Visualizzazione post con etichetta suggerimenti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta suggerimenti. Mostra tutti i post

martedì 15 dicembre 2015

766 - L'alberello de noantri

Correvo al parco quando l'ho visto.
Era il primo pomeriggio di un'uggiosa giornata di tardo autunno, e lui, il miniramo, mi stava aspettando sul ciglio di uno dei vialetti secondari. 
L'ho visto e ho avuto una premonizione su quello che sarebbe potuto diventare. Senza nemmeno fermarmi ho curvato a trecentosessanta gradi per tornare indietro, l'ho raccolto, e tenendolo in mano tipo fiaccola olimpica sono rientrata a casa.
Lì gli ho trovato un posto: entrava alla perfezione in una delle nicchie della libreria bianca nel mio studio, e la forma della base gli permetteva di stare in piedi da solo, senza alcun appoggio né sostegno. La spiegazione poteva essere solo una: si era immolato per me :) 

Avevo già in mente come lo avrei addobbato - avevo avuto una visione al parco, no?
Ho sempre, in un'apposita scatola, un certo numero di stampe sbagliate. Sono le stampe che escono dalla stampante con qualche imperfezione, magari visibile solo ai miei occhi, ma che mi rende impossibile poterle spedire a chi ne aveva fatto richiesta. Di queste stampe imperfette faccio poi l'uso più svariato: ritaglio dei collage che poi attacco ai miei muri, realizzo bigliettini, minicartoline, cose così. Fino ad ora non erano mai diventate un albero di Natale, ma c'è sempre una prima volta.
Questa è la storia.

E questo il risultato.
L'ho battezzato l'alberello de noantri.
 
Se l'idea vi piace realizzarne uno tutto vostro è facilissimo. Basta un miniramo come questo; disegnate e colorate poi su un cartoncino non troppo pesante (vanno benissimo gli album Fabriano che si usano a scuola) tutte le forme che volete (case, stelle, fiori, lune, gatti), ritagliateli, forateli in alto al centro con la punta di una forbicina o di un piccolo chiodo, fate passare del filo (di metallo, di cotone, di nylon, di sottilissimo spago) e appendete le vostre forme a diverse altezze. 
Io il mio l'ho lasciato così, semplice e sobrio.
Ma voi potete completarlo a scelta con bacche, minilucine, o quello che vorrete.
Tutto qui.
Fatemi sapere se ne farete uno anche voi :) 

***

Le mie casine sono appese con un sottile filo di metallo e al minimo soffio d'aria si animano come se dentro ci fosse una festa.
E chissà. 
Forse è proprio così, da quelle parti :)

venerdì 25 ottobre 2013

694 - Consigli per un uso efficace della Pagina Facebook

Tempo fa, avevo dato alcuni consigli, basati sulla mia personale esperienza e osservazione ormai quasi ventennale, utili nella fase preparatoria del grande salto, quello da molte sognato: poter realizzare dal proprio hobby una onesta fonte di reddito.

Oggi vorrei continuare il discorso, con un nuovo decalogo su quello che, sempre secondo me, è un efficace uso del social netwoork più conosciuto e utilizzato in Italia: Facebook

Non sto a dirvi di cosa si tratta, perché penso sia ormai notissimo.
Come anche penso già tutte sappiate che questo social network offre, accanto alla possibilità di avere un Profilo personale chiamato anche Diario - utile per poter conversare con i propri amici - anche quella di aprire una Pagina per uso professionale, fantastica per promuovere la nostra attività, qualunque essa sia.
La Pagina è infatti utilizzata sia da grossi marchi, che da personaggi noti della cultura e dello spettacolo, che da artisti o artigiani, anche di nicchia, che vogliano far conoscere e crescere la loro attività.

Trovo la Pagina di Facebook un mezzo utilissimo e davvero efficace non solo per farsi conoscere ma anche e forse soprattutto per avere un dialogo costante, semplice e immediato con le persone che apprezzano il nostro lavoro, decidendo di seguirci.

Mi riferirò dunque, in questo decalogo - ovviamente sempre di 11 punti ;) - esclusivamente all'uso della Pagina, e non del Profilo, che invece rimane un'attività del tutto personale, da portare avanti nel modo che riteniamo più utile o divertente per noi.

Come sempre, ricordate che queste sono solo mie indicazioni, basate sulla mia esperienza e sull'osservazione di moltissime altre Pagine, italiane e straniere, e non dunque leggi universali. Spiluccatele come e quanto volete prendendo solo quello che può essere utile per voi.


When she dreams - disponibile la stampa


Consigli per un uso efficace della Facebook Page

- Prima indicazione universale valevole sempre e in ogni occasione: siate voi stesse. Considerate la Pagina una naturale continuazione del vostro lavoro e uno specchio fedele della vostra personalità. Quello che in fondo offrite e volete sia conosciuto è un brand: difficilissimo tradurre questa espressione in italiano. In poche parole, il brand è ciò che maggiormante ci caratterizza nel nostro lavoro, e che dovrebbe essere esteso in ogni nostra emanazione. Dunque se il nostro è uno stile semplice, che la semplicità ci caratterizzi ovunque. Se il nostro è uno stile colorato, i colori saranno ciò che portiamo sempre con noi. Se siamo eleganti, che l'eleganza sia il nostro marchio identificativo. Se siamo fotografi e la nostra specialità è l'uso della luce, questo dovrebbe essere espresso in ogni modo. Sempre però tutto con grande naturalezza. Essere se stessi è infatti essere capaci di mostrare un nostro momento di tristezza seppure la nostra è una pagina basata sulla comicità. Naturalezza dunque, equilibrio, sempre però caratterizzati dal nostro stile.

- Siate sempre chiarissime e possibilmemte coincise. Facebook è un mezzo veloce, non è come il blog sul quale possiamo approfondire e soffermarci più a lungo sui nostri contenuti. In poche immediate parole, accompagnate o meno da un'immagine, da un link di approfondimento o da un breve video, cercate di rendere chiaro ciò di cui state parlando. Soprattutto questo dovrà essere chiaro anche a chi dovesse essere lì a leggervi per la prima volta. Allo stesso tempo non date dunque mai nulla per sottinteso: qualsiasi sia la creazione di cui state parlando, descrivete brevemente ogni volta di cosa si tratta.

- Evitate i cripticismi. In una Pagina - ricordate sempre che qui stiamo parlando della Pagina e non del Profilo - scrivere la frase sibillina, non crea pathos, ma nella gran maggioranza dei casi solo nervosismo in chi sta leggendo.

- Siate selettivi nei vostri contenuti. Ogni volta che state per schiacciare su invio, riflettete: è assolutamente indispensabile che io pubblichi questo post? Sia si tratti di un vostro contenuto, sia si tratti di qualcosa che state condividendo da altri canali, riflettete sempre bene prima di inviare. Siamo sopraffatti da immagini, frasi, aforismi, e quant'altro. Non è sempre necessario condividere tutto. Se proprio non riuscite ad essere selettivi provate a darvi la regola di uno, massimo due post al giorno.

- Non siate invadenti. Richiedere continuamente like, taggare regolarmente le persone sui vostri contenuti, inviare messaggi privati di promozione, non sono azioni, a mio parere, consigliabili. Non sortiscono buoni effetti, al contrario, potrebbero stancare e allontanare chi aveva deciso di seguirvi. Curate la vostra pagina o il vostro profilo con contenuti e condivisioni utili, belli, corretti: questo è l'unico e vero modo per attrarre a voi gli altri.

- Coinvolgete chi vi segue. Con domande, richieste di pareri, fate che il vostro sia sempre più un dialogo e non un monologo: è utilissimo, oltre che gradito.

- Premiate le persone che vi seguono con piccoli doni, offerte, iniziative studiate e realizzate solo per loro. E' un modo per ringraziarli, per mettere in circolo energia buona in modo gratuito (ricordate che l'energia messa in circolo, di qualunque tipo sia, torna sempre!) e per attrarre nuove persone tramite il passaparola - uno dei più potenti metodi pubblicitari dell'era di internet. 

"Quando non hai niente da dire, non dire niente". E' attribuita a Charles Caleb Corton questa massima, e io la trovo perfetta e più volte la utilizzo su di me. Non abbiate paura di non dire niente, di essere assenti per qualche giorno o settimana. Tutti attraversiamo periodi di stanchezza, di poca creatività, di poca motivazione. Meglio in quei momenti staccare tutto e assentarsi, piuttosto che forzarsi a scrivere o mostrare qualcosa solo per esserci.  Un sano stacco, una buona distanza, faranno benissimo a voi e non saranno di alcun problema per chi vi segue, che vi vedrà tornare, al momento giusto, con il giusto umore e la vera voglia di esserci: cosa dicevo nel decalogo sulla professionalità? Tutti abbiamo antennine captanti. La svogliatezza si sente subito. Evitarla è facilissimo. Basta assentarsi quel tanto che occorre per riprendere fiato. (Sempre che queste pause non diventino troppo lunghe o troppo frequenti: in questo caso si tratta di un campanello d'allarme che bisogna indagare e cercare di risolvere, specie se il nostro è un lavoro, e non un hobby).

- Siate corrette. Ogni volta che postate citazioni o immagini altrui fate in modo di rendere ben chiaro chi è l'autore. E' innanzitutto corretto verso chi ha creato, ma anche per le persone che vi seguono, che hanno il diritto di approfondire, volendo, ciò che proponete. Se di un'immagine o di una citazione non conoscete la fonte, è semplicissimo ciò che dovete fare: non condividetela! Correttezza verso gli altri, sparge correttezza e chiama correttezza verso voi stesse.

- Evitate le polemiche. Evitate di portare e condividere nella vostra pagina di lavoro liti, offese, polemiche inutili, brutture. Non fa bene a voi per primi, non fa bene a chi legge. Allo stesso tempo esigete rispetto dai vostri followers: cancellare commenti offensivi (verso voi, o verso altri) non è maleducazione, anzi. Bloccare le persone che non si comportano correttamente non è mancanza di apertura. La vostra Pagina sui social è la vostra casa. Consideratela sempre in questo modo, abbiatene voi per primi cura e rispetto, vigilate affinché chi la frequenta faccia altrettanto.

 - Siate generose. Pubblicizzate ciò che vi piace, ciò che vi fa battere il cuore. Non abbiate paura se anche si tratta di artisti/artigiani che operano nello stesso vostro settore: c'è spazio per tutti! Siate generosi anche nel condividere notizie utili o tutorial a chi sia interessato ad apprendere la vostra stessa disciplina. La generosità è anche un infallibile portafortuna. Non dimenticatelo.


Music fairy - disponibile la stampa


Spero questi consigli - che ripeto, vengono solo dalla mia osservazione e niente più - possano esservi utili.
Se avete qualcosa da aggiungere, o commentare, sarà utile e interessante leggerlo.


Un caro saluto e alla prossima!
 

venerdì 14 giugno 2013

677 - Da hobbista a professionista: il grande salto - Decalogo su come iniziare (con nota finale per chi vorrebbe ma ancora non può)

Diverse volte qui nel blog, ho parlato del mio cambiamento di vita avvenuto ormai quasi venti anni fa - cambiamento di cui non mi sono mai pentita.  Ho raccontato come è successo, ho cercato di dare incoraggiamenti a chi aveva lo stesso desiderio, ho raccontato di altre che lo avevano fatto
Ho, attraverso interviste a donne creative e coraggiose, cercato di spargere ispirazioni e semi buoni.
Forse per questo motivo, forse perché mi posso ormai considerare una veterana del settore cambiamenti di vita e promozione di se stesse attraverso internet (e non solo) mi giungono spesso email da persone, specialmente ragazze e donne, che vorrebbero intraprendere lo stesso percorso. Mi chiedono consigli, delucidazioni, che do sempre volentieri, aggiungendo quell'incoraggiamento necessario di cui siamo sempre così bisognose.

Ho così pensato che potrebbe essere utile e interessante raccoglierli questi suggerimenti, dare loro una sorta di ordine e condividerli perché possano essere di aiuto e ispirazione a chiunque ne abbia bisogno.

Inizierò oggi con un decalogo - che è poi di 11 punti :) - generico, sui passi, secondo me, necessari quando si voglia cominciare a fare sul serio.

Sottolineo che questi ovviamente sono solo miei suggerimenti, cose che io ho imparato sperimentando e mettendomi in gioco ogni giorno. Non prendetemi troppo alla lettera: trasformate ogni mio consiglio in ciò che è più adatto per voi.
Iniziamo? Iniziamo :)


Revive - dipinto originale disponibile qui


 1 - Il prodotto che offrite deve piacere a voi per prime. Anzi, mi spingo più in là: non solo vi deve piacere, ne dovete essere innamorate. Di qualsiasi cosa si tratti - dipinti, gioielli, abiti, accessori, cibi buonissimi, libri, etc - vorreste voi per prime averne un numero infinito, vorreste indossare solo quello, riempirvene la casa, vederlo per prima cosa quando vi svegliate al mattino. Non è consigliabile proporre agli altri qualcosa di cui non siamo pienamente convinte, qualcosa che non ci faccia battere il cuore ogni volta che lo vediamo, ogni volta che siamo impegnate a crearlo. Se voi per prime non siete sicure, soddisfatte, non amate profondamente ciò che offrite, questo verrà certamente registrato dai vostri potenziali clienti. Così come verranno captate - dalle antennine che tutti abbiamo - la gioia, la soddisfazione, l'essere veramente e pienamente felici del vostro prodotto. Attenzione però! Essere pienamente soddisfatte di ciò che offrite non significa che questo non potrà essere migliorato nel tempo: il fatto che sia un prodotto in divenire fa parte del processo gioioso di creazione. Siamo esseri in crescita, c'è sempre spazio per migliorare noi stesse e ciò che offriamo, ma, nel momento in cui voi proponete qualcosa, questa deve essere ai vostri occhi splendida, bellissima, la migliore che in quel momento voi possiate creare.

2 - Siate professionali: non si tratta più di un hobby, abbiamo fatto il salto - o lo stiamo per fare, o aneliamo a farlo. Professionalità significa riconoscere il proprio ruolo e non relegarlo in un ambito marginale. Professionalità significa una serie di azioni necessarie e obbligatorie, quali programmazione, studio, un certo numero di ore di lavoro giornaliero, attraversando anche momenti noiosi, ma necessari. Significa rispettare le scadenze - anche quelle che ci diamo noi - motivare le nostre scelte. Significa rispondere gentilmente e con pazienza alle richieste che ci giungono, non necessariamente accettandole tutte, anzi, il contrario: professionalità è anche saper dire di no.

3 - Siate in regola con le vostre entrate. Essere professionali significa anche questo. Essere in regola con i nostri guadagni, non è solo un atto civile di fondamentale importanza, ma è anche un modo per sentirci pienamente parte di un ruolo. Non è difficile, ci sono molte forme per farlo, adatte ad ogni tipo di entrata. Se aprire una partita iva in fase iniziale della vostra nuova o auspicata attività vi spaventa, non è necessario farlo subito. Ci sono altre forme per mettervi in regola. Non sono un'esperta del settore, ma se consultate un commercialista potrete trovare assieme il metodo migliore per voi.

