Correvo al parco quando l'ho visto.
Era il primo pomeriggio di un'uggiosa giornata di tardo autunno, e lui, il miniramo, mi stava aspettando sul ciglio di uno dei vialetti secondari.
L'ho visto e ho avuto una premonizione su quello che sarebbe potuto diventare. Senza nemmeno fermarmi ho curvato a trecentosessanta gradi per tornare indietro, l'ho raccolto, e tenendolo in mano tipo fiaccola olimpica sono rientrata a casa.
Lì gli ho trovato un posto: entrava alla perfezione in una delle nicchie della libreria bianca nel mio studio, e la forma della base gli permetteva di stare in piedi da solo, senza alcun appoggio né sostegno. La spiegazione poteva essere solo una: si era immolato per me :)
Avevo già in mente come lo avrei addobbato - avevo avuto una visione al parco, no?
Ho sempre, in un'apposita scatola, un certo numero di stampe sbagliate. Sono le stampe che escono dalla stampante con qualche imperfezione, magari visibile solo ai miei occhi, ma che mi rende impossibile poterle spedire a chi ne aveva fatto richiesta. Di queste stampe imperfette faccio poi l'uso più svariato: ritaglio dei collage che poi attacco ai miei muri, realizzo bigliettini, minicartoline, cose così. Fino ad ora non erano mai diventate un albero di Natale, ma c'è sempre una prima volta.
Questa è la storia.
E questo il risultato.
L'ho battezzato l'alberello de noantri.
Se l'idea vi piace realizzarne uno tutto vostro è facilissimo. Basta un miniramo come questo; disegnate e colorate poi su un cartoncino non troppo pesante (vanno benissimo gli album Fabriano che si usano a scuola) tutte le forme che volete (case, stelle, fiori, lune, gatti), ritagliateli, forateli in alto al centro con la punta di una forbicina o di un piccolo chiodo, fate passare del filo (di metallo, di cotone, di nylon, di sottilissimo spago) e appendete le vostre forme a diverse altezze.
Io il mio l'ho lasciato così, semplice e sobrio.
Ma voi potete completarlo a scelta con bacche, minilucine, o quello che vorrete.
Tutto qui.
Fatemi sapere se ne farete uno anche voi :)
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Le mie casine sono appese con un sottile filo di metallo e al minimo soffio d'aria si animano come se dentro ci fosse una festa.
E chissà.
Forse è proprio così, da quelle parti :)