ogni ulteriore commento, sarebbe superfluo :)
mercoledì 29 agosto 2007
martedì 28 agosto 2007
24 - gli incontri piacevoli - terza parte
un piccolo terrazzo, mostra con eleganza i segni del tempo.
un piacevole incontro in perfetto stile wabi sabi.
un piacevole incontro in perfetto stile wabi sabi.
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lunedì 27 agosto 2007
23 - sempre navigando
sono uscita per un giro verso sera.
poca gente sul lungomare.
lontano, dietro i monti, il brontolio di un tuono.
"c'è temporale a Piacenza.." ha mormorato un vecchio a se stesso puntando il naso aguzzo verso Nord.
mi stavo dunque incamminando verso casa, quando è spuntata da dietro al promontorio.
una nave enorme da crociera, tutta di luci nel crepuscolo.
diretta a Zanzibar.
credo.
avvicinandosi si è fatta così grande, così enorme, che a un certo punto ha sovrastato noi, le case, il porto, il promontorio stesso.
transitando lenta, in passerella.
noi immobili in fermoimmagine a guardarla. finché è scomparsa.
inghiottita dalla notte, diretta a Zanzibar.
ho ripreso a camminare più veloce verso casa.
un lampo, ancora un tuono dietro ai monti.
"c'è temporale a Piacenza"...
mentre i bar ritiravano i tavolini.
ultimamente provo grande suggestione nel dipingere navi.
passano lontano, lentamente.
sempre di notte.
questa mi è stata ispirata dalla breve storia qua sopra.
ispirata a sua volta da stralci di storie sul leggendario passaggio del Rex.
mescolate a immagini di passaggi di navi a cui ho assistito.
mentre su un lungomare deserto di inizio autunno qualcuno mormorava di temporali, dietro i monti, da qualche parte, verso Nord.
a Piacenza appunto. :)
poca gente sul lungomare.
lontano, dietro i monti, il brontolio di un tuono.
"c'è temporale a Piacenza.." ha mormorato un vecchio a se stesso puntando il naso aguzzo verso Nord.
mi stavo dunque incamminando verso casa, quando è spuntata da dietro al promontorio.
una nave enorme da crociera, tutta di luci nel crepuscolo.
diretta a Zanzibar.
credo.
avvicinandosi si è fatta così grande, così enorme, che a un certo punto ha sovrastato noi, le case, il porto, il promontorio stesso.
transitando lenta, in passerella.
noi immobili in fermoimmagine a guardarla. finché è scomparsa.
inghiottita dalla notte, diretta a Zanzibar.
ho ripreso a camminare più veloce verso casa.
un lampo, ancora un tuono dietro ai monti.
"c'è temporale a Piacenza"...
mentre i bar ritiravano i tavolini.
ultimamente provo grande suggestione nel dipingere navi.
passano lontano, lentamente.
sempre di notte.
questa mi è stata ispirata dalla breve storia qua sopra.
ispirata a sua volta da stralci di storie sul leggendario passaggio del Rex.
mescolate a immagini di passaggi di navi a cui ho assistito.
mentre su un lungomare deserto di inizio autunno qualcuno mormorava di temporali, dietro i monti, da qualche parte, verso Nord.
a Piacenza appunto. :)
domenica 26 agosto 2007
22 - forme di vuoto
probabilmente per il mio lavoro, non so, o forse per inclinazione personale, indugio sempre molto nell'osservazione del vuoto.
che sia visivo, ovvero lo spazio luminoso che si ritaglia tra le sagome delle case, tra gli alberi, tra due o più oggetti qualunque della nostra casa, o sonoro, espresso nei silenzi, nelle esitazioni, nelle pause in musica, trovo che il vuoto, sia importante identicamente come il pieno.
e che la loro alternanza, crei l'armonia.
ieri, durante una delle ricognizioni giornaliere in giardino ho osservato attentamente i ritagli di cielo, di vuoto, di assenza, che si creano tra le foglie, tra le fronde, sotto gli alberi.
eccole:
vuoto tra foglie di ortensia.
la luce si insinua prepotentemente nei brevi spazi.
