Inizia con Luglio il vero tempo d'estate. Quelle giornate lunghissime, irripetibili, di quando sembra che non possa esistere altro che questa stagione. Non esiste il buio di Novembre. Non esistono le brume di Febbraio. Esiste solo questo momento. Questo tempo dilatato e sognante in cui tutto quello che andrebbe fatto è rallentare.
Rallentare e cinchischiare.
Cincischiare.
Dice il dizionario: indugiare, perdere tempo senza concludere nulla di utile.
In realtà il concetto è molto più sfaccettato. Ne fa un suo cavallo di battaglia
Sarah Ban Breathnach nel - da me - pluricitato libro
Simple abundance.
Secondo l'autrice, cincischiare è una vera arte, "a metà tra introspezione e ispirazione [...] un'occupazione solitaria, da affrontare senza fretta per ricavarne i massimi benefici metafisici." E continua aggiungendo che "Il cincischiamento getta semi. E quando sarà il momento, mieteremo un abbondante raccolto di appagamento."
Secondo Alexandra Stoddard invece, cinchischiare "ci aiuta a diventare consapevoli di ciò che è ancora importante per noi, ciò che continua ad avere significato. Quest'atto tranquillo e privato può mettere a fuoco chiaramente diversi aspetti della nostra vita. E indicarci i nostri bisogni".
Tirando le somme, si può dunque dedurre che:
- cinchischiare è un'attività deliziosamente femminile,
- per essere davvero appagante deve essere assolutamente solitaria,
- il cincischiamento ci permette come poco altro di indugiare facendo qualcosa che non deve necessariamente essere produttivo, ma assolutamente appagante.
Qualcosa da fare assaporando con lentezza, senza preoccuparsi troppo del risultato. Cincischiare è godere pienamente del - e il - momento, senza essere disturbate da nessuno, senza che nessuno - noi per prime - debba aspettarsi niente che non sia puro godimento.
Che aspettiamo dunque?
E' giunto il momento.
Il momento perfetto per: ( di seguito alcuni suggerimenti di quelle che sono tra le mie preferite attività cincischiatorie)
- cinchischiare tra i banchi di un mercatino dell'antiquariato o in
una bottega di robivecchi cercando quell'inutile piccolo delizioso
oggetto che ci ruberà il cuore
- cincischiare nei
remainder di libri, nei reparti di fotografia, arredamento,
art and craft, cultura contadina, animali, erbe e fiori, o
tutto quello che vogliamo, cercando quel libro da sogno che sfoglieremo
magari (magari!) sdraiate su un'amaca all'ombra
- cincischiare sperimentando profumatissimi infusi freddi, con fiori, erbe aromatiche, gustati nature o addolciti con miele o sciroppi vari
- cincischiare dunque nella preparazione di detti sciroppi (non c'è niente di più pigro o facile che sciogliere su fuoco lento zucchero e frutta o fiori, per creare sciroppi da gustare in acqua freddissima) (magari comodamente sedute in un ombroso patio) (magari)
- ho da poco riscoperto gli
smoothies: semplici frullati di frutta, con aggiunta di semi oleosi e/o latte e/o verdure e/o erbe aromatiche e/o pezzetti di cioccolato e/o tutto quello che ci suggeriscono il nostro frigorifero, la nostra dispenza, la nostra fantasia, la nostra voglia del momento. cincischiare cercando in rete idee per golosissimi smoothies (anche solo le immagini sono già appaganti), assemblare gli ingredienti, frullarli e gustarli è una vera attività cincischiatoria
- cinchischiare provando o riscoprendo l'antica arte del ricamo
- se l'ago non fa per noi potrebbero essere ideali uncinetto (c'è qualcosa di più delizioso del croquet? sì, ammetto c'è. ma il croquet ha il suo bel perché nella lista delle cose deliziose) o ferri (c'è tutto il tempo utile per lavorare la lunga lunga sciarpa di Gennaio)
- cincischiare nel riordino delle nostre collezioni o degli immancabili cassetti delle cianfrusaglie
- o sfogliando pigramente la più bella rivista di arredamento trovata in edicola
-
cincischiare cimentandosi in un'attività antica e di grande soddisfazione come la
preparazione di marmellate e confetture o di salse o di verdure
sott'olio/aceto da gustare poi nei lunghi mesi invernali ripensando al
momento in cui noi stesse l'abbiamo preparate (in quella meravigliosa
luce estiva, vestite in abiti leggerissimi, ascoltando le nostre canzoni
preferite...)
- le meravigliose donne vittoriane iniziavano a preparare i regali di Natale (ovviamente in splendida autarchia) nel mese di Luglio. così, solo per dirlo ;)
- cincischiare rileggendo o scoprendo per la prima volta, alcuni classici per l'infanzia (in un prossimo post la lista dei miei immancabili)
- cincischiare cercando, raccogliendo o acquistando fiori di lavanda per preparare profumatissimi sacchetti (metterne uno accanto al cuscino pare assicuri un buon sonno)
- pare (dicono le allodole) che l'alba sia uno dei momenti in assoluto più belli dell'estate. cinchischiare riuscendo a gustarne in religioso silenzio e solitudine almeno tre (creando proprio un appuntamento) potrebbe essere bello. tanto bello
- cincischiare sperimentando l'arte calligrafica
- cinchischiare semplicemente godendo intensamente dell'odore della pioggia estiva, del suo rumore sulle foglie, dello sciabordio dell'onda, del profumo dei gelsomini nei giardini, dello stormire tra gli alberi la sera, delle cicale che tra poco iniziaranno a frinire ininterrottamente, del cinguettio di decine di uccelli diversi, dell'odore del croccante venduto ai banchetti delle fiere, della carezza dell'acqua fredda sulla pelle, della pigra sonnolenza del primo pomeriggio, e di tutte le sensazioni così tipicamente estive
- e infine, sdraiate, circondate da libri, lavori di ricamo o uncinetto, sorbetti al limone, sacchetti di lavanda da ultimare, ricette di marmellate, riviste di arredamento e quant'altro, socchiudere gli occhi, allontanare tutto con un pigro gesto della mano, e cinchischiare guardando i giochi di luce tra le foglie, o giochi di ombre sul soffitto, o i riflessi del sole sull'acqua, o la calura che rende fluido l'orizzonte
Buona estate di cincischiaggio.
E alla prossima :)