4 - Non vergognatevi MAI nell'offrire il vostro prodotto, nel pubblicizzarlo - sia on line che dal vivo. Non state facendo un torto a nessuno, non state offendendo nessuno, non state facendo niente di male. State mostrando qualcosa che create con gioia anche allo scopo di averne un guadagno. Non siete una multinazionale che sfrutta l'ambiente e le persone. Siete un onesto artigiano/artista che vuole vivere con il proprio lavoro. Se qualcuno non sarà interessato, semplicemente smetterà di guardarvi, di seguirvi. Se non apprezzeranno quello che offrite non lo acquisteranno. Ma non dovete mai, nel modo più assoluto, vergognarvi.

5 - Chiarezza innanzitutto. La chiarezza sia persino preferibile alla bellezza. Chiarezza nel comunicare chi siete, cosa fate, come lo fate, come e a quanto lo vendete. Sono preferibili un sito e un blog semplici, snelli, chiari, in cui ogni informazione importante sia ben raggiungibile, e molto ben esposta, a blog o siti magari bellissimi, ricchissimi, ma farraginosi, troppo pieni di informazioni, incomprensibili. Prediligete, in ogni vostra comunicazione, la semplicità. Tutti devono capire subito chi siete, cosa offrite e come. Chiarezza anche nei social network, evitando post troppo personali fatti magari di quattro parole incomprensibili. Questo annoia, innervosisce. Non è creando un'aura misteriosa ed enigmatica che attirerete interesse. Tenetelo a mente.

6 - Osservate, osservate, osservate. Cosa? Il lavoro di chi ha fatto il vostro tipo di scelta, il loro modo di promuoversi e comunicare. Da tutti c'è qualcosa da imparare, specie, ovviamente, da chi ammirate. Promuovete questi ultimi a ruolo di mentori (seppure inconsapevoli): lasciate che vi ispirino. Ma, c'è quasi sempre un ma :),  fidatevi poi del vostro intuito e lasciate che sia la vostra personalità a parlare. Non siate copie di nessuno, osservate e imparate da tutti, ma siate solo, e sempre più, voi stesse.

7 - Organizzatevi. Effettuare, anche un minimo - se proprio siete allergiche al concetto - di programmazione è indispensabile. Tenete vari quaderni: uno per annotare genericamente tutti i progetti che vi vengono in mente, altri per sviluppare ognuno dei progetti che avrete annotato nel primo. Per alcuni di questi progetti occorreranno anni prima che possano vedere la luce, altri potrete realizzarli in pochi giorni o settimane. Proprio per questo, programmare le cose, mettere nero su bianco, scrivendo tutto, anche le domande alle quali al momento non avete risposta, è importante. Cercate di tenere fede a tutte le idee che vi vengono in mente, vagliatele una ad una con attenzione dando loro un ordine di importanza. Un minimo di programmazione in questo senso è importante, non solo per tenere a mente tutto, ma anche per non essere travolte. Ma attenzione (ecco il ma :)), essere travolte sarà inevitabile quando avrete quell'idea fantastica, meravigliosa, imprescindibile, irrimandabile che, finché non sarà realizzata, si prenderà ogni ora del vostro tempo.

8 - Sì ho pronunciato quella spaventosa parola. Tempo. Non c'è n'è mai, non basta mai, è sempre preso da qualcos'altro. L'argomento è spinoso, richiederebbe un solo post tutto per sè, ma è indispensabile affrontarlo. Cercare di darsi un orario giornaliero è un atto che potrebbe apparire di costrizione, poca libertà, soffocante. Ma, senza un minimo di pianificazione, è molto difficile non essere travolte da una sorta di caos improduttivo che va a risucchiare anche quello che dovrebbe essere tempo libero, di puro svago. Dunque trovate un vostro modo per affrontare la cosa. Createvi degli schemi per i vari periodi, fate una sorta di programmazione settimanale e poi giornaliera, in cui sistemare pressappoco tutto. Essere professionali è passare anche da qui.