che sia visivo, ovvero lo spazio luminoso che si ritaglia tra le sagome delle case, tra gli alberi, tra due o più oggetti qualunque della nostra casa, o sonoro, espresso nei silenzi, nelle esitazioni, nelle pause in musica, trovo che il vuoto, sia importante identicamente come il pieno.
e che la loro alternanza, crei l'armonia.
ieri, durante una delle ricognizioni giornaliere in giardino ho osservato attentamente i ritagli di cielo, di vuoto, di assenza, che si creano tra le foglie, tra le fronde, sotto gli alberi.
eccole:
vuoto tra foglie di ortensia.
la luce si insinua prepotentemente nei brevi spazi.
crea ritagli azzurrini così leggeri da ricordare il volo di un uccello.
filtra lattiginosa la luce pomeridiana.
una perfetta armonia.
la luce assume quasi i colori delle foglie.
destinato ad aumentare di giorno in giorno al cadere delle foglie, cambierà completamente il disegno creato.
non sui nuovi frutti mi concentro, ma sempre sulla luce filtrata tra essi, gli esili rami, le foglie.
così aereo ed elegante.
la luce assume ampie forme.
qui il vuoto si fa ampissimo.
e il cielo pare ricamato.
scolorandosi nella prima sera.
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sabato 25 agosto 2007
venerdì 24 agosto 2007
20 - le case fantasma
sono per me di grande suggestione le case abbandonate.
e camminando nei boschi qui attorno, è facile incontrarne.
muri ormai ridotti a ruderi.
a volte si tratta addirittura di interi borghi, con tanto di via principale.
più spesso sono piccole case singole, o poco discoste da due o tre loro gemelle.
attorno rimangono lo sbiadito ricordo di un orto.
un albero di fico.
una panca in pietra sbrecciata.
tracce.
molto spesso queste case non sorgono neanche in un luogo felice.
ma nel fitto di un bosco.
in umidi minuscoli spazi ombrosi.
su un sasso scosceso.
questa si trova in uno dei punti più selvaggi che io conosca.
si tratta di un bosco ripidissimo, quasi un dirupo, che scende da una sommità di discreta altitudine, giù a picco fino al mare.
e camminando nei boschi qui attorno, è facile incontrarne.
muri ormai ridotti a ruderi.
a volte si tratta addirittura di interi borghi, con tanto di via principale.
più spesso sono piccole case singole, o poco discoste da due o tre loro gemelle.
attorno rimangono lo sbiadito ricordo di un orto.
un albero di fico.
una panca in pietra sbrecciata.
tracce.
molto spesso queste case non sorgono neanche in un luogo felice.
ma nel fitto di un bosco.
in umidi minuscoli spazi ombrosi.
su un sasso scosceso.
questa si trova in uno dei punti più selvaggi che io conosca.
si tratta di un bosco ripidissimo, quasi un dirupo, che scende da una sommità di discreta altitudine, giù a picco fino al mare.
alberi, fittissimi, segnano il sentiero che scende tracciando un numero che pare infinito di tornanti.
tutto attorno e alle spalle, ancora e ancora alberi, e boschi oscuri, e coste scoscese.
lì sotto, lontano, da qualche parte si sente la risacca ondosa di un mare che non lascia allo sguardo la salvezza di un'isola, ma si apre in un orizzonte infinito, sfinente.
lì sotto, lontano, da qualche parte si sente la risacca ondosa di un mare che non lascia allo sguardo la salvezza di un'isola, ma si apre in un orizzonte infinito, sfinente.
la casa si trova pressappoco a metà di questa scoscesa discesa boscosa.
attorno nessuna voce.
la strada più vicina dista ore e ore di cammino.
attorno nessuna voce.
la strada più vicina dista ore e ore di cammino.
ed io ogni volta, ogni singola volta che passo da lì, non posso non pensare a chi questi luoghi li ha abitati.
chi in queste case in discesa ha vissuto una vita intera.
lontano da tutto.
chi in queste case in discesa ha vissuto una vita intera.
lontano da tutto.
sfioro leggermente un muro col dorso della mano.
