mercoledì 22 gennaio 2014

709 - Dodici foto tra un anno e l'altro (e un bottone chiamato Pin.it)

Anche queste immagini, come le precedenti erano in paziente attesa :)
Sono foto scattate a Porto Santo Stefano nei giorni successivi al Natale. 
Per racontare una breve storia  fatta solo di immagini (più una domanda finale).













La colonna sonora, non so se è riuscita ad arrivarvi, era composta quasi per intero da sciabordio di onde, grida di gabbiani (nella terza foto fortissimi!), qualche folata di vento, e molto, molto silenzio. Il silenzio tipico di un paese di mare nei giorni dell'inverno, specie verso sera. 
L'atmosfera invece era fatta di umido, di sale, di attese, di passi, molti molti passi. 
Specie verso sera :)

La domanda invece è questa: qualcuno conosce il nome dell'albero nell'ottava foto?  

***

Dimenticavo :)
Non so se lo avete notato, ho inserito il bottone pin-it  sulle immagini di questo blog.
Passando il mouse su ognuna, lo vedrete apparire in alto a destra sulla foto stessa. Cliccandoci sopra, sarà possibile condividere con grande facilità l'immagine stessa su Pinterest.
Pinterest è per me un bellissimo passatempo creativo, trovo che facilitarne l'uso, sia cosa buona :)

Confesso che avevo un po' di timore per l'aspetto tecnico della faccenda, dovendo andare ad operare nell'html del blog, che per me corrisponde al saper leggere l'aramaico.
Dopo qualche ricerca on line sono però approdata a questo bellissimo tutorial del bolg Home Shabby Home  che mi ha guidato passo passo con chiarezza e semplicità.
Lo segnalo con piacere, ringraziando la sua autrice per la condivisione.

Come sempre grazie per aver passeggiato con me, e alla prossima!

sabato 18 gennaio 2014

708 - Ninablu, Miro e altri amici

Le tenevo in agguato, pronta a mostrarle senza mai trovarne il modo. Una manciata di foto che mi avete mandato, che ritraggono Ninablu, Miro e altri amici sorpresi qua e là. 
Quale momento migliore che un molto, molto piovoso Sabato mattina?

Cominciamo proprio con Ninablu protagonista della vetrina della libreria StileLibero di Foggia.
Posa in pompamagna sulla sedia appositamente realizzata per lei da Maristella Forcella.


E vogliamo parlare di quanto mi mette allegria vedere queste manine amiche di Miro



Qui invece Miro stesso occhieggia e si mette in posa in una libreria di Bologna (Libreria Coop, via Orefici)


Sempre da Maristella Forcella, una sedia realizzata con le mie donne che lei definisce "Dagli occhi grandi". 



E infine l'interpretazione del mio dipinto Il canto del bosco, effettuata con collage di carta, cartoncino e stoffa, da Leila, Yuxing e Martina. Non so quanti anni abbiano, non so a che scuola appartengano... Ma mi piace pensarli al lavoro, concentrati, mentre osservano, ritagliano, incollano un inverno tuttomio, che così facendo diventa nostro.

Grazie a voi che, carissimi, avete avuto il pensiero di inviarmi queste immagini. 
Un abbraccio circolare, e alla prossima :)

mercoledì 15 gennaio 2014

707 - La promessa - nuovo dipinto

http://www.tizianarinaldi.it/tiziana_rinaldi__000031.htm
Il cuore dell'inverno cela una promessa.
Che a volte appare, come per magia, sui tronchi degli alberi.

***

La promessa, cm 30x30, dipinto con tecnica mista su legno, da oggi disponibile nel mio shop.

Un abbraccio e buoni giorni d'inverno a voi :)

mercoledì 8 gennaio 2014

706 - Soprattutto buonumore - un incontro, un libro, una donna, la sua casa

Non so bene il motivo, ma do molta importanza ai libri che leggo in inverno. Non che d'estate ci sia meno motivazione, forse c'è solo meno concentrazione, fatto sta, trovo che quello che leggo nei giorni più corti e bui dell'anno abbia su di me un impatto maggiore, mi parli di più.
E recentemente, proprio durante i giorni del solstizio d'inverno, a farmi compagnia è stato un libro che non credo dimenticherò mai, un libro che mi è sembrato arrivare proprio al momento giusto, un libro che nasce da una storia particolare e ne racconta una bellissima e singolare.

