Ed ecco Maggio.
Poiché siamo all'inizio di un nuovo mese, avrei - me lo ero proposta per tutto l'anno - voluto introdurlo con una serie di suggestioni: poesie, riflessioni, ispirazioni e gioie semplici.
In realtà mi accorgo di non essere ispirata io stessa per una cosa del genere. Non mi sono imbattuta, ultimamente, in nessuna bellissima poesia da condividere, e non mi sento in vena, in questo momento in cui sono stanca e indaffarata, di dare suggerimenti che io per prima non potrei seguire.
Voglio il più possibile essere autentica, questo è il mio unico comandamento al momento - da qualche tempo sempre più imperativo.
E dunque come lo introduco Maggio?
Vi offendereste se lo facessi con una serie di foto scattate nell'ultimo periodo?
Non credo, siete persone sportive... :)
Andiamo così assieme a cantar Maggio con:
Avete notato come le luci siano decisamente cambiate? Il bianco e il verde sono colori padroni di questo periodo. Quanto ne avevamo bisogno! E proprio il bianco e il verde, mi accorgo, sono gli elementi che ho maggiormente catturato con i miei scatti.
In questa prima foto vedete il grande albero di Magnolia Giapponese che caratterizza il mio giardino.
Si trova proprio di fronte all'entrata, è un albero molto vecchio - quando sono arrivata in questa casa era già lì da anni - che nel tempo ci è sfuggito di mano crescendo a dismisura. E' enorme.
Per me, se qualche astronauta di passaggio - ne passano ancora? - guarda da questa parte non può fare a meno di notarlo.
Io la chiamo Regina.
(Del resto è un'albera)
Un tratto di sentiero, l'ultimo, prima di raggiungere il Rifugio Margherita.
Mi piace uscire da casa - io abito sul livello del mare, e, arrampicandomi per sentieri, raggiungere la massima altitudine che mi sia consentita usando solo le gambe - nel poco o tanto tempo che ho a disposizione. Il Rifugio Margherita si trova a 800 metri circa di altitudine. Non male, per la camminata di un pomeriggio.
Ci sono capre selvatiche lassù. Mi diceva un abitante del posto, che sono capre rimaste senza padroni, si sono così raggruppate in gregge (una cinquantina di elementi) e sono adesso loro le vere padrone, Non è difficile scorgerle su qualche dirupo. E se anche non si faranno vedere si faranno sentire (odore, belati in lontananza, tracce del loro passaggio, escrementi).
E qui siamo al rifugio stessso, seduti su una panca di legno di fronte all'inizio del sentiero di discesa. Mentre ci riposavamo in attesa di riprendere il cammino del ritorno abbiamo avuto sole, nebbia, pioggia, di nuovo sole, tutto in un rapido sorprendente susseguirsi. Da quando ho fatto mia la convinzione che la natura, il luogo, abbiano con noi un continuo dialogo, noto così tanti particolari che prima non vedevo. Per cui, secondo me, quello è stato il modo del luogo di salutarci: regalandoci uno spettacolo di splendida varietà. Noi ringraziamo a nostra volta.
Amo i micromondi - sono ovunque attorno a noi.
E questa invece è la finestra della mia cucina durante una sera di pioggia. Stavo cucinando una zuppa e il vetro tutto appannato è irresistibile, rivela cose che i vetri nitidi non rivelano - specie mentre si fa sera...
Ancora la Regina.
Amo guardare attraverso i suoi rami.
Non sembrano farfalle posate per un breve attimo, tutti quei i fiori?
Qui si torna a camminare. Sono affascinata e incuriosita dalle lastre di pietra che sulle colline qui attorno si snodano a volte a delineare percorsi lunghissimi. Penso fossero originariamente linee di confine. E però, la loro disposizione che varia - a volte sono così come le vediamo qui in fila una dopo l'altra, altre a spina di pesce, altre ancora seguono schemi diversi molto vari - mi fa pensare anche a significati ancestrali legati ad antichi riti. Non ricordano un po' dei Menhir in miniatura? Ho scoperto poi, recentemente, che in montagna, nella zona del cuneese credo, vengono chiamati Madonnine. Questo mi fa ancora più propendere per aspetti magico-ancestrali. Non posso infatti immaginare l'enorme fatica di trasportarli fino in altitudine, per poi disporli, a centinaia, uno dopo l'altro, e così ben piantati che ancora a distanza di forse un secolo, o ancora di più, sono ancora lì ad accompagnare il nostro cammino. Tutto questo solo per delineare confini? Mmmhhhh. Non mi risuona come unica spiegazione...
Una delle spiagge di città, colta in un pomeriggio di primo sole. Mi piace vederla frequentata da tutto un pubblico colorato, un po' naif. Tra poco verrà chiusa, blindata da cabine. Ed è invece una cosa questa che il mio animo hippy e libertario detesta fin nel profondo. Non si vedrà più il mare passando e si potrà entrare solo pagando un pedaggio: che profonda inaccettabile ingiustizia...
Anche qui siamo in città. La via si chiama via Diaz (credo... con i nomi, anche delle vie, sono una frana...). Del resto per me è Via degli Aranci. Non è difficile capire il perché, giusto?
***
Uh, ma abbiamo già finito? Così pare.
Quasi mi dispiace, ci avevo preso gusto, avrei potuto continuare a raccontare per tutta la sera (e riguardando le foto, ci sarebbe anche tanto da aggiungere)
E pensare che iniziando il post non avevo assolutamente idea di cosa avrei scritto.
E' proprio vero che nell'incertezza basta fare il primo passo e che non dobbiamo farci ingannare da noi stessi e dai - tutti nostri - timore, pigrizia, e tutto il resto dell'ambaradan che siamo così abili ad usare per crearci blocchi di ogni genere.
Benvenuto Maggio.
Con un caro abbraccio a tutti voi che avete letto :)
Proprio il genere di post che amo: si comincia quasi senza sapere dove ci porterai, ci si fa condurre di qui, di lì, tra passeggiate, alberi, micromondi e aranci. E alla fine ci si chiede - davvero - "già finito? peccato!"
RispondiEliminacome una passeggata vera :)
Eliminagrazie Alessia, baci!
Le prime 2 foto...spettacolo !!! Ma anche la finestra appannata della cucina. Ma anche la via degli aranci. Ma anche il tuo post. Ma anche il tuo voler essere autentica. Yuhm, che scorpacciata! Clap!
RispondiEliminagrazie Elenita! un abbraccio :)
Eliminache posto da favola!...e w i naif e i libertari ;)
RispondiEliminaviva sempre! :)
EliminaUn abbraccio a te che, con la consueta capacità narrativa, ci hai condotto in un viaggio speciale! Baci...
RispondiEliminaMonica
... sono felice tu lo abbia fatto con me! grazie Monica!
EliminaBella! Soprattutto la pioggia della notte e le arance.
RispondiEliminagrazie Denise!
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