mercoledì 28 settembre 2011

564 - Nina cammina

Gentile Tiziana Rinaldi,
mi chiamo D.B. e sono un ormai anziano signore che vive a ... (una città del Nord).
Non sono molto al passo coi tempi, non so usare il computer o Internet, mi faccio però aiutare per qualche occasione importante, come questa, da mio figlio.
Come capita ai pensionati ho molto tempo libero, ma non mi annoio, anche perché  tra le cose che più mi piace fare, c'è quella di trascorrerlo leggendo.
Tempo fa, durante un'incursione in libreria, sono stato attratto da una copertina piena di sole, di mare e di una bambina col suo gatto tra le braccia.
Ho sfogliato il libro e vedendo che la storia si svolgeva su un'isola e che il prezzo era adatto alle mie tasche, ho deciso di acquistarlo.
L'ho portato a casa con me, mi sono seduto sulla mia poltrona preferita, ho iniziato a leggerlo e... è successo qualcosa che non avrei mai potuto immaginare! L'attimo successivo io ero a casa. Le spiego: sono nato su un'isola molto lontana da dove vivo adesso. Un'isola dalla quale sono partito all'età di 13 anni e sulla quale, per tanti motivi, non sono più tornato. Fino a che Ninablu non mi ci ha riportato. Mi sono trovato bambino, ero io su quell'isola, io a otto anni. Io sulla spiaggia, io che raccolgo conchiglie, io che guardo il mare, io che seguo le rotte delle navi e il volo dei gabbiani, io che parlo con mio nonno. Ho rivisto gli scogli da dove i pomeriggi di primavera già ci andavamo a tuffare con gli amici. Ho rivisto la barca con la quale mio nonno usciva a pesca la notte. Ho risentito l'odore di alghe e di salino. Non le dico che sono arrivato a piangere, ma l'emozione è stata tanta. Avevo finito la storia in poche ore, ma per molti pomeriggi sono tornato sulla mia isola assieme alle sue parole. Infine ho chiesto a mio figlio di aiutarmi con il computer, perché tanto era il desiderio di scriverle, per farle sapere il bene che mi ha fatto con la sua storia che sembrava scritta apposta per me. Grazie e un saluto da un bambino di tanti anni fa,
D.    


locandina con Nina tutta impettita in una libreria del centro (scattata al volo, di passaggio)
ancora lei, che assieme ad altri amici partecipa a Buck, festival della letteratura per ragazzi, Foggia


Nina cammina.
accompagnata dalla mia felicità grata verso tutti coloro che come D. si sono fatti raggiungere e hanno percorso con lei un pezzo di strada.
grazie!

***

e per chi ancora non sapesse, ecco chi è Nina :)


martedì 27 settembre 2011

sabato 24 settembre 2011

562 - perché a me piace Gioia Albano

con il ritorno dell'autunno torna anche il nostro appuntamento con la creatività declinata al femminile.
il tempo per sé. il sogno da plasmare, far nascere, condividere.
proprio con l'intento di narrare e sostenere questi sogni e le loro sognatrici, è nato questo spazio, ormai un anno fa. in questi dodici mesi ho avuto tante ospiti che ancora una volta ringrazio e saluto. 

con questa nuova serie vorrei effettuare un piccolo cambiamento: per lasciare in evidenza l'ospite e le ispirazioni che ci dona, cercherò di ridurre all'essenziale la parte della mia presentazione.
mi accorgo che il tempo per leggere è sempre così ridotto... e dunque soprattutto spazio alle immagini, e spazio alle parole dell'ospite. è a loro che lascio il compito di farci compagnia.

e dunque, ricominciamo!
con il grande piacere di avere oggi qui con noi Gioia Albano.

Gioia ritratta da Armelle Touzeau 

conosco Gioia da una decina d'anni, e nel frattempo l'ho seguita mentre spostava la sua casa nel mondo: isola di Man, Parigi, Copenhagen, Mimet (Sud della Francia). l'ho seguita mentre rincontrava, plasmava, faceva crescere la sua arte. l'ho vista mentre per (quasi) tre volte diventava madre (quasi, perché la nascita della sua terza bambina detta attualmente la piccola senzanome è proprio prossima, come si vede anche dalla foto).
e proprio dal forte senso di Gioia per la maternità e tutto ciò che le ruota attorno, nascono i suoi dipinti: caldi, avvolgenti, femminili, maternanti come li definisce lei stessa.

