Il mio giardino sta diventando sempre più un bosco, così capita sempre più spesso che venga visitato da animali inconsueti per un'area urbana.
Ieri ho scoperto che qui ha scelto di fermarsi anche una famiglia di capinere.
Negli ultimi giorni invece, si stanno facendo più coraggiose, e già diverse volte le ho viste muoversi tra le foglie dell'edera (ho scoperto poi essere tra le loro piante preferite) che orna una bordura di fronte alla finestra della mia cucina.
E infine, ieri pomeriggio, mentre sedevo (immobile e silenziosa come una statua) a riposare tra un lavoro e l'altro, ho potuto mettere a fuoco questo piccolo uccello, agile e velocissimo negli spostamenti, pauroso e guardingo, che becchettava però con una certa sicurezza, ed ho potuto notare finalmente con certezza che si tratta proprio di una capinera.
- il suo nome naturalistico è Sylvia Atricapilla, che significa ninfa di Diana con i capelli neri (non è un nome bellissimo?)
- è molto timido (me ne ero accorta) e dunque rimane il più possibile fuori dai luoghi abitati, ma se trova un giardino boscoso (come questo è) può decidere di sceglierlo per la nidificazione
- nidificazione che avviene due volte l'anno, in tarda primavera e prima estate
- la femmina depone dalle tre alle sei uova, di un color avorio brunito tutto picchiettato in macchie marrone dal chiaro al rossiccio
- le uova vengono covate per circa quattordici giorni da entrambi i genitori
- alla schiusa i piccoli vengono nutriti allo stesso modo dal padre e dalla madre, senza distinzioni
- se uno dei due genitori accidentalmente dovesse morire, l'altro si occuperà da solo di portare i piccoli all'età adulta, nutrendoli fino a che non saranno autonomi e accompagnandoli nei primi voli
- se il nido viene minacciato da un predatore, uno dei due si fingerà ferito, anche gravemente, rimanendo fermo disteso o fingendo di zoppicare vistosamente (!) per attirare a sé il predatore distogliendolo dai pulcini
E così adesso, quando la rivedrò, potrò sussurrarle: «Benvenuta Sylvia Atricapilla, ninfa di Diana dai capelli neri, creatura timida e coraggiosa. Mi casa es tu casa»
* Le foto vengono tutte dal giardino. La ninfa di Diana non si lascia ovviamente né avvicinare né fotografare, ma possiamo immaginarla lì nascosta da qualche parte che ci guarda :)
Pur vedendole da tempo volare tra le fronde basse, non ero mai riuscita ad individuarle con esattezza, perché essendo un uccello molto timido, non esce quasi mai allo scoperto, preferendo rimanere nascosto tra le fronde del sottobosco.
Negli ultimi giorni invece, si stanno facendo più coraggiose, e già diverse volte le ho viste muoversi tra le foglie dell'edera (ho scoperto poi essere tra le loro piante preferite) che orna una bordura di fronte alla finestra della mia cucina.
E infine, ieri pomeriggio, mentre sedevo (immobile e silenziosa come una statua) a riposare tra un lavoro e l'altro, ho potuto mettere a fuoco questo piccolo uccello, agile e velocissimo negli spostamenti, pauroso e guardingo, che becchettava però con una certa sicurezza, ed ho potuto notare finalmente con certezza che si tratta proprio di una capinera.
Ho potuto individuare sia il maschio, con il caratteristico ciuffo nero sulla sommità della testa, che la femmina, che invece lo ha bruno rossiccio.
È sempre un fatto saggio e meraviglioso scoprire una nuova specie che vive così a contatto con noi e dunque subito nel pomeriggio ho voluto sapere di più di questo nuovo vicino di casa.
Mi sono messa così a cercare informazioni, scoprendo che:
Mi sono messa così a cercare informazioni, scoprendo che:
- il suo nome naturalistico è Sylvia Atricapilla, che significa ninfa di Diana con i capelli neri (non è un nome bellissimo?)
- è un uccello migratore, il quale però non disdegna, se si trova bene, di passare lunghi periodi nello stesso luogo
- è molto timido (me ne ero accorta) e dunque rimane il più possibile fuori dai luoghi abitati, ma se trova un giardino boscoso (come questo è) può decidere di sceglierlo per la nidificazione
- nidificazione che avviene due volte l'anno, in tarda primavera e prima estate
- la femmina depone dalle tre alle sei uova, di un color avorio brunito tutto picchiettato in macchie marrone dal chiaro al rossiccio
- le uova vengono covate per circa quattordici giorni da entrambi i genitori
- alla schiusa i piccoli vengono nutriti allo stesso modo dal padre e dalla madre, senza distinzioni
- se uno dei due genitori accidentalmente dovesse morire, l'altro si occuperà da solo di portare i piccoli all'età adulta, nutrendoli fino a che non saranno autonomi e accompagnandoli nei primi voli
- se il nido viene minacciato da un predatore, uno dei due si fingerà ferito, anche gravemente, rimanendo fermo disteso o fingendo di zoppicare vistosamente (!) per attirare a sé il predatore distogliendolo dai pulcini
- i piccoli rimangono nel nido per circa due settimane, dopodiché lo lasceranno, rimanendo però sotto la custodia dei genitori, che continueranno ad imboccarli per ancora alcuni giorni
- il suo canto è bellissimo e tanto melodioso da poter essere assimilato al canto dell'usignolo (e anche di questo, mi ero accorta ascoltando...:))
E così adesso, quando la rivedrò, potrò sussurrarle: «Benvenuta Sylvia Atricapilla, ninfa di Diana dai capelli neri, creatura timida e coraggiosa. Mi casa es tu casa»
* Le foto vengono tutte dal giardino. La ninfa di Diana non si lascia ovviamente né avvicinare né fotografare, ma possiamo immaginarla lì nascosta da qualche parte che ci guarda :)