sabato 30 ottobre 2010

441 - notti di case, case di notte


selezione tratta da le casine, piccoli collage ispirati, anche, da ciò che segue

la notte, tra le altre cose, visito case.
quasi non passa notte che io non mi trovi ad attraversarne una.
vecchie case di campagna.
enormi palazzi nel centro di qualche sconosciuta città.
antiche dimore che si trovano chissà dove.
a volte ad accompagnarmi tra le stanze è la voce (più che la presenza) di qualcuno che mi racconta la storia della casa stessa.
altre invece passo in una sorta di insipiente solitudine.
quasi sempre ci sono un'infinità di scale.
alcune mastodontiche, massicce, poste proprio al centro, fulcro e sostegno.
altre più defilate, tortuose, salgono, scendono, si incrociano con altre scale, in una specie di labirinto di gradini.
il più delle volte le case sono vuote.
ma scorgo nelle stanze le tracce di un passato che le ha viste, anche, conventi, ospedali di fortuna, istituti dove hanno dimorato bambini, enormi alberghi ottocenteschi, musei.
risuonano i passi sul pavimento mentre attraverso lunghi corridoi in penombra sui quali si aprono stanze ora fatiscenti delle quali si legge ancora il passato glorioso.
una volta ricordo di essere salita sino all'ultimo piano di un edificio enorme.
i piani bassi erano caratterizzati da buio e polvere, ma salendo la luce si era fatta sempre più forte, fino a che in cima tutto era bianco come in una foto scattata con un potentissimo flash.
tutto questo chiarore proveniva dalle numerose finestre che si aprivano su un paesaggio fatto di vuoto mare e cielo.
e la luce stessa, lei sola, caratterizzava quell'ultimo piano.
un bagliore che puliva l'aria e rendeva le piccole vecchie stanze, bellissime e invitanti.
passando da una all'altra, avevo poi trovato una porta chiusa.
l'avevo aperta con cautela. al di là, una donna accudiva un gruppo di bambini molto piccoli.
mi aveva accolto senza sorpresa, come mi aspettasse.
mi aveva raccontato poi di come tutti loro fossero stati dimenticati lassù.
e di come la vita scorresse serena proprio per via di questa dimenticanza da parte del mondo.
di come loro vivessero bene in tutta quella luce, con quel mare davanti, in quell'aria tersa come un vento di marzo.
i bambini stavano mangiando da piccole tazze bianche, come quelle di un vecchio asilo.
la donna, quieta, sapeva tutto quello che c'era da fare e lo faceva senza fretta, sorridendo.
ricordo di quella casa la sensazione di pace e di benessere che mi aveva accompagnato fino al momento di lasciarla, e un po' anche dopo.
un'altra volta, forse la più bizzarra, la casa era in una nave.
anzi, la casa era la nave stessa. che era poi un albergo.
scricchiolavano le scale quella volta, mentre salivo e scendevo, e attraversavo cunicoli che mi portavano in cucine e vecchie sale da tè con le porte fatte a oblò.
mi capita così a volte, come oggi, che mi soffermi a pensare a quante case avrò visitato.
tante. una o più per notte.
case, case su case.
nemmeno fossi un'agente immobiliare!

e voi? avete un sogno ricorrente?
(perché di quello stavo parlando, si era capito, vero? ;))


7 commenti:

  1. E' di notte che arrivo sull'Isola, dove si atterra o si approda senza mezzi di trasporto. Faccio un bel respiro e sento il profumo del mare, della vegetazione che ho alle spalle, chiudo gli occhi e sento il rumore del vento marino e della risacca, affondo i piedi nella sabbia fredda e umida. Mi godo questa magica quiete. Alzo lo sguardo, sorrido alla persona che vedo in lontananza che ricambia il mio sguardo. Vorrei avvicinarmi, sedermi sugli scogli e parlare di tutto e di niente, fino all'alba, quando l'aria diventa tiepida. Vorrei ridere e scherzare in dialetto, spalla contro spalla, sferzando ogni tanto qualche piccola gomitata come si fa tra amici quando si dicono cose futili. Ma poi ricordo che questa non è un'isola normale, è l'Isolachenonc'è, con le sue regole ferree e la sua dura legge. Abbozzo un saluto, abbasso lo sguardo e sospiro mantenendo le distanze. Poi, mi sveglio e vedo che dalle tende filtra già la luce del mattino.

    RispondiElimina
  2. ecco perché, manuela, ti interessa il tema dell'isola... :)

    RispondiElimina
  3. I do not have recurring dreams but when they are strong vivid dreams I do try to paint them or write them down. I find dreams to such an interesting part of life.
    I love the images you put together by the way.

    RispondiElimina
  4. Non ho un sogno ricorrente, ma c'è un elemento che spesso ritorna a visitarmi di notte ed è l'acqua: mari, laghi, ruscelli, corsi d'acqua, fonti battesimali in cui mi specchio. I sogni sono così importanti, messaggi da interpretare e da ricordare.
    Che bello leggere delle tue peregrinazioni per mille e mille case diverse!

    RispondiElimina
  5. Non ho sogni che si possano definire ricorrenti (se si esclude quello di avere un bimbo, che mi visita spesso ma con bizzosa incostanza), ma son ben grata che ce l'abbia tu, ché come sai le tue "casine" per me sono rifugi :-)

    Un abbraccio,
    Sere (quella che ti ha ringraziata in ritardissimo per Ninablu ;-))

    RispondiElimina
  6. I miei sogni ricorrenti sono molti, e non tutti raccontabili, perché spesso sono troppo strani e complessi...
    anch'io sogno spesso case, che in genere sono nuove case che ho comprato e che sto arredando con amore e gioia infinita..
    ultimamente sogno spesso di fare lunghi dialoghi con la mia gattina Venus: l'incarnazione della mia musa?
    Emozionante il tuo racconto, e bellissimo (bellissimo!) il collage!
    Un abbraccio forte!

    RispondiElimina
  7. Oh, sì! Quando ero piccola sognavo spesso degli edifici che mi erano molto familiari ma completamente rivoluzionati, però sempre allo stesso modo e a furia di sognnarli li ricordo! Ma ogni volta che li visitavo era magicamnte una sorpresa...
    Era una premonizione questa di dover "rifare a modo mio" i locali della mia famiglia?! ;-)
    Adesso invece che sono grande le case sono diventati luoghi: fino ad ora ho rivoluzionato la Lombardia, chissà se in futuro mi spingerò oltre!

    E' dolcissima l'immagine di questo post...

    Ciaociao!

    RispondiElimina

grazie per i commenti che lascerete :)
seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

shiny counter