In the belly

così onirici, simbolici, nel rappresentare la donna nel sospeso e delicato mondo(altro) che è l'attesa del suo bambino.
e poi i (solo)loro momenti di intimità: l'abbraccio, il sonno, la passeggiata, la storia quando scende la notte.
quasi una sorta di mondo parallelo al mondo, quello scelto e dipinto da Gioia.
c'è silenzio nei suoi quadri, c'è calma. ci sono parole sussurrate, concentrazione, contemplazione.
c'è il calore del tatto. la rassicurazione.

Il bimbo, la tetta, la luna
The cuddle


c'è un uso dei colori che trovo, al pari dei soggetti e del modo in cui vengono rappresentati, così morbido, avvolgente.


The kiss


da qualche mese, Gioia presenta i suoi lavori, oltre che in eventi e gallerie, anche on line, tramite Etsy,  Artquid, e ovviamente sul suo sito.


Wolking with you
Your little hands


ma, come promesso e anticipato, è proprio alle sue parole che voglio lasciare più spazio.
eccola dunque mentre ci racconta del suo sogno creativo, delle sue ispirazioni, dei suoi giorni.

***


Il tuo sogno creativo
1- Chi/cosa ti ispira maggiormente?
I miei temi principali sono la donna in tutti i suoi aspetti: il corpo, la mente, i sentimenti e tutte le altre possibili sfaccettature.
Possono essere donne immaginarie alle volte ispirate a dei temi particolari come le donne delle carte da gioco napoletane (denaro, spade, bastoni, coppe) oppure donne incontrate anche per pochi istanti (come la donna giapponese e quella tatuata).
Col tempo, trasportata dalla mia esperienza personale, mi sono avvicinata sempre di più ad un universo profondamente legato alla figura femminile, quello della maternità.
Grazie alla nascita della mia prima bimba nel 2006 ho ripreso a dipingere, non poteva quindi essere diversamente!
In particolare modo mi piace dipingere gli aspetti dell'attesa ma anche del dopo la nascita, legati ai vari aspetti del maternare: allattamento, portare i bimbi in fasce o marsupi, le coccole, il dormire insieme.
Tutte cose praticate in prima persona e che rendono secondo me l'esperienza dell'essere genitori intensa e preziosa e che forse, chissà, potranno contribuire a creare delle persone più sicure all'ascolto delle loro emozioni e quindi un mondo più umano.

2- Tieni un diario su cui annoti le tue ispirazioni?
Non proprio un diario, sono molto caotica quindi mi capita di fare annotazioni, scrivere titoli o fare schizzi ma non sempre e la più parte delle volte su fogli e foglietti volanti che lascio qua e la, quando va bene appicicati storti a una parete del mio studio.

3- Hai progetti futuri, a breve o a lungo termine, di cui ti va di parlare?
A breve termine partoriro la mia terza bimba (ottobre 2011) quindi il primo progetto a breve é trovare il tempo per continuare a lavorare visto che con già due bimbi piccoli lavoro piuttosto la sera/notte raramente di giorno.
Mi piacerebbe partecipare alla manifestazione 2011 di ILLUSTRARTE ma non so se ne avrò il tempo.
Con un'amica di qui che fa scrapping e crea della cose bellissime abbiamo avuto l'idea di fare degli album di matrimonio e nascita,tutto molto artigianale, e io dipingo le copertine. Ma abbiamo appena iniziato e per ora non abbiamo ancora pubblicato niente on line, spero a breve.
Spero di avere qualche esposizione/mercato all'aperto per l'anno prissimo, é una cosa che nel sud della Francia funziona bene ma che per quest'anno era veramente complicata da realizzare causa grossa panza, stanchezza ecc.


Tu, tutti i giorni
4- Cosa c'è sul tuo comodino?
Non ho il comodino ma per terra di fianco al letto ci sono vari libri in corso, fogli vari,l a bottiglia d'acqua, gli occhiali, il cellulare, alle volte i disegni dei miei figli.

