questa mattina, sfogliando una rivista, ho un moto di gioiosa sorpresa, nell'apprendere che dall'esperienza di Heidemarie Schwermer è stato realizzato un film.
mi collego ad internet per saperne di più, e.... trovo il trailer!
che emozione vederla, sentirla parlare.
io di Heidemarie avevo letto il libro, dal quale ero rimasta molto colpita, certa di trovarmi di fronte ad un'esperienza grandiosa.
quella di effettuare, nel nostro mondo ricco ed incentrato sul potere -del denaro principalmente-, la scelta ostinata e contraria di sottrarre. eliminare. alleggerirsi. e dunque: via la casa. via i beni di proprietà, abiti compresi. via l'auto. via i soldi.
vivere senza tutte queste cose.
vivere senza.
vivere secondo una nuova illuminante indicazione: non avere niente ma essere molto.
so che i primi pensieri che vengono sentendo parlare per la prima volta di Heidemarie sono: è una pazza. una disturbata mentale. una barbona. una privilegiata con un cospicuo conto nascosto dal quale attinge. non è vero. non ci credo. non mi interessa. è impossibile.
tutti pensieri leciti, certamente.
che possono però - a parte il lecitissimo: non mi interessa- essere facilmente confutati dal fatto che Heidemarie non è una barbona, non è pazza, la sua è una vita ricca (in amicizie, relazioni sociali, affetti, viaggi, spiritualità, e altri importanti valori) e felice. e la sua esperienza è del tutto autentica.
questa, in breve, la sua biografia: nata a Memel (ex Prussia Orientale) nel 1942, dopo pochi anni si sposta in Germania con la famiglia. terminati gli studi lavora come insegnante, cresce due figli (che le danno tre nipoti) e diventa successivamente psicoterapeuta. nel 1994 fonda la centrale del dare e ricevere -il primo circuito di baratto presente in Germania- e a partire dal 1996 regala tutto ciò che possiede per sperimentare uno stile di vita che esclude l’uso del denaro. negli anni, in maniera graduale e decisa, Heidemarie è riuscita ad uscire dagli schemi, abbracciando un’esistenza libera dalle preoccupazioni legate alla proprietà e all’ansia del futuro.
per approfondire, il sito cui fare riferimento è living without money (ne esiste anche una versione in italiano)
***
e adesso la piccola nota di orgoglio personale, il piccolo legame che io ho con Heidemarie. quello per il quale sussulto una volta di più, quando sento parlare di lei e della sua esperienza unica.
E all'alba appendeva il suo castello al filo del tempo, mio dipinto originale, 2005 |
il nostro personale legame è dato da un castello appeso al cielo che è diventato, qualche anno fa, la copertina della versione italiana del libro che racconta la sua storia.
libro vincitore, nel 2008, del premio "Libro per la Pace" intitolato a Tiziano Terzani, e edito da aamterranuova.***
ecco qua. una donna eccezionale. un film. un libro che vince un premio intitolato ad un altro grande dei nostri tempi.
e infine un castellino appeso al cielo.
sempre io :)
RispondiEliminavolevo aggiungere che capisco, quando l'esperienza di Heidemarie possa essere disturbante. si tratta di una scelta estrema, per la qualche credo nessuno di noi (io compresa) sia pronto, anche semplicemente come volontà. è però sempre, almeno per quanto mi riguarda, interessante guardare proprio nella direzione di queste scelte estreme. e questo sguardo, e l'ascolto attento che le riguarda, credo possano donarci qualcosa. un'ispirazione, una consapevolezza in più. possono a volte persino piantare un semino, dal quale forse, chissà, potrà nascere qualcosa di nuovo e sorprendente. seppure diverso dal seme stesso.
Cara, carissima Tiziana, mi chiamo Chiara, e sono una delle tue tante lettrici anonime.
RispondiEliminaArrivo qui, ogni volta, come una viandante che potrebbe perdersi per mille e mille stradine,ma che riconosce, sempre, la strada per il ruscello, quello del suo cuore.
Le parole e gli sguardi che getti sul mondo li riconosco come panacea e nettare, e ti sono immesamente riconoscente perchè ci porti indietro un pò dei cieli che ti accolgono, con geneosità.
Talvolta, quando ci apri il tuo cuore, mi pare quasi che il tuo sia un dialogo ininterrotto e personale con me, e mi traduci così bene, in tutte le dimensioni che sfiori, che vorrei sempre abbracciarti.
Mi sono chiesta, in passato,benchè non sia importante,se la frequenza che con te stabilisco, non dipendesse da un incontro passato, etereo,senza effettiva memoria.
Oggi scopro che la copertina di questo libro, che ho letto moltissime volte e che ha per me grande valore, è un tuo sogno disegnato, familiare ai miei occhi,eppure non subito individuato.
Ecco, Tiziana, io penso che la vita sia fatti di intrecci e fili che vengono tessuti per noi, su di noi. C'è n'è uno che ci avvicina, e mi rende felice sia così.
Un sorriso grande,Tiziana...
Un momento di riflessione che potrebbe farci crescere e sì......con un poco di buona volontà, cambiare qualcosa. Dico qualcosa perchè questo cammino mi sembra molto simile al percorso dei Santi ed io Santa non sono...però non si può non provare a cambiare la rotta del proprio cammino, soprattutto se ci si accorge che non è quello giusto! Sono andata fuori tema? Ti bacio e ti auguro un'ottima domenica, io devo proseguire il mio lavoro di imbianchina.......ciaoooo.....
RispondiEliminaAnche io, come Chiara, ho letto questo libro ben prima di conoscerti, Tiziana. Un libro che mi ha aiutato molto a fare riflessioni importanti ed emozionanti e fruttuose per me, in un momento - circa 3 anni fa - in cui attraversavo un passaggio particolarmente strano e delicato della mia storia e mi interrogavo, tra le altre cose, sul tipo di valori sui quali volevo si fondasse, sempre più, la mia vita. È bello pensare che tu fossi lì, a fare - a modo tuo - quel pezzetto di strada con me.
RispondiEliminaUn grande abbraccio
Non conoscevo il libro. Ho appena letto il tuo post e già ho voglia di saperne di più e mi fa piacere sapere che sarai tu, con la tua copertina, ad aprirmi la porta.
RispondiEliminaIo invece non la conoscevo e correrò subito a prendere il suo libro, perchè anche se è vero che è difficile per ognuno di noi anche solo pensare ad una realtà simile, chi ci prova o addirittura ci riesce come Heidemarie, ha tutta la mia stima!!
RispondiEliminaGrazie per avermi presentato questa splendida donna... cercherò il suo libro sicuramente!!
A presto!
Elisa
Non sminuire il tuo splendido castello, definendolo "castellino" (anche se immagino, volesse più essere, un incrocio tra vezzeggiativo e modestia) perchè, come sempre, è il tuo tocco poetico che dà la forma a qualcosa. In questo caso, una splendida copertina, che parla di una splendida, coraggiosissima, donna.
RispondiEliminaLa tua comare a milletinte :-)
e°*°
* chiara: cara, carissima, cosa posso rispondere a queste tue parole gentili, semplici, affettuose, autentiche... cosa se non grazie? testimonianze come la tua le devo tenere al sicuro, metterle in una di quelle casseforti dove i bambini rinchiudono i loro tesori preziosi. sono il mio personale falò al quale tendere le mani i giorni in cui ho freddo. grazie, di cuore. per aver avuto voglia oggi di scrivermele oggi. le ho lette e rilette. ed ho sentito anche io questo filo forte, seppure sottile e invisibile, che in qualche modo ci unisce. un abbraccio!
RispondiElimina* monica: no, affatto fuori tema. cambiare la rotta, quando questa non è quella giusta richiede coraggio e sincerità principalmente verso sè stessi. due elementi fondamentali che l'esperienza di Heidemarie sottolinea fortemente.
