mercoledì 15 dicembre 2010

468 - passeggiata nel bosco tra autunno e inverno

approfittando di una delle limpide giornate di questi ultimi giorni, siamo partiti da casa, zaini leggeri e molta voglia di mettere un passo davanti all'altro e vedere dove ci portano. 

l'inizio è fatto di sole e stelle di campo. poi subito la salita ci prova a farsi sentire, nelle gambe e nel respiro.


la vecchia locanda, primo punto d'accoglienza sito all'incrocio di più sentieri, è chiusa ormai da tempo, ma sul muro rimane il suo invito a riposare.


le ultime olive nelle reti mi attraggono anche solo per questi colori così fratelli dell'autunno


e mentre la salita si fa sempre più respingente, nel bosco si apre una stanza, piccola nicchia accogliente.


aveva il muro azzurro, e alberi di palma in giardino, una delle tante case abbandonate che incontriamo.
-un cenno sul perché di tutte queste case abbandonate: nessuna è raggiungibile dalle auto. 
gli ultimi proprietari, che di auto evidentemente non avevano bisogno, sono ormai da tempo passati ad altri mondi, e i figli, o i nipoti, se ve ne sono, se sono rimasti ad abitare in questi posti, non hanno evidentemente interesse a mantenerle. e così decadono, lentamente. a volte si tratta di interi villaggi, e quante se ne trovano di queste testimonianze di un tempo così lontano, seppure non in termine di anni, da essere per noi quasi inimmaginabile-.


il bosco a volte rifiuta di farsi fotografare. si muove, sfugge all'obiettivo. ma pure, e forse specialmente in questi casi, si mostra nella sua essenza più misteriosa e altrimenti insondabile.


non sono tanto più belle le luci dell'inverno? filtrano basse tra i rami, creando giochi di ombre e colori come mai nelle altre stagioni.


sono sempre affascinata dal mare di sassi sapientemente inseriti nella traccia del sentiero. questa è una delle antiche vie del sale -dalla liguria di levante portavano, attraverso gli appennini, alle terre interne- . era qui che saliva la gente di mare portando i suoi beni più preziosi, il sale fra tutti, per scambiarli con altri altrettanto fondamentali alla sopravvivenza. e così ogni volta che percorro queste vie, penso a tutti i passi che hanno levigato le loro pietre nei secoli. ma ancora di più, e con gratitudine, alla pazienza e alla fatica di chi le ha trasportate e distribuite lungo tutto il -lungo, lunghissimo- sentiero, in modo da renderlo più agevole ai viandanti. noi compresi.


con l'altitudine arriva anche il mare.


mi piacciono queste strisce oblique di colori. dal freddo intenso bruno verde dei sassi e della terra già in ombra alla striscia luminosa di un cielo che guarda a nord.


il sole, qui alle nostre spalle, sembra precederci con lanterne accese, là in fondo,


quando invece è di fronte ci guarda con mille occhi di luce.


sul muro antico si arrampica libera la vite


e noi ormai scendiamo, e la discesa non è meno ardua, e il bosco si apre e si chiude a suo piacimento, mentre richiami di ogni genere echeggiano tra i rami. chissà quanti occhi ci stanno osservando...


mentre io mi giro un'ultima volta a guardare nel bosco attraverso questo occhio di albero.

e poi siamo a casa.

11 commenti:

  1. Cara Tiziana, che belle immagini! Hai fatto venire voglia anche a me di fare una bella passeggiata! ^^
    Penso mi attrezzerò per sabato, se il tempo regge! :)

    un abbraccio

    RispondiElimina
  2. Tiziana, uno dei tuoi post più incantati. Da guardare e riguardare.
    Un bacione,

    wenny

    RispondiElimina
  3. grazie...
    dal mio silenzio

    galadriel_68

    RispondiElimina
  4. Buondì Tiziana,
    questa tua passeggiata raccontata, ha avuto su di me il fascino di una fiaba..
    Una buona giornata di sole..
    Sissa

    RispondiElimina
  5. L'occhio che ti ha offerto la natura per un ultimo sguardo è un pertugio incantato, pari al luogo che hai crato tu, in cui è bello rifugiarsi e accocolarsi. Bacio cara Tiziana e grazie ancora per ciò che ci sai offrire. Monica

    RispondiElimina
  6. I tuoi scatti sono pura poesia...
    Sempre...

    RispondiElimina
  7. "Chissà quanti occhi ci guardano".
    Per me qui si riassume gran parte dell'incanto e del fascino a tratti inquietante di ogni bosco.
    Grazie Tiziana di questo bellissimo post.

    RispondiElimina
  8. Una magnifica storia per immagini, Tiziana... densa di richiami, naturali, storici, fantastici, poetici... e con delle foto a dir poco stupende! Sei una grande!

    RispondiElimina
  9. a tutte: grazie! e una buona domenica,
    tiziana

    RispondiElimina

grazie per i commenti che lascerete :)
seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

shiny counter