è caldo.
ha un suo odore.
quasi chiudesse nei suoi pori la presenza di quella gente.
che rimane.
rimane lì.
è caldo.
ha un suo odore.
quasi chiudesse nei suoi pori la presenza di quella gente.
che rimane.
rimane lì.
per sempre.
per sempre.
per sempre.
per sempre.
per sempre.
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giovedì 23 agosto 2007
19 - gli incontri piacevoli - seconda parte-
segue l'elenco degli intontri piacevoli, quelli che avvengono inaspettatamente, e fanno parte delle semplici piccole cose che fanno stare bene.
due artisti girovaghi una sera in cui faceva freddo.
due artisti girovaghi una sera in cui faceva freddo.
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mercoledì 22 agosto 2007
18 - la mia -bizzarra- fattoria
mentre durante gran parte dell'estate stavo lavorando alle illustrazioni per un nuovo libro, nascevano, nelle sere lunghe e luminose, o nei pomeriggi assolati, quasi per una forma di svago, i primi abitanti della mia bizzarra fattoria.
ed eccoli oggi tutti qui riuniti per un saluto corale di MIAOBEEEUOFCOCCODEEEE...
ed eccoli oggi tutti qui riuniti per un saluto corale di MIAOBEEEUOFCOCCODEEEE...
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martedì 21 agosto 2007
17 - stagioni in transito
i primi, quest'anno davvero precoci, segni di autunno imminente sono ormai inequivocabili.
ieri, per tutto il pomeriggio, nuvole nere si sono addensate su un mare plumbeo.
dai monti la situazione non appariva diversa. un cielo carico d'acqua nascondeva le cime.
le finestre degli alberghi che nei giorni scorsi apparivano tutte aperte e variopinte di teli da spiaggia stesi al sole, appaiono oggi silenziose, in riposo.
da stanotte piove ininterrottamente, e il giardino carico d'acqua, ha odore di terra bagnata.
eppure la gente per strada alza il naso curiosa, fiutando aria nuova.
c'è nell'aria una certa allegria di ombrelli e mantelline da pioggia.
e presto arriveranno nuovi turisti, i girovaghi dell'autunno.
mentre ho voglia del primo tè caldo della stagione.
lunedì 20 agosto 2007
16 - cose piacevoli nelle sere d'estate
domenica 19 agosto 2007
15 - mi piace in giardino
mi piacciono in giardino i ricami formati dalle foglie.
osservandoli a lungo, da vicino, diventano quasi l'astratto mondo di un coleottero.
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giardino
sabato 18 agosto 2007
14 - segni a colori
oggi, in questo piccolo blog delle semplici cose quotidiane, documento invece un evento piuttosto raro.
ovvero il mio tavolo di lavoro in ordine.
non potevo non fotografarlo. :)
a vederlo così sgombro non sono abituata.
ho potuto persino soffermarmi ad osservare i segni che ci lascio giornalmente.
non sembrano un quadro astratto?
o un codice da decifrare.
i segni di una mappa.
o chissà, le indicazioni per raggiungere costellazioni lontane... :)
ovvero il mio tavolo di lavoro in ordine.
non potevo non fotografarlo. :)
a vederlo così sgombro non sono abituata.
ho potuto persino soffermarmi ad osservare i segni che ci lascio giornalmente.
non sembrano un quadro astratto?
o un codice da decifrare.
i segni di una mappa.
o chissà, le indicazioni per raggiungere costellazioni lontane... :)
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venerdì 17 agosto 2007
13 - wabi sabi - in giardino
wabi sabi è la bellezza delle cose imperfette, temporanee e incompiute.
è la bellezza delle cose umili e modeste.
è la bellezza delle cose insolite.
ecco. una sintetica descrizione di wabi sabi, può essere racchiusa in queste tre frasi.
wabi sabi è poi, ovviamente, molto di più.
costituisce una completa visione del mondo giapponese centrata sull'accettazione della transitorietà
è dunque una filosofia, uno stile di vita, un sistema estetico completo, un approccio a cose ed eventi che si avvicina allo zen, tanto da poter essere definito "lo zen delle cose".
mi sono avvicinata allo wabi sabi anni fa, casualmente, tramite un libro.
ed ho capito allora che tutto ciò che mi piace può essere considerato wabi sabi.
poichè wabi sabi è osservare.