9 - Siate equilibrate. Può accadare, specie i primi tempi di una nuova attività tanto sognata e preparata con amore, che vogliate fare quello per dodici ore ogni giorno. Lo so, ci sono passata. Ma in questo modo, o inevitabilmente finirete per trascurare il resto, o, se siete delle reginette del faccio tutto io e lo faccio bene, finirete per esaurirvi molto presto. Cercate dunque di non farvi travolgere dall'impazienza e dalla voglia di fare troppo, prendendovi, SEMPRE all'interno di ogni giornata e più ampiamente all'interno di ogni settimana, alcune ore, o un intero pomeriggio, o anche un'intera giornata, in cui nel modo più assoluto non vi dedicherete alla vostra attività ma solo al riposo, alle passeggiate, alla lettura, allo svago.

10 -  Lasciate che OGNI COSA vi ispiri. A questo proposito portate sempre con voi taccuino e macchina fotografica per fissare con poche parole o un'immagine ognuna delle cose che vi colpisce. Siate curiose, aperte, recettive. Guardate sempre tutto con sguardo nuovo, come se, ogni volta che lo vedete, fosse la prima.

11 - DIVERTITEVI!


In sé - dipinto originale disponibile qui


Bene.
Ho cercato di essere più coincisa possibile: ognuno di questi punti potrebbe essere sviluppato in modo molto più ampio e  approfondito. Non è però questo il post e il momento per farlo. Spero di esservi stata utile e di ispirazione. Ognuna delle vostre aggiunte, proposte, puntualizzazioni, sarà utile e benvenuta.
Così come mi sarà utile sapere cosa pensate di questo genere di argomento. Vorreste altri decaloghi in futuro? Avete argomenti o curiosità particolari di cui vorreste io trattassi?
Scrivetemelo qui sotto.

Per oggi un abbraccio e un saluto e alla prossima!


***

Aggiungo una breve nota per coloro che il grande salto ancora non lo hanno fatto, ma lo stanno sognando, cullando, preparando, anelando...
Quello che vorrei suggerirvi è: fingete. Con voi stesse, intendo :)
Fate finta di averlo già fatto, il benedetto salto. O fate come se doveste farlo domani. 
Provate dunque, per tutto il tempo che potrete/vorrete, ad applicare comunque questo decalogo, adattato alle vostre esigenze di vita e lavoro attuali, in modo da potervi abituare all'idea di un vero cambiamento. A fargli spazio. 
Quello della finzione è un metodo abbastanza sperimentato di cui ho letto più volte. Fingere di avere già ciò che tanto vorremmo, comportarsi come se fosse già nostro, pare apra diverse porte. Sblocchi diversi meccanismi incastrati. Provate. Una finzione convinta :)
E buona fortuna perché possa diventare prestissimo realtà.



venerdì 8 marzo 2013

668 - cambiare

Guardandomi attorno, ascoltando, leggendo, vedo così tanta voglia di cambiamento. 
Cambiare lavoro, casa, città. 
Cambiare vita. 
Quando diciotto anni fa, prostrata da frustrazione, stanchezza, infelicità, ho deciso che o mi sarei ascoltata davvero, o questi sentimenti mi avrebbero completamente sopraffatto, ho rinunciato ad un posto fisso per seguire le mie vere aspirazioni. 
Non voglio minimizzare idealizzando, e dire che tutto è stato splendido e immediato. 
E' stato in realtà un salto nel buio quasi senza paracadute. Eppure sono qui, sono passati diciotto anni intensi, a tratti difficili, ma di grande, enorme soddisfazione. 
Anni dei quali non cambierei neanche un minuto. Ero, sono, finalmente davvero me stessa. 
Per questo voglio dire, proprio oggi: ascoltatevi. 
Se la voglia di cambiamento c’è, ed è forte, vera, e continua a parlarvi incessantemente, non chiudetele la porta. Non abbiate paura. Ascoltatela. 
Ogni cambiamento richiede fiducia, coraggio, determinazione, amore. 
Tutti coloro che vi scoraggiano senza appello non sono veri amici. Tutte le voci interiori che vi dicono non ce la farai mai sono solo frutto di paura e condizionamenti di vario genere. 
Trascorrere un’intera vita nella speranza che qualcosa di magico che alla fine ci liberi accada, è troppo rischioso. Se qualcosa di magico deve accadere, questo può venire solo da noi. 
Accudite il vostro sogno.
Fate un progetto vero e sensato e ogni giorno fate un passo che vi avvicini a chi davvero voi siete. Senza paura. 
Se l’ho fatto io può farlo chiunque. 
Davvero. Davverodavvero :)