5- Raccogli/collezioni qualcosa?
Non in particolare.

6- Quali sono le tre costanti della tua giornata? E il suo momento più bello?
Domanda difficile perché ogni tot le mie giornate cambiano sostanzialmente a causa dei bimbi. Per Esempio adesso sono iniziati scuola e nido e presto ci sarà una terza bimba ;-) per cui cambierà ancora.
Uno dei momenti più belli : la tetta al mio più piccolo (che presto non sarà più il più piccolo) e quando finalmente posso sedermi al cavalletto anche se non succede tutte le sere.


Il tempo, le stagioni
7- Quali suggestioni ti dona l'autunno?
Il primo maglioncino caldo e morbido e il colore rosso oro delle foglie

8- Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione?
Uhmmmmmmmmmmmmm in Francia per esempio si puo cominciare a fare una raclette (formaggio fuso,patate e salumi) senza sentirsi in colpa! ;-)

9- E il capo d'abbigliamento di cui non puoi fare a meno?
Le mie scarpe rosse marca TRIPPEN ;-)

10 - E infine la decima domanda. Più che una domanda è un invito a raccontare qualcosa di curioso su di te e/o fare una breve presentazione di te stessa 
e/o lasciare un saluto e/o dire ciò che vuoi. Insomma, uno spazio libero da occupare come vuoi.
Come spiego nella mia "biografia ufficiale" sul mio sito (ah! ah! ah!) per anni la pittura é stata interrotta ma é rimasta un tarlo nella mia testa fino a che non sono riuscita a riprendere, paradossalmente in uno dei momenti della mia vita dove ero più occupata (figlia nata da pochi mesi).
Forse creo meglio sotto pressione, non lo so.
Certo non é facile trovare il tempo non solo per la pittura stessa ma anche per tutto quello che va intorno alla pittura (farsi conoscere , esporre ecc).
Alle volte vorrei averne un po' di più, non lavorare solo quasi esclusivamente di sera/notte.
Questo detto una grande conquista o conseguenza o non so cosa di questi anni di inattività é il fatto che sono molto più sicura di me.
Forse é semplicemente la saggezza dovuta alla vecchiaia ;-) ma le critiche anche un po' brutali (capita) mi lasciano direi indifferente, vado molto più all'essenziale, sono più "intera".
Mi dico che le cose come sempre non succedono a caso, che forse la mia vita artistica cosi com'é stata fino ad ora con gli anni di inattività per cui tante volte mi son sentita colpevole e diminuita (essenzialmente agli occhi di me stessa) doveva funzionare cosi, per poter meglio fare adesso e goderne di più, chissà.


Waiting 4 y
Tell me a story


***

sostengo e promuovo la creatività femminile. la cura messa nel creare una sciarpa, un dipinto, un paio di orecchini. sostengo le donne che ogni giorno si ritagliano uno spazio per il loro sogno. sostengo il loro desiderio di vederlo volare questo sogno. sostengo tutte queste donne. e Gioia Albano è una di loro.

***

un riassunto dei link di Gioia:

***

grazie a Gioia per essere stata mia ospite.
grazie a voi che siete state qui con noi.
e alla prossima.

giovedì 22 settembre 2011

561 - immagini e pensieri di un ultimo giorno d'estate

oggi è l'ultimo giorno d'estate. 
domani alle nove nel nostro emisfero farà il suo ingresso l'autunno, e io voglio celebrare questo passaggio con una miscellanea di pensieri e foto, messi così, un po' a caso, come mi vengono in mente.