* duck: non lo sapevo! grazie per avermelo detto, mia papera preferita :)
* grazia: mi fa piacere cha io ti fatto venire voglia di saperne di più. spero possa essere per te bello e interessante quanto lo è stato per me.
* il filo magico: elisa, grazie a te! è vero, anche solo provarci, a realizzare qualcosa di simile, è già degno di stima. un abbraccio!
* elena: comare mia! :) uh, sì, ho scritto castellino! (che poi gli ini li vorrei evitare e invece mi escono di qua e di là... ;)) . questa volta è stato dettato principalmente dal fatto che, quando ho pensato il dipinto, il castello era per me fatto di... non saprei bene che, qualcosa di etereo, fatto di sogno, oppure di velo, di carta... chissà. da qui l'ino.
poi non lo so se invece è così, che i dipinti ti prendono la mano e fanno quello che vogliono. dunque non so mica di che è fatto davvero quel castello... a presto cara! e grazie, come sempre.
Mi piace sempre di più passare per il tuo blog... mi arricchisco ogni volta di più!
RispondiEliminaCara Tiziana, che dire? Con quella magnifica copertina non posso far altro che comprare il libro! :)
RispondiEliminaTrovo che l'esperienza di questa donna incredibili sia molto interessante ed ho molte curiosità a riguardo. Trovo ci voglia davvero molto coraggio per poter prendere una decisione come la sua. Ammirevole, davvero.
un caro abbraccio
Ciao Tiziana e a tutte voi!
RispondiEliminaTrovo che l'illustrazione calzi meravigliosamente a pennello con il libro! ..Difficile percorrere la stessa strada dell'attrice ma non impossibile fare piccoli passi in una direzione più sana e genuina. ..
Ti abbraccio,
Sissa
Sorprese, tante sorprese. Insieme a te:)
RispondiEliminaBuona giornata!
Ma dai?!?
RispondiEliminaQuante notizie in un singolo post. Fammi complimentare per l'illustrazione, è davvero bellissima: ed adesso vado a vedermi il trailer :)
wenny
* eva: grazie! è reciproco :)
RispondiElimina* iulia: penso ti piacerà molto la sua storia, che sì, è davvero ammirevole. un abbraccio!
* sissa: hai detto proprio bene: non è impossibile fare piccoli passi in una direzione più sana e genuina. e credo questo sia proprio uno dei messaggi che Heidemarie ci dà. a presto cara :)
* luly: grazie cara, un abbraccio!
* wenny: grazie e un abbraccio anche a te!
Che meraviglia! Un post bellissimo e un blog bellissimo! Meravigliosa scoperta in bellissima giornata :-)
RispondiEliminaMa che buffo, il libro era capitato tra le mie mani in un negozio equo e solidale, e non mi ero accorta del valore aggiunto (della copertina si, perché a volte in libreria mi fermo a guardare le copertine più ancora dei libri, ma non avevo fatto caso che fosse tua). Mi sa che dovrò dargli un'altra occhiata. Il problema è che per fare scelte come questa bisogna essere, oltre che coraggiosi (ma il coraggio uno se lo può dare) anche liberi e soli.
RispondiElimina* adriana: grazie! ti vengo a trovare :)
RispondiElimina* barbara: sì, giusta osservazione. infatti Heidemarie ha aspettato che i due figli fossero indipendenti per poter completare il suo percorso.
I castelli in aria... adoravo quest'espressione da bambina.
RispondiEliminaBrava Tiziana,
il resto sono riflessioni personali
che non saprei rinchiudere in poche righe...
ti abbraccio
o mamma mia tiziana... ma è spettacoloso!!!!!
RispondiEliminae' tua la copertia del libro... cavoli
* daniela e bussola: grazie! vi abbraccio!
RispondiEliminaTu non ci crederai ma proprio ieri sera durante una cena con amiche abbiamo parlato di questo libro e di questa esperienza!
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