è accettare.
è far parte.
è lasciar andare.
è la crepa nel muro di argilla.
la prima pioggia dell'estate.
il viandante che riposa al crepuscolo.
è la cerimonia del tè.
è un oggetto segnato dal tempo.
il lenzuolo sgualcito dopo il sonno.
il volo delgi uccelli migratori.
è il pulviscolo all'alba.
è la consapevolezza che tutto passa.
è la bellezza delle cose umili e modeste.
è la bellezza delle cose insolite.
ecco. una sintetica descrizione di wabi sabi, può essere racchiusa in queste tre frasi.
wabi sabi è poi, ovviamente, molto di più.
costituisce una completa visione del mondo giapponese centrata sull'accettazione della transitorietà
è dunque una filosofia, uno stile di vita, un sistema estetico completo, un approccio a cose ed eventi che si avvicina allo zen, tanto da poter essere definito "lo zen delle cose".
mi sono avvicinata allo wabi sabi anni fa, casualmente, tramite un libro.
ed ho capito allora che tutto ciò che mi piace può essere considerato wabi sabi.
poichè wabi sabi è osservare.
è accettare.
è far parte.
è lasciar andare.
è la crepa nel muro di argilla.
la prima pioggia dell'estate.
il viandante che riposa al crepuscolo.
è la cerimonia del tè.
è un oggetto segnato dal tempo.
il lenzuolo sgualcito dopo il sonno.
il volo delgi uccelli migratori.
è il pulviscolo all'alba.
è la consapevolezza che tutto passa.
in tutto ciò che amo e cerco, mi accorgo di trovare lo spirito autentico dello wabi sabi.
anche ieri, durante una piccola ricognizione in giardino, ho trovato, apprezzato e dunque fotografato qualcosa di autenticamente wabi sabi.
anche ieri, durante una piccola ricognizione in giardino, ho trovato, apprezzato e dunque fotografato qualcosa di autenticamente wabi sabi.
una vecchia vanga tra foglie secche e nuove.
anche questo è, credo, uno di quegli elenchi destinati a durare nel tempo.
secondo lo spirito wabi sabi.
tutto attorno
non un fiore sbocciato
nè bagliore di foglie d'albero
l'unica capanna di un pescatore
solo, sulla riva, al crepuscolo
di questa vigilia d'autunno.
- teika 1161 1241 -
secondo lo spirito wabi sabi.
tutto attorno
non un fiore sbocciato
nè bagliore di foglie d'albero
l'unica capanna di un pescatore
solo, sulla riva, al crepuscolo
di questa vigilia d'autunno.
- teika 1161 1241 -
giovedì 16 agosto 2007
12 - gli incontri piacevoli - prima parte
mi piace camminare.
e camminando, camminando, camminando, capita di fare incontri piacevoli.
mi piace altresì elencare.
niente di meglio dunque, che iniziare qui, oggi, l'elenco dei miei incontri piacevoli.
e camminando, camminando, camminando, capita di fare incontri piacevoli.
mi piace altresì elencare.
niente di meglio dunque, che iniziare qui, oggi, l'elenco dei miei incontri piacevoli.
la ringhierina più sicura del mondo.
la porta verde di una casa abbandonata.
luci appese nel bosco.
continua...
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estate
mercoledì 15 agosto 2007
11 - bizzarri girasoli
sono nati tre girasoli qui da noi.
esili, piccoli. e bizzarri.
nel senso che, girare, girano.
solo che ognuno gira per conto suo.
se uno guarda avanti, l'altro si volta di lato, il terzo guarda indietro.
nel corso della giornata si alternano in questo minuetto.
e nessuno di loro guarda mai il sole.
solo che ognuno gira per conto suo.
se uno guarda avanti, l'altro si volta di lato, il terzo guarda indietro.
nel corso della giornata si alternano in questo minuetto.
e nessuno di loro guarda mai il sole.
martedì 14 agosto 2007
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