arriva ogni anno, più o meno in questo periodo.
un randagio rosso.
prende possesso di un vecchio dondolo rugginoso e sta lì.
tutti i giorni parte via per i suoi giri di randagio, ma sempre torna.
costantemente.
fino a primavera.
sta lì, non chiede niente, non vuole niente.
solo un dondolo sfondato per riposare le ossa reumatiche.
se mi avvicino troppo, alza la testa, guardandomi così:
col suo unico occhio, un poco minaccioso.
a volte lo sento miagolare.
lo guardo, ma dorme.
miagola nel sonno.
poi alza, si scrolla di dosso il freddo, e si rimette in moto.
zoppo, arruffato, mezzocieco.
l'aria oggi profuma di mandarino.
Che commozione mi hai messo addosso con questa foto e questa storia.
RispondiEliminaI randagi hanno un posto privilegiato nel mio cuore: c'è stato un momento, nella mia vita, in cui nel mio giardino ne sono transitati ben 18. Tutti più o meno sulle loro, accettavano il cibo ma lo mangiavano solo quando mi ero debitamente e rispettosamente allontanata.
Hanno un'aria misteriosa, i randagi, ed affascinante, perché è così difficile capire che la loro vita - che a noi appare scomoda, pericolosa e solitaria - è esattamente quella che vogliono e desiderano.
Porgi i miei saluti a questo piratone rosso mezzo cieco.
A te, un abbraccio