la lampadina, senza l'involucro di protezione, ha disegnato nuove e irresistibili ombre sulle pareti.
la mia preferita è risultata essere l'ombra di un piccolo annaffiatoio da giardino che, poggiato su un mobile, si è disegnato sulla parete retrostante con la netta competenza di un geometra: preciso, al millimetro.
poi abbiamo rimesso il lampadario.
il geometra, indispettito, si è licenziato seduta stante.
e sulle pareti tutto si è di nuovo mescolato in una fusione indefinita di luci e ombre.
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grazie per i commenti che lascerete :)
seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana