mercoledì 8 gennaio 2014

706 - Soprattutto buonumore - un incontro, un libro, una donna, la sua casa

Non so bene il motivo, ma do molta importanza ai libri che leggo in inverno. Non che d'estate ci sia meno motivazione, forse c'è solo meno concentrazione, fatto sta, trovo che quello che leggo nei giorni più corti e bui dell'anno abbia su di me un impatto maggiore, mi parli di più.
E recentemente, proprio durante i giorni del solstizio d'inverno, a farmi compagnia è stato un libro che non credo dimenticherò mai, un libro che mi è sembrato arrivare proprio al momento giusto, un libro che nasce da una storia particolare e ne racconta una bellissima e singolare.

La storia da cui nasce è in realtà un incontro, l'incontro con Olga, una donna conosciuta in internet, precisamente su facebook; un incontro favorito dalle nostre comuni passioni: l'arredamento -  un certo tipo di arredamento, fatto di cose semplici, vissute, magari di recupero -  il senso della bellezza, la poesie delle piccole cose, la narrazione dei dettagli che ci sono in un piccolo magari apparentemente insignificante momento...
Olga vive in una casa bellissima, piena di fascino, una casa dove ogni oggetto ha una storia e ogni stagione trova la sua naturale collocazione.
E proprio chiacchierando con lei, osservando le foto della sua casa, dei suoi animali, dei suoi amici, dei luoghi che visita, mi sono imbattuta più volte nelle foto di una casa particolarissima, che lei chiama la casetta nella selva.


La casetta nella selva è immersa in un giardino favoloso, circondata da folti boschi, a mezza costa su una collina da cui si vede il mare. Dalle foto scattate da Olga durante le sue visite alla casa potevo vederne le stanze, i fiori che la circondano, la splendida vista. Potevo a volte vedere anche chi a quel luogo dà anima e vita, ovvero la sua abitante, una cara amica di Olga. Nel tempo, sempre più interessata alla casa e a chi la abita, ho scoperto che la donna della selva si chiama Nicla. E che ha scritto un libro. Che proprio di questa casa racconta.
Potevo farmelo sfuggire?
Ho chiesto a Olga il titolo, e il giorno successivo (eravamo agli inizi dello scorso Dicembre) il libro era già in viaggio pronto a raggiungermi.
Appena arrivato l'ho sfogliato e già solo dall'incipit ho deciso che lo avrei letto subito, abbandonando per il momento la lettura in corso.
E così ho fatto.

Ma non immaginavo quanto questa lettura mi avrebbe avvolto, ammaliato, condotto come un pifferaio magico.
E ora vi dico perché.


Perché racconta una storia vera (io amo le storie vere).
Perché la racconta senza fronzoli o pompose celebrazioni, ma con semplicità, narrando i fatti così come sono avvenuti. Nel bene e nel male.
Perché racconta di un grande, grandissimo amore: quello di una donna per un luogo, per una casa.
Perché quella casa era completamente in rovina, abbandonata e circondata dai rovi come una bella addormentata (davvero nel bosco!) ma l'amore innato che la donna ha provato per lei l'ha risvegliata dal suo lungo sonno.
Per tutti i segni che Nicla ci insegna a riconoscere: un lembo di gonna strappata, la vista di un'isola particolare, certi numeri.
Perchè Nicla è divertente e divertita nel narrare.
Perché il suo è un bell'italiano elegante, con una piccola punta di antico così piacevole che sembra quasi di sentire una narrazione orale.


Perché narra di animali, di alberi, di vento, di tramonti e di stelle.
Perché è un ottimo libro con cui iniziare l'anno.
Perché Nicla è una donna con un'incredibile forza interiore che sa trasmettere.
Perchè Nicla sa fare tutto (moltissimo lo ha imparato strada facendo): cuce, cucina, dipinge, taglia la legna, costruisce steccati, trasforma i frutti della terra, fa sbocciare fiori, parla con gli alberi e con gli animali curandoli, conosce l'animo delle persone (e sa curare anche queste).
Perché ha un grandissimo coraggio e da ogni pagina di questo libro ci dice che veramente, ma proprio davvero davvero, TUTTO è possibile.

E la sua storia ne è la più semplice dimostrazione.


È per tutti questi motivi, e mille altri ancora che magari sarete voi a trovare, che consiglio a tutti questa lettura. A tutti indistintamente per la bellezza che dona.

Specialmente la consiglio a chi ha un sogno ma pensa di non avere il coraggio o i mezzi o la forza per realizzarlo.

Soprattutto buonumore - Nicla Menchi - Nerbini editore.


http://www.amazon.it/gp/product/8864340130?ie=UTF8&camp=3370&creativeASIN=8864340130&linkCode=xm2&tag=httpalberocas-21


(le immagini sono tratte dal sito casettadelleselve.it)


8 commenti:

  1. Bellissimo racconto! Grazie, Tiziana, per aver segnalato questo libro.

    Anna

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  2. Grazie,questo post arriva proprio al momento giusto...
    Dalle fotografie traspare davvero l'amore di Nicla per la casetta nella selva e credo che acquisterò il libro :)

    RispondiElimina
  3. Che bella descrizione, non vedo l'ora di leggerlo!
    Valeria

    RispondiElimina
  4. Ciao a tutti, ho naturalmente letto il libro di Nicla Menchi, anche perche' alla Casette delle Selve ci lavoro come badante. Non di Nicla, naturalmente, ma dei suoi alberi, dei suoi muri a secco, dei suoi fiori. Vi chiederete perche' non ho detto di essere il giardiniere, ve lo spiego subito: Nicla chiama gli alberi per nome, come fossero delle persone, e di ognuno conosce la storia, su ognuno si e' arrampicata per raccoglierne i frutti, per ognuno si rammarica quando le dico che ho tagliato qualche ramo, ecco perche' preferisco chiamarmi il badante delle sue creature, anziche' giardiniere! E' un libro che merita essere letto e Nicla merita di essere conosciuta.

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    Risposte
    1. Che onore! Il badante del giardino incantato! Grazie della visita, e, ancora una volta, saluta Nicla per me. Per noi.

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grazie per i commenti che lascerete :)
seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana

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