La storia da cui nasce è in realtà un incontro, l'incontro con Olga, una donna conosciuta in internet, precisamente su facebook; un incontro favorito dalle nostre comuni passioni: l'arredamento -  un certo tipo di arredamento, fatto di cose semplici, vissute, magari di recupero -  il senso della bellezza, la poesie delle piccole cose, la narrazione dei dettagli che ci sono in un piccolo magari apparentemente insignificante momento...
Olga vive in una casa bellissima, piena di fascino, una casa dove ogni oggetto ha una storia e ogni stagione trova la sua naturale collocazione.
E proprio chiacchierando con lei, osservando le foto della sua casa, dei suoi animali, dei suoi amici, dei luoghi che visita, mi sono imbattuta più volte nelle foto di una casa particolarissima, che lei chiama la casetta nella selva.


La casetta nella selva è immersa in un giardino favoloso, circondata da folti boschi, a mezza costa su una collina da cui si vede il mare. Dalle foto scattate da Olga durante le sue visite alla casa potevo vederne le stanze, i fiori che la circondano, la splendida vista. Potevo a volte vedere anche chi a quel luogo dà anima e vita, ovvero la sua abitante, una cara amica di Olga. Nel tempo, sempre più interessata alla casa e a chi la abita, ho scoperto che la donna della selva si chiama Nicla. E che ha scritto un libro. Che proprio di questa casa racconta.
Potevo farmelo sfuggire?
Ho chiesto a Olga il titolo, e il giorno successivo (eravamo agli inizi dello scorso Dicembre) il libro era già in viaggio pronto a raggiungermi.
Appena arrivato l'ho sfogliato e già solo dall'incipit ho deciso che lo avrei letto subito, abbandonando per il momento la lettura in corso.
E così ho fatto.

Ma non immaginavo quanto questa lettura mi avrebbe avvolto, ammaliato, condotto come un pifferaio magico.
E ora vi dico perché.


Perché racconta una storia vera (io amo le storie vere).
Perché la racconta senza fronzoli o pompose celebrazioni, ma con semplicità, narrando i fatti così come sono avvenuti. Nel bene e nel male.
Perché racconta di un grande, grandissimo amore: quello di una donna per un luogo, per una casa.
Perché quella casa era completamente in rovina, abbandonata e circondata dai rovi come una bella addormentata (davvero nel bosco!) ma l'amore innato che la donna ha provato per lei l'ha risvegliata dal suo lungo sonno.
Per tutti i segni che Nicla ci insegna a riconoscere: un lembo di gonna strappata, la vista di un'isola particolare, certi numeri.
Perchè Nicla è divertente e divertita nel narrare.
Perché il suo è un bell'italiano elegante, con una piccola punta di antico così piacevole che sembra quasi di sentire una narrazione orale.


Perché narra di animali, di alberi, di vento, di tramonti e di stelle.
Perché è un ottimo libro con cui iniziare l'anno.
Perché Nicla è una donna con un'incredibile forza interiore che sa trasmettere.
Perchè Nicla sa fare tutto (moltissimo lo ha imparato strada facendo): cuce, cucina, dipinge, taglia la legna, costruisce steccati, trasforma i frutti della terra, fa sbocciare fiori, parla con gli alberi e con gli animali curandoli, conosce l'animo delle persone (e sa curare anche queste).
Perché ha un grandissimo coraggio e da ogni pagina di questo libro ci dice che veramente, ma proprio davvero davvero, TUTTO è possibile.

E la sua storia ne è la più semplice dimostrazione.


È per tutti questi motivi, e mille altri ancora che magari sarete voi a trovare, che consiglio a tutti questa lettura. A tutti indistintamente per la bellezza che dona.

Specialmente la consiglio a chi ha un sogno ma pensa di non avere il coraggio o i mezzi o la forza per realizzarlo.

Soprattutto buonumore - Nicla Menchi - Nerbini editore.


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(le immagini sono tratte dal sito casettadelleselve.it)


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