***


Questi pensieri li ho scritti ieri sul mio profilo facebook. 
Li riporto qui perché penso ci sia così bisogno di un piccolo incoraggiamento, al momento giusto.
E il momento giusto, per qualcuno, potrebbe essere ora :)


***





* foto by me

giovedì 24 settembre 2009

293 - enzo bellini pittore e ispiratore

vi ho mai detto come e perché ho iniziato a dipingere sul serio?





e con sul serio intendo in modo continuativo, tutti i giorni, con costanza, con passione, facendo del più bel gioco il mio lavoro.
io ho iniziato a fare sul serio grazie a un catalogo di enzo bellini. di cui qui sopra vedete alcuni dipinti.
andò così.
era l'estate di una ventina d'anni fa, quando girando per borghi maremmani, mi trovai a passare di fronte alle vetrine di una galleria che esponeva enzo bellini, artista a me allora sconosciuto, per una mostra personale. la galleria, fatale combinazione, quel giorno era chiusa, ma, in vetrina, stavano dipinti tra i più emozionanti avessi mai visto. ero così attratta che rimasi a lungo ad osservarli dai vetri, ripassandoci davanti più e più volte, con la speranza di trovare aperto, prima o poi. purtroppo così non avvenne. tornammo a casa, ma qualcosa dentro di me era rimasto lì. continuavo a pensare a quei paesaggi. volevo, dovevo assolutamente saperne di più, di loro e dell'artista che li aveva dipinti. solo che, vent'anni fa, internet non esisteva... o almeno, non esisteva nel mio mondo (e nemmeno nella mia più lontana immaginazione). così cercai il numero di telefono della galleria, telefonai, e chiesi come e chi e quando... la signora gentile all'altro capo, propose di inviarmi un catalogo dell'artista, del quale già per telefono mi aveva raccontato qualcosa. e così, dopo qualche giorno, mi venne recapitato per posta un catalogo, ma che dico un catalogo, Il Catalogo... che era poi molto più de Il Catalogo: era la meraviglia delle meraviglie fatta libro. su quelle pagine credo di aver trascorso il resto dell'estate. non mi interessava più il mare, niente passeggiate, ma solo il silenzio di quegli inverni popolati di animali sapienti, di alberi antichi, di passanti provenienti da mondi di un altro tempo. credo di averli osservati così tanto quei quadri da impararli a memoria. da riconoscere lo sguardo di ogni uccello, di ogni lepre, di ogni coniglio selvatico. da sapere quante bacche stavano su quel certo cespuglio di rosa canina. o quanti cachi su quel certo albero... quei dipinti e le loro atmosfere mi accompagnarono all'autunno, e poi all'inverno. e con queste stagioni giunse la consapevolezza che io avrei voluto fare quello. fare solo quello nella vita. creare mondi. e possibilmente viverci poi dentro.
mi licenziai dal mio lavoro -sicuro- (sacrilegio!) suscitando un mezzo scandalo parentale... ma questa è un'altra storia :)
e tutto, per fortuna, per una passeggiata estiva.
un riferimento sull'artista:
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

shiny counter