sulla laguna, una domenica sera


vi capita mai di ripensare a posti, visti magari anche per caso, ma che per qualche ragione misteriosa vi sono rimasti negli occhi e nel cuore? a me spesso.
in questi giorni, mi capita di ritrovarmi, verso sera, in una sperduta località delle Alpi, St. Anton, dove, appunto quasi per caso, ho trascorso qualche ora di un pomeriggio di svariati anni fa.
non c'è niente a St. Anton. nemmeno un vero paese.
poche case, il cimitero, così come i cimiteri nordici stretto attorno alla chiesa, un albero enorme, una panchina di legno.
ci eravamo seduti lì, tutti circondati da silenzio e da cime nel tramonto.
in un orto - quei meravigliosi, disordinati, spettacolari orti di montagna - una donna dissotterrava patate. con calma concentrata. tutta raccolta nel suo mondo. mentre un bambino le girava attorno con una piccola bicicletta rossa. anche allora era Settembre inoltrato, e in quel niente, in quel posto che a cercarlo non appare neanche sulle mappe, io credo, come altre volte mi è capitato, di averci lasciato un pezzo di anima. che ancora vaga lì. e che a volte inaspettatamente mi viene a battere sulla spalla, mi prende per mano, e mi ci riconduce.


dalla cucina di mia sorella


domani è autunno. 
e qualche giorno fa mi sono comprata un paio di scarpe nuove. con le quali camminarlo
un po' sono impaziente di metterle. 
nemmeno poi tanto, a dire il vero...



sere di settembre qui da me


domani è autunno. 
e proprio ieri ho letto qualcosa che ho riconosciuto come così vero. 
si tratta di una frase di Giorgio Gaber, e dice: "il desiderio è il vero stimolo interiore, è già un futuro che in silenzio stai sognando, è l'unico motore che muove il mondo ..."
credo questo sia molto simile a ciò che io chiamo il sogno felice.
dovrebbe essercene sempre uno nelle nostre vite. in qualsiasi momento.
da accarezzare, da plasmare, verso cui tendere.
il sogno felice suona come una salvezza.
è un'ancora.
è la bellezza.
non pensate anche voi?


ombre di finestra nel primo pomeriggio
salendo sulla torre


domani è autunno.
(l'avevo mica già detto?)
e io mi ci faccio accompagnare -anche- da Tom e Huck, con i quali sto beatamente trascorrendo le sere di quest'ultimo periodo. avete letto i loro libri? -Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn-
così non fosse fatelo subito! è un ordine ;)


eh sì, qualcuno vive lì
qualcuno invece fa merenda qui


oggi è l'ultimo giorno d'estate, e ieri Cristina mi ha fatto una così bella sorpresa! (ancora grazie cara)


 ali rosa al centro


domani è autunno.
e così pensavo, non potrebbe forse essere il momento giusto per fare quella certa cosa che abbiamo in mente da tempo? sì quella. 
che è poi una sciocchezza. ci vuole magari anche un minuto. 
ma è proprio quel minuto che non abbiamo ancora avuto il coraggio di trovare. 
ecco, avete capito? sì, esattamente quella cosa
ognuno ne ha - almeno - una, no?


con bagaglio leggero, il dipinto e la sua stampa (quest'ultima disponibile qui)


questa che sta arrivando adesso, è l'ultima sera d'estate.
nel fare del mattino, lei ci lascerà, andando verso sud, come sempre fa l'estate.
ancora un lieve sospiro nel vederla scivolare via.
dopodiché mi girerò. poco. quel che basta per poter guardare verso ovest.
è da lì, che l'autunno arriva.
e mi metterò soddisfatta ad aspettarlo. 
... con bagaglio leggero.

lunedì 19 settembre 2011

560 - l'inizio, la fine e quel ci sta in mezzo





e questa è una sintesi delle illustrazioni che ho effettuato per il libro Woher manche Babys kommen, prossima uscita in Germania.
è la terza volta che collaboro con l'autrice, Petra Thorn, psicoterapeuta specializzata in tutte le problematiche legate alla coppia, all'infanzia, alla famiglia. è anche un'esperta, in campo internazionale, di tutto ciò che concerne l'infertilità e questo libro è stato scritto, pensato, illustrato, proprio per raccontare ai bambini, nati tramite procreazione medica assistita (PMA), la storia del loro concepimento. Petra è infine una donna gentile e solare, ed è stato, ora come in passato, sempre un piacere collaborare con lei. anche e soprattutto riconoscendo la delicatezza degli argomenti trattati e il prezioso pubblico cui sono destinati.

credo di avervi dato, durante questa breve descrizione, anche una sorta di accompagnamento alle immagini...

c'è un inizio: il sogno.
c'è un nel mezzo: tante piccole grandi peripezie. 
c'è un finale: il sogno diventato realtà.

