Quando, circa un paio d'anni fa, sono capitata, come sempre succede per caso, sul profilo instagram di Elena Ribolzi aka LeBambinediCaldalana, sono rimasta senza parole. Muta come un pesce e con la bocca aperta a formare un Oohh!
Non conoscevo nulla del mondo delle creazioni realizzate con la lana, o meglio, conoscevo le più consuete, come la lavorazione della lana cotta, già di per sé bellissima, ma realizzazioni così soffici da sembrare nuvole no, non ne avevo mai viste. Non sapevo neppure esistessero.
Non conoscevo nulla del mondo delle creazioni realizzate con la lana, o meglio, conoscevo le più consuete, come la lavorazione della lana cotta, già di per sé bellissima, ma realizzazioni così soffici da sembrare nuvole no, non ne avevo mai viste. Non sapevo neppure esistessero.
Da subito ho cominciato a seguire Elena nel suo lavoro, rimanendo sempre più affascinata da ciò che vedevo. E quando ho ripreso questa rubrica Elena è stata una delle prime creative che ho contattato. La sua risposta immediata, gentile, lieve, mi ha riempito di gioia facendomi capire che l'artista e il suo mondo erano (sono) davvero una sola cosa.
Le sue sono creature che mi ricordano tempi antichi: donne e ragazze dalle lunghe trecce, uomini con panciotto e cappello, bambini e bambine che sembrano uscire direttamente da un bosco, o dal villaggio di una favola.
Elena li crea uno ad uno secondo i principi della pedagogia Waldorf (tutto ben spiegato nel suo sito). La rotondità, i visi lasciati solo abbozzati, i colori scelti, i materiali purissimi, tutto contribuisce affinché l'oggetto creato sia unico, armonico, capace di stimolare immaginazione e donare sensazioni tattili e visive di profondo e immediato benessere.
E proprio l'inverno è secondo me la stagione perfetta perché LeBambinediCaldalana fossero presentate a voi che mi seguite. Quale stagione migliore per accogliere il calore e la levità di un materiale così prezioso e sapientemente trasformato?
Ed è proprio dedicata all'inverno, la stagione più intima, l'intervista di Elena (poetica e di grande ispirazione), in compagnia della quale vi lascio.
Tu, tutti i giorni
- Cosa c'è sul tuo comodino?
Lo chiamo comodino, ma in realtà è un meraviglioso ceppo di legno che mi ha tagliato papà e che ho levigato lasciando a vista la corteccia. Sopra ci sono una lampada di sale, l’immancabile burro cacao, la crema per le mani e una pila di libri.
- Raccogli/collezioni qualcosa?
- Raccogli/collezioni qualcosa?
Qualche anno fa ho fatto un intenso decluttering che mi ha fatto capire che accumulavo troppe cose. Però tutt’ora se vedo sassi particolari, mini conchiglie, rametti levigati dall’acqua, pigne, licheni… non posso fare a meno di raccoglierli e riempirmi le tasche. Nel farlo mi dico che possono essere utili per le mie creazioni, ma in verità è perché sono follemente innamorata della Natura. E poi custodisco tutte le lettere, i biglietti e le cartoline scritte a mano per me, e sì, tengo anche tutti i bigliettini dei musei/luoghi che ho visitato.
- Quali sono i tre riti irrinunciabili nella tua giornata?
- Quali sono i tre riti irrinunciabili nella tua giornata?
Le coccole con i miei gatti, almeno una tisana calda e sentire la voce di chi amo se non è accanto a me.
Il tuo lavoro
- Chi/cosa ti ispira maggiormente?
L’amore, non quello sdolcinato, ma quello profondo, sincero, pulito, prezioso, quello che permea le piccole cose della vita, che poi sono quelle più importanti e per cui facciamo tutto il resto.
- Qual è l'aspetto tutto tuo, la polverina magica, ciò che rende il tuo lavoro unico?
- Qual è l'aspetto tutto tuo, la polverina magica, ciò che rende il tuo lavoro unico?
Quello che creo è il risultato di tutto quello che ho fatto, di tutto quello che mi ha entusiasmata, affascinata, toccata, delle carezze e anche dei graffi che ho incontrato fino ad ora nella vita, è la sintesi e l’insieme delle milioni di sfaccettature che un’anima può contenere. Mi piace pensare alle mie creazioni come dei piccoli semini in grado di far germogliare l’amore nel mondo, e quindi riverso su di loro tutta la cura, la tenerezza, la poesia di cui sono capace poiché loro sono un’estensione di me stessa. Non so se questo le avvolga come una polverina magica, ma sicuramente è qualcosa di profondamente mio.
- Quale aggettivo ti piacerebbe gli altri usassero per definirti?
- Quale aggettivo ti piacerebbe gli altri usassero per definirti?
Mi dedicano parole emozionanti ed io faccio il possibile per cercare di esserne anche solo minimamente all’altezza. Non c’è un aggettivo in particolare che preferisco, però sono davvero felice quando sento di aver toccato negli altri il bambino che custodiscono nel cuore.
Il tempo, le stagioni
- Quali suggestioni ti dona l'inverno?
L’inverno è il silenzio della neve che cade, le ragnatele trasformate in preziosi gioielli dal gelo, è la cioccolata con panna, il camino acceso, le passeggiate negli abbracci stretti con le parole che si trasformano in nuvole ad ogni respiro, è stare al caldo sotto al piumone, è la terra che dorme nelle tane tra le radici, è quiete, raccoglimento, introspezione, è profonda, bellissima, sacra intimità.
- Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione?
Minestroni e creme di verdura. Ne sono ghiotta!
- E il capo d'abbigliamento cui non puoi stare senza?
Sono moolto freddolosa, i maglioni spessi e le sciarpe sono la mia seconda pelle.
Infine
- Raccontaci qualcosa di curioso su di te: un aneddoto, un'idiosincrasia, una passione... qualcosa che chi sta leggendo ancora non sa
Quando guardo le nuvole cerco tutt’ora forme fiabesche tra i vari sbuffi bianchi. Adoro immergere le mani nei secchielli colmi di piselli e fagioli sgusciati. Sto alla larga da chi per apparire migliore o per giustificare le sue azioni sminuisce gli altri.
Potete trovare Elena e le sue Bambine:
Sul suo sito
Su Facebook
Su Instagram
Su Pinterest
Nel suo shop online
Grazie di cuore a Elena per essere stata mia ospite, grazie a voi che avete letto. A tutte e tutti un caro saluto, e alla prossima!
Tutte le foto pubblicate in questo post mi sono state fornite da Elena Ribolzi e sono di proprietà dei canali. Alcune (come indicato dall'watermark) sono opera della fotografa Danila Amodeo.
Intervista molto interessante! Abbiamo conosciuto da poco Elena e le sue creazioni :)
RispondiEliminaComplimenti per il tuo blog e per i tuoi dipinti originalissimi!