"In questa fase dell'anno, dal regno dell'Ovest, che ci era venuto incontro con le sue ombre, con i primi freddi e le foschie, siamo entrati in pieno nel regno del Settentrione gelido e solitario [...]
L'aria si oscura in men che non si dica poco dopo l'ora del pranzo, e si piomba tutti in una notte veramente lunga. [...]
Ma la Terra, in quale punto del viaggio cosmico viene a trovarsi? Ha lasciato il Sagittario, ultima costellazione del tempo d'Autunno, e viene a specchiarsi nel Capricorno, prima fase dell'Inverno. Capricorno è per eccellenza il segno astrologico del freddo, del buio, della durezza, della solitudine, della staticità, del silenzio; e nella tradizione astrologica, è governato da Saturno, che tutti questi aspetti rappresenta e tutela.
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Prima o poi l'amore arriva - disponibile la stampa |
Già con l'Autunno era iniziato un fenomeno di caduta, di spoliazione; ebbene questo fenomeno ora è molto più accentuato, e si manifesta come nudità assoluta e generalizzata, dominante. Anche i sempreverdi battono in ritirata e s'impoveriscono. Le manifestazioni più estroverse della vita naturale vengono a scomparire del tutto (fiori, foglie, teneri virgulti: niente di tutto questo esiste più). Ogni vivente vegetale appare scheletrico e abbrunato, configurandosi completamente diverso, irriconoscibile, rispetto a come era apparso in Primavera o in Estate. Tutto diventa plumbeo, ogni vivente si riduce all'osso, come si suol dire (Saturno e il Capricorno governano le ossa!).
D'Inverno dunque il minimo di luce, il minimo di vitalità, il minimo di sonorità. L'essenzialità più brutale. Il silenzio si unisce all'atmosfera grigia, e ognuno si sente gravato da un peso insostenibile. Gli animali tutti cercano la tana, dormono molto o vanno in letargo. Il cielo non canta della presenza degli uccelli, in gran parte trasmigrati, e comunque gelosi del nido. [...] La linea di forza dell'energia va a ritroso e all'interno, non più in avanti e all'esterno. Il buio, la stasi, il grigiore, il silenzio, il freddo, costruiscono immagini di un paesaggio desolato. Il terreno è come bruciato e i tappeti di erbe sono maceri e sviliti. Tutto questo è Capricorno.
Astrologicmente si tratta di una costellazione identificata con una figura immaginaria, costituita per la metà superiore da una capra, e, per la metà inferiore, da una coda di pesce avvoltolata su se stessa, quasi coda di sirena. La figura vuol indicare l'ascesa sulla montagna (che è mondo da capre) e la concentrazione (ben resa dalla coda arrotolata su di sè).
Montagna: espressione del dominio della terra; ovvero dove si ha concentrazione di terra.
La vita dell'Inverno, la vita della montagna, l'esistenza da condurre nel buio e nel freddo sono anche concentrazione, energia che rientra in sè, e dunque si condensa. Siamo ormai sprofondati dove gli usuali modi della vita diurna risultano inutilizzabili. Ora, per superare le asperità, occorre sapere concentrarsi, sapere chiudersi, saper far di sé una roccaforte; perchè, ora, siamo chiamati a nasconderci, a entrare in noi; a uscire il meno possibile. La condizione ora prevalente è quella della semplicità e del riposo: basta seguire i ritmi e i segni cosmici."
Marcella Rossi - La via del cibo - ali&no editrice
con le parole di Marcella Rossi, autrice di questo libro bellissimo, direi quasi mistico - dall'argomento principale che è il cibo, va a toccare corde molto più profonde - che consiglio a tutti coloro che leggendo questo brano si sono sentiti a casa - cosa che a me capita sempre, anche rileggendolo per la trecentesima volta - ci ritroviamo per questo inizio di anno.
e mi piace iniziarlo proprio da qui. da dove siamo ora. con alcuni pensieri dedicati alla stagione e al mese che stiamo vivendo.
qui la prima parte, dedicata alle ispirazioni simboliche che giungono da cielo e terra.
nei prossimi giorni la seconda, dedicata alle gioie semplici che questo momento dell'anno chiede e favorisce.
a tutte/i buon anno! e a presto :)