***

anche queste, come altre illustrazioni da me realizzate, possono diventare stampe.
se il vostro desiderio è di avere la stampa di una delle mie illustrazioni, chiedetemela: io potrò stamparla per voi.

***

un saluto caro. e alla prossima :)

sabato 17 settembre 2011

559 - voglio stare ancora un po' coi piedi al sole











mi voglio raccogliere nel calore di questa tarda estate.
e stare lì, tutta comoda nella sua luce, coi piedi nudi senza sentir freddo.
e voi?


giovedì 15 settembre 2011

558 - ma come viaggia un dipinto? - packaging e dintorni

il mio Joyful è partito in questi giorni per raggiungere la sua nuova casa.
ho così pensato di raccontarvi un po' del modo in cui viaggia un dipinto e dell'abito che gli preparo affinché possa arrivare comodo e sicuro.

ma partiamo dall'inizio.
i miei dipinti sono, se appartenenti alla categoria medio-grande (misure superiori a cm 20x20), tutti realizzati su pannelli in legno compensato, che, opportunamente da me trattato, diventa la base ideale per il tipo di tecnica artistica che uso.
il fatto di essere in legno, li rende poi già idealmente resistenti; il legno non si piega, ha una sua stabilità, una sua solidità, un certo peso: tutti elementi che lo rendono ideale anche durante un trasporto.

e il trasporto tramite corriere, è il modo in cui solitamente viaggiano quasi tutti i miei dipinti, poiché vengono acquistati, nella grande maggioranza dei casi, on line.
il destinatario si trova dunque in un'altra città.
spesso anche molto lontana dalla mia.
il dipinto dovrà così compiere un lungo percorso per raggiungerlo.

vediamo adesso, nello specifico, tutti i passaggi della sua preparazione.


come prima cosa, quando un dipinto viene scelto ed io mi accingo a prepararlo per la partenza, lo firmo. 
già, perché non so per quale forma di vezzo, superstizione, o semplicemente pigrizia, difficilmente firmo un dipinto appena finito. ma aspetto a farlo, al momento di separarmene. 
mi piace che la firma sia in armonia con l'atmosfera della tavola. quindi scelgo un colore che sia in nuance con quelli usati e soprattutto scelgo un punto del dipinto in cui la firma possa facilmente armonizzarsi con il resto. possa far parte del dipinto stesso.


firmata la tavola, la giro, e sul retro appongo il certificato di garanzia e una  mia breve biografia
il primo è fondamentale: oltre a riportare tutti i dati relativi al dipinto stesso -misure, tecnica, anno di realizzazione, titolo - certifica la mia firma, e il mio indirizzo.
nella seconda compare invece, oltre ad un riassunto della mia biografia, una breve nota critica. 
questi sono i punti di riferimento del dipinto: se subito, o in futuro, questo dovesse essere regalato, o perché no, venduto, rimarranno lì a certificare da chi, come, e quando è stato realizzato.
tramite questi dati sarà inoltre possibile raggiungermi telefonicamente in qualsiasi momento.


e dopo i primi cenni relativi alle informazioni sul dipinto, passiamo alle varie fasi del suo imballaggio.
per prima cosa il quadro viene avvolto in un foglio di carta da pacchi. solitamente uso il colore bianco, perché... semplicemente perché mi piace.
dopo la carta da pacchi, è la volta del pluriball. ovvero quei fogli plastificati con tante piccole sfere piene di aria. (alzi la mano chi poi si diverte a farle scoppiare... ;)) 
(segreto: assieme al dipinto viaggiano anche alcune piccole sorprese. non dico di che si tratta, sennò che sorprese sarebbero?)


dopo il pluriball, è il momento di avvolgere la tavola in grandi e robusti fogli di cartone, fermato e assicurato con numerosi giri di nastro adesivo da pacchi.
questo gli dà consistenza e solidità. lo rende sicuro, compatto, resistente per tutta la durata del viaggio.


e infine siamo giunti all'ultimo avvolgimento. quello con un altro foglio di carta da pacchi, sul quale verranno scritti i dati del destinatario: nome, indirizzo, numero di telefono.

il dipinto è adesso pronto per la partenza.
verrà affidato alle sicure mani di un corriere specializzato, che provvederà, in brevissimo tempo (solitamente 24 ore), a consegnarlo direttamente all'indirizzo indicato.

io rimarrò sulla porta a salutarlo con la mano.
certa che il vestito in cui lo ho avvolto lo manterrà sicuro da ogni intemperie.

e quando il dipinto giungerà nella sua nuova casa, ci saranno altre mani gentili che avranno cura, con pazienza e un paio di forbici dalla punta arrotondata, di tagliare strato per strato, piano piano, fino a arrivare... al tesoro! :)

***

Joyful, nel frattempo è  arrivato.
si trova nell'accogliente casa di Harielle De Luca (che saluto e ringrazio), che lo ha accolto con gioia e calore, scrivendomi, subito dopo: "... Joyful è arrivato ed è bellissimo, emozionante e più bello ancora di quanto si veda nel sito! ..."


e per me questa è la soddisfazione più grande.
sapere che un dipinto è nella sua nuova casa.
sapere che chi lo ha adesso con sè ne è felice.

***

colgo l'occasione per salutare Sara di Sara Art che è stata così gentile da dedicarmi un post sul suo blog. grazie Sara!

e grazie a tutti voi che mi seguite con affetto.
a presto!

sabato 10 settembre 2011

557 - tornare

"Dopo la fantasmagoria di fiori e frutti portati a maturazione dal sol-Leone, il ciclo riproduttivo delle piante si è concluso. Ora Demetra, la dea della vegetazione, deve lasciar andare il seme, la figlia Persefone. La madre, tornata vergine, deve lasciare che Persefone scenda nelle profondità della terra perché Ades, dio degli inferi, la fecondi per una nuova generazione. I nostri antenati simboleggiarono con una Vergine questa fase del ciclo vegetativo, e con Mercurio questo tipo di energia pragmatica e razionale, tutta al servizio della sopravvivenza della specie.
Per le piante questo lasciar andare il seme, questo distacco da una parte di sé, dal figlio, è naturale. Per gli umani è spesso fonte di sofferenza: Demetra è piena di tristezza e disperazione per la perdita della figlia, e lo sarà finché Mercurio non la convincerà che questa separazione è necessaria per la sua stessa sopravvivenza. ..."
(Ferdinando Alaimo - AAM Terra Nuova Settembre 2011

"Le quattro stagioni dell'anno sono intervallate da altrettanti tempi di transizione che ci piace definire ponti. [...] Questi ponti della durata di 20-30 giorni ciascuno, si collocano come cerniere, anzi come vere e proprie soglie, tra la fase terminale di una stagione e la fase iniziale di quella immediatamente successiva. I cosiddetti ponti, essendo appunto delle soglie, [...] contengono in modo molto armonizzato sia gli aspetti della stagione precedente, sia gli aspetti di quella in arrivo; quindi, di fatto, proprio come i ponti e le soglie sono neutri, ovvero equidistanti dall'una o dall'altra stagione alle quali fanno da cerniera. [...] Tra questi ponti ce n'è uno che, in modo più specifico, esprime le qualità della Terra, ed è il periodo che dal tempo successivo al Ferragosto si allunga fin oltre la metà di Settembre. La Tradizione Astrologica medio-orientale affida questo segmento dell'anno alla costellazione della Vergine, segno di terra, perché proprio in questo momento dell'anno la Terra termina di donare la maggior parte dei suoi frutti; e il suo utero simbolico torna a chiudersi in modo virginale, indicando la fine di un ciclo produttivo-generativo. ..."
(Marcella Rossi - La Via del Cibo - ali&no editrice)

***







***

bene. 
direi che infine è giunto il tempo di tornare.




lunedì 5 settembre 2011

556 - mi punse vaghezza di vagar

e più non trovo la strada per tornar...






non so. richiamatemi all'ordine, in qualche modo.
o sarò costretta a vagare ancora... ;)

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