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venerdì 11 maggio 2012
620 - tranquillo, respira! c'è aria di mare
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lunedì 15 novembre 2010
448 - dinosauri in fila ad asciugare
così perfettamente novembrina.
malinconica e umida. e metropolitana.
adatta ad un lunedì.
bellissima.
cosa volere di più...
forse ascoltarla?
forse, nel mentre, leggerne le parole?
forse sì... :)
eccola allora.
La pioggia di Novembre.
come quella che sto vedendo dai vetri stamani.
E se, e ma
mi pare sarà
eppure non piove e nuvole
non ne vedo di qua
è una striscia di cielo
non diversa da prima
solo freddo d'autunno
e bianco color di farina
guardo sopra al sesto piano
una goccia e poi l'altra si spiaccica in faccia
fa un rumore di sveglia
che tintinna sul ferro
di una gronda lontana
e viene la pioggia a lavare
le macchine in fila
gli allarmi strillare
e bagna le aiuole spellate
le multe stracciate
il cielo dei bar
sulla strada di pietra segnata
come panforte di tagli e binari
piove sulle varesine e gira gira
la giostra senza fine
cade sopra i tram che passano lenti
di ferro e di legno pazienti
con un occhio solo
buoni da guardare
dinosauri in fila ad asciugare
piove sui pensieri dietro ai fanali
delle tangenziali
e bagna nei cortili i gerani
le nere ringhiere
le lingue straniere
i viados di Gioia
la casba di Buenos Aires
le edicole accese
le borse e le spese
piove sulle campane
delle pievi romane
sulle grazie sui ceri
sui voti e sui desideri
cade sopra i piedi dei bambini
che ci sono ma non li vedi
sugli ortomercati
dentro i fabbricati
sopra le collette di spicci e sigarette
su uomini e su cani
e piove sulle urla dei villani
sul cimitero monumentale
sugli attacchini sugli spazzini
sulle chiese dei filippini
sui tavolini dei baracchini
sui gatti tristi dentro i cortili
sulle collane degli abusivi
sul padiglione degli infettivi
sopra i germani dentro i navigli
sui treni caldi dei pendolari
sopra i silenzi dei tassinari
sulle africane per mezzo ai viali
sopra i parenti negli ospedali
e piove stasera anche sul chiuso della galera
e venga la pioggia a Novembre
a lavarmi i pensieri dal fango e dal mal.
malinconica e umida. e metropolitana.
adatta ad un lunedì.
bellissima.
cosa volere di più...
forse ascoltarla?
forse, nel mentre, leggerne le parole?
forse sì... :)
eccola allora.
La pioggia di Novembre.
come quella che sto vedendo dai vetri stamani.
E se, e ma
mi pare sarà
eppure non piove e nuvole
non ne vedo di qua
è una striscia di cielo
non diversa da prima
solo freddo d'autunno
e bianco color di farina
guardo sopra al sesto piano
una goccia e poi l'altra si spiaccica in faccia
fa un rumore di sveglia
che tintinna sul ferro
di una gronda lontana
e viene la pioggia a lavare
le macchine in fila
gli allarmi strillare
e bagna le aiuole spellate
le multe stracciate
il cielo dei bar
sulla strada di pietra segnata
come panforte di tagli e binari
piove sulle varesine e gira gira
la giostra senza fine
cade sopra i tram che passano lenti
di ferro e di legno pazienti
con un occhio solo
buoni da guardare
dinosauri in fila ad asciugare
piove sui pensieri dietro ai fanali
delle tangenziali
e bagna nei cortili i gerani
le nere ringhiere
le lingue straniere
i viados di Gioia
la casba di Buenos Aires
le edicole accese
le borse e le spese
piove sulle campane
delle pievi romane
sulle grazie sui ceri
sui voti e sui desideri
cade sopra i piedi dei bambini
che ci sono ma non li vedi
sugli ortomercati
dentro i fabbricati
sopra le collette di spicci e sigarette
su uomini e su cani
e piove sulle urla dei villani
sul cimitero monumentale
sugli attacchini sugli spazzini
sulle chiese dei filippini
sui tavolini dei baracchini
sui gatti tristi dentro i cortili
sulle collane degli abusivi
sul padiglione degli infettivi
sopra i germani dentro i navigli
sui treni caldi dei pendolari
sopra i silenzi dei tassinari
sulle africane per mezzo ai viali
sopra i parenti negli ospedali
e piove stasera anche sul chiuso della galera
e venga la pioggia a Novembre
a lavarmi i pensieri dal fango e dal mal.
martedì 15 giugno 2010
405 - le ultime piogge di primavera







e lo so che rischio una qualche forma di linciaggio nell'affermare quello che sto per affermare.
ma a me un po' già manca.
così con queste immagini delle ultime piogge di primavera che risalgono ormai a circa un mese fa, spero di ispirarla. di invitarla.
torna. giusto un pochino. anche fosse solo qui sopra casa mia.
mi va di risentire come cadi sulle foglie. come le pettini. come profumi la terra. come riempi il silenzio della notte.
torna. anche solo per pochi minuti.
pioggia.
(lo so, lo so cosa rischio... ;))
venerdì 23 ottobre 2009
313 - in cielo e in terra
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giovedì 5 marzo 2009
201


l'orlo dei jeans è umido, come i miei capelli.
fuori l'aria è quasi tiepida, gonfia di odori e promesse.
nei bocci delle peonie. nelle foglie nuove. nelle gemme. nel rosa delle camelie cadute sotto il peso dell'acqua. negli uccelli che sostano brevemente sui rami.
piove piano, l'aria è luminosa.
così come deve essere nel mese di marzo.
quando, secondo mariangela gualtieri:
"tutti i semi tornano dalla mamma a bere
e la promessa fatta nel cadere
tesse piano la forma del nome".
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sabato 7 febbraio 2009
191 - febbraio, al pomeriggio

tra uno scroscio e l'altro di pioggia, nelle vie semivuote del centro aleggiano profumi di forno: focaccia alla salvia, al rosmarino, alle olive.
una donna guarda da una finestra aperta.
i gabbiani fanno la spola tra tetti e scogli.
mi piace andare in queste vie tutte lavate da acqua abbondante.
la libreria apre per prima, ma io sto già rientrando.
è stata una breve passeggiata. giusto il tempo di tre foto.
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mercoledì 5 novembre 2008
martedì 29 gennaio 2008
mercoledì 8 agosto 2007
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