina da cucire di mia mamma (e tanta stoffa...).
Ho sempre avuto come compagni di giochi, tanti colori e album da disegno da riempire, stoffe da ritagliare, vestitini per le bambole da inventare...
Diversi anni più tardi ho iniziato a leggere a scuola il mio primo libro di storia dell’arte: e ho scoperto con meraviglia che questa cosa misteriosa, questo bisogno di creare, di lasciare un segno, di raffigurare l’esistenza e l’esistente era cominciata praticamente con l’umanità! E aveva preso mille forme diverse, tutte incredibili e tutte interessanti.
Così ho capito che la mia strada portava lì, in quel mondo, e che lì avrei voluto vivere.
Poi, un giorno di fine estate, ho trovato un piccolo locale vuoto, abbandonato, in quello che fu il paesino di mia bisnonna. E a quel punto mi è venuta l’idea..”Voglio cerare uno spazio candido, accogliente, uno scrigno pieno di cose belle, nate dalla fantasia degli artisti”. E così mi sono tuffata senza pensare troppo -forse per la prima volta nella mia vita- in quest’avventura.
Sono quasi cinque anni che sono qui, con il mio muro antico che è venuto fuori come una bellissima sorpresa, dietro ai marmi che lo coprivano; con il pavimento di legno bianco che tanto più si sporca, più diventa bello... In questo mondo fantastico, che però esiste davvero, che è pochi metri quadrati, ma che pare infinito.
A volte cerco artisti, a volte sono loro che trovano me; alcuni giorni scrivo, in altri allestisco le mostre con cura; altre volte ancora sferruzzo per far passare i lunghi pomeriggi d’inverno.
Quando chiudo la porta e abbasso la serranda, attraverso la strada, salgo un bel po’di scalini, fin lassù in cima dove c’è casa mia, una piccola mansarda in cui abito con Francesco e i miei gattini ispiratori, Sofia e Zizu.
Lì divento creatrice anch’io, ma con farina, uova, burro e zucchero, perché adoro pasticciare in cucina.

***

sostengo e promuovo la creatività femminile. la cura messa nel creare una sciarpa, una torta di compleanno, un paio di orecchini. nel distribuire bellezza. sostengo le donne che ogni giorno si ritagliano uno spazio per il loro sogno. sostengo il loro desiderio di vederlo volare, questo sogno. sostengo tutte queste donne. e Sara Merlino è una di loro.

***

gli indirizzi di Sara:
per chi, trovandosi nel cuneese, volesse visitare personalmente la galleria, questa si trova a Cherasco, in via Vittorio Emanuele 56

qui invece:

***

grazie Sara per essere stata mia ospite!
grazie a voi che avete letto.
e alla prossima!

5 commenti:

  1. Scovi sempre belle creature, cara Tizzi! ..volo a guardare i link che hai lasciato.
    Baci
    Sissa

    RispondiElimina
  2. Sono letteralmente incantata da Sara (Sara, mi senti?).
    Non solo dal suo lavoro che si intuisce (dalle parole, anche dalle sole immagini) essere una sua vera, autentica passione vissuta con generosità e una buona dose di allegria, ma anche e soprattutto dalla sua vita che per certi versi sento così affine alla mia: l'amore per la cucina, la collezione di teiere e tazze, l'autunno come stagione in cui si sogna, si progetta, si desidera.
    Vado subito a trovarla nel suo blog!
    Come al solito, Tiziana, grazie a te faccio scoperte elettrizzanti!

    RispondiElimina
  3. Eh sì anche io impazzisco per tazze, tazzine, scatole di latta per i miei té..... Mi sono chiesta da cosa deriva questa fissa.. E wow non sono sola!
    Notte,
    Sissa

    RispondiElimina
  4. Mi ha dato una strana sensazione, una bella emozione, leggere nuove risposte alle stesse domande che sono state sottoposte a me qualche tempo fa :-)
    Che dire cara Tiziana, ti sono grata per avermi concesso la possibilità di conoscere un'altra donna stimolante, ricca di fascino, che svolge un lavoro difficile e di rara preziosità.
    Condivido con lei la passione per i campi di lavanda, per le scatole di latta e per le teiere, per l'armonia. Mi è piaciuto molto leggerla.
    Mi ha colpito il fatto che non si limiti ad accogliere gli artisti e le loro opere, ma che sia lei stessa ad andare loro incontro, a cercarli. Apprezzo moltissimo il suo desiderio di condivisione, il suo entusiasmo nel farsi portavoce dell'arte. I miei sinceri complimenti.

    RispondiElimina
  5. Mi piace molto il tuo blog...Lo seguo volentieri!

    RispondiElimina

grazie per i commenti che lascerete :)
seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

shiny counter