in una delle mie vite parallele ho una libreria (piccola), sul molo di un porto (piccolo), da qualche parte, su nel nord europa.
nella mia libreria abbiamo solo libri con al centro il mare, alcuni rari e bellissimi, introvabili: ci diamo molto da fare, anche viaggiando, per procurarceli.
aprendo la porta entra odore di salino, di olio dei motori, di caffè (accanto a noi c'è un bistrot).
io porto lunghi maglioni blu, un po' lisi, molto confortevoli.
abbiamo clienti esigenti e un po' scontrosi, ma va bene così. anche noi lo siamo, a volte. però ridiamo molto assieme.
infine, la sera, una traballante scala in legno ci porta nella casa, che sta proprio sopra -la notte rimango a lungo alle finestre a guardare il porto che non si ferma mai-.
ecco. questo è, in una delle mie vite altre.
e voi? avete vite parallele? vi va di raccontarmene una?
questa invece è una sera qualunque della vita in carica |
Cara... mi hai fatto sognare...
RispondiEliminaIn una mia vita parallela ho una casa in campagna. Una veranda dove riposare e da cui ammirare il sole tramontare dietro le colline alberate. Un orto da coltivare, galline da rincorrere, alberi da frutto su cui arrampicarsi. Campi di grano e prati verdi nei quali far correre i miei bambini. Gli amici vicini per mangiare insieme. E poi dietro quella collina il mare ed una libreria dove andare a trovare un'amica da abbracciare. I suoi libri scritti con inchiostro blu li ha trovati in giro per il mondo. Fermarsi da lei a prendere un thè ed ammirare da quella finestra il porto che non si ferma mai. Oh Tiziana... come ti vorrei incontrare!
In una mia vita parallela ho anch'io una libreria, forse ad Amsterdam o a Copenhagen (ma anche Parigi andrebbe bene, o Strasburgo). In questa libreria vendiamo libri per chi ama creare qualcosa con le proprie mani, che sia un maglione, un paio di orecchini, ma anche una torta, o un piccolo giardino. La libreria è dunque anche e soprattutto un centro di aggregazione, dove si riuniscono persone che hanno qualcosa da insegnare e persone che vogliono imparare e spesso i ruoli si invertono, con leggerezza! La libreria è tutta di legno, con grandi finestre e scaffali ovunque, e piante dappertutto; il pavimento è in parquet e c'è sempre un buon profumo di cera e di carta. E ovviamente c'è un piccolo angolo, per me per chi vuole, dove è sempre possibile sedersi e condividere una fetta di torta o bersi una tazza di tè. Se non fosse che la mia vita in carica la amo molto, mi struggerei di nostalgia per questa mia vita parallela...
RispondiEliminaNella mia vita parallela,io mi chiamo donna Rosaria, ho una trattoria,il sole che splende sempre alla finestra, un grande tavolo in legno grezzo pieno di farina,il seno enorme, ho sempre una vestaglietta a fiori colorati ed impasto la mia pasta... la tiro, la rigiro, cantando,ho tanti clienti, un signore anziano seduto sulla porta che fuma aprendo i fichi d'india con un gattino che lo guarda e i miei bimbi che si dondolano su un'altalena di foglie...grazie di permettermi sempre sognare..ciao Tiziana
RispondiEliminaDovresti scriverci una storia tutta intera, su questa vita parallela, e disegnarla anche. Perché a me già mi manca e ne vorrei di più.
RispondiEliminaPoi a legger questo post ho anche scoperto che io, invece, ci ho solo questa vita qui, senza parallele e tutta s-fantasiata. Però ora forse rimedio, se riesco ;-)
Un bacio, e grazie sempre (moltiplicato).
Sere
La mia vita parallela già si compie....con il sole sono mamma, moglie e impiegata; con la notte (bada, quella tarda)si animano i sogni che si imbastiscono di giorno e allora la matita e i colori scivolano sulla carta e ne nascono linee arruffate e sfumature leggere, l'acqua dilava e poi riempie, nascono volti di donna, paesaggi dell'anima e il cuore si fa leggero.....! Baci Tiziana cara....
RispondiEliminaNella mia vita parallela penso di lavorare nella tua libreria.
RispondiEliminaChiara (Nella mia soffitta) e io, siamo vicine. Duck e io, siamo colleghe. da Renata vado a mangiare quando voglio fare festa nel cuore. da Sere, vado, nella sua vita in carica, quando ho voglia di silenzio di quello che piace a noi. a Monica penso di notte, immaginandola nel suo mondo di colori. Denise è la mia preziosa aiutante.
RispondiEliminanelle vite parallele ci incontriamo tutte. e anche in quella in carica. per fortuna :)
Ecco la mia: trascorro i sei mesi caldi dell'anno a girare il mondo con la macchina fotografica al collo e un diario nello zaino, per tornare nel calduccio della mia casa nei sei mesi freddi e giocare a creare, creare, creare... Anche se, conoscendomi, non so se riuscirei a far stare ferme le mie mani così a lungo...Forse potrei alternare periodi più brevi o fare come la Pimpa: chiedere ad un aeroplano giallo di portarmi via...
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