... per fare un po' di pulizia in archivio, avevo appoggiato questo dipinto ad un muro per lui insolito.
passandoci davanti, poco più tardi, e vedendolo illuminato da un raggio serale ho avuto la netta impressione che gli abitanti delle case, di quelle case, avessero acceso le luci.
non ho idea su che tipo di fiori siano, per questo li ho definiti strani. solitari lo erano davvero; in cima a un muro alto, stavano lì, nel sole di mezzogiorno, di una giornata d'estate.
prima fase: angolino ombroso e tranquillo, con, sullo sfondo, gatta scontrosa che dorme
seconda fase: angolino ombroso e tranquillo, con, sullo sfondo, gatta scontrosa che si sveglia per una grattatina alla zampa
terza fase: angolino ombroso e tranquillo, con, sullo sfondo, gatta scontrosa la quale ormai sveglia, si accorge della mia presenza con macchina fotografica al seguito
quarta fase: angolino ombroso e tranquillo, con, sempre sullo sfondo, gatta scontrosa che a questo punto mi volta le spalle.
ho una spiccata predilezione per l'arte russa e in genere dei paesi dell'est.
trovo che le loro illustrazioni siano piene di una poesia particolare, che ogni volta riconosco nei paesaggi innevati con le piccole case in legno dal tetto spiovente e gli angoli arrotondati, nelle foreste di betulle piene di magia e animali selvatici, nei personaggi dai volti seri e antichi, dalle mani grandi e gli occhi profondi.
trovo che il loro modo di fare cinema di animazione sia IL MODO di fare cinema di animazione.
film fatti in piccoli studi senza -per scelta- l'uso del computer.
come quello dove lavora yuri norstein.
che realizza assieme alla moglie chicche delicate come quella che potete vedere in questo video di you tube.
chicche delicate tutte realizzate a mano, e filmate lentamente, fotogramma dopo fotogramma, muovendo le figure impercettibilmente ogni volta, secondo le regole dell'antica scuola di animazione.
il video dura circa nove minuti.
vi consiglio la visione in HQ (alta qualità, bottone in basso a destra).
se da questa pagina non fosse possibile la visione in HQ, potete accedervi direttamente da you tube, tramite questo link:
così mi sono detta, quasi rimproverandomi, mentre iniziavo a riempire le sottili venature del primo, guardando tutti quelli che avevo previsto per questo prato, e pensando al polso indolenzito che avrei avuto alla fine.
e però... una volta iniziato il primo, passando al secondo, al terzo, al quarto, la mente ha iniziato a vagare, mentre passeggiavo per il prato, e la luna sorgeva dietro al grande albero.
sono trascorse così quasi due ore molto piacevoli, passando da un soffione all'altro, senza quasi accorgermene.
come fossi stata lì.
a raccoglierli per poi soffiare via la loro sottile peluria.
in questi giorni che si avvicinano al solstizio d'estate, attorno alle otto di sera, un raggio di sole, infilandosi magicamente nell'unico quadrato di vuoto che si forma nello spazio tra due case, sovrastando di poco la cima della collina che da questo quadrato si intravede, riesce a superare la collina stessa e gli alberi sulla sua sommità, la chioma di altri alberi in giardino, la siepe delle camelie, la tenda bianca aperta davanti alla portafinestra, per andarsi a posare esattamente tra frigorifero e credenza.
potrei organizzare un rito propiziatorio per questo evento.
potrebbe diventare la mia stonehenge personale in cucina.