che sia visivo, ovvero lo spazio luminoso che si ritaglia tra le sagome delle case, tra gli alberi, tra due o più oggetti qualunque della nostra casa, o sonoro, espresso nei silenzi, nelle esitazioni, nelle pause in musica, trovo che il vuoto, sia importante identicamente come il pieno.
e che la loro alternanza, crei l'armonia.
ieri, durante una delle ricognizioni giornaliere in giardino ho osservato attentamente i ritagli di cielo, di vuoto, di assenza, che si creano tra le foglie, tra le fronde, sotto gli alberi.
eccole:
vuoto tra foglie di ortensia.
la luce si insinua prepotentemente nei brevi spazi.
crea ritagli azzurrini così leggeri da ricordare il volo di un uccello.
filtra lattiginosa la luce pomeridiana.
una perfetta armonia.
la luce assume quasi i colori delle foglie.
destinato ad aumentare di giorno in giorno al cadere delle foglie, cambierà completamente il disegno creato.
non sui nuovi frutti mi concentro, ma sempre sulla luce filtrata tra essi, gli esili rami, le foglie.
così aereo ed elegante.
la luce assume ampie forme.
qui il vuoto si fa ampissimo.
e il cielo pare ricamato.
scolorandosi nella prima sera.
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grazie per i commenti che lascerete :)
seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana