martedì 5 luglio 2011

541 - chiacchierando ancora - i sette giorni di Ninablu

quinto giorno: Venere e il continuo delle curiosità

dal libro:

"- Presto Nina, presto! Il rituale va fatto alle cinque in punto!
Ho infatti calcolato che le cinque qui sull'isola corrispondono alle dieci dell'osservatorio dove vivono Arturo e Alcione. A quell'ora i miei figli sono tutti impegnati a guardare il cielo. Se noi inviamo un messaggio alle stelle, queste, così amate dalla famiglia, certamente avranno cura di trasmetterlo a quei due svagati, che finalmente si ricorderanno di prendere qualche giorno di vacanza e venire a trovare la loro vecchia mamma.
- Svagati e citrulli - annuisce Nina soddisfatta.
- Citrulli è un po' eccessivo! Stiamo pur parlano di due scienziati che potrebbero anche vincere il Nobel, un giorno... - obietta Venere mentre prendendo Nina per mano la conduce nel salotto, che ha predisposto come luogo del rito. 
...
- Venerissima, che eleganza questi anelli! Sbrilluccicano smodatamente! Ma... e i cappelli a punta dove li hai trovati? Li hai ordinati sul catalogo "Elfo per un giorno"? Te li ha portati Marina? Ah no, aspetta, li hai fatti fare dalla sarta con quel taglio di stoffa irlandese che ti ha portato suo nipote Costantino dall'ultimo viaggio. Sai che adesso si trova nella Terra del Fuoco? Me l'ha detto il nonno ieri sera. Mi ha raccontato anche che l'altro ieri, in Piazza...
- Infila cappello e anello! -  le intima Venere fulminandola con tanto d'occhi. - Andiamo a cominciare!
Ninablu, muta come un pesce di fondale, indossa come le è stato detto i due accessori e si mette impettita ad aspettare nuovi ordini. ..."


***
Venere, la donna più vecchia dell'isola ha - solo novantaquattro anni - come le piace affermare.
grande amica di Ninablu, vive in una casa proprio al centro del paese, ed è assolutamente, incantevolmente, eccentrica. indossa solo abiti dai colori sgargianti, arriccia i capelli bianchi fino a farli diventare come il vello di una pecora, conosce tutti, e di tutti conosce ogni segreto, possiede bauli pieni di oggetti esotici, sa ogni cosa sulle stelle, e proprio tramite le stelle è capace di organizzare riti misteriosi.
come quello che stanno preparando proprio in questo momento...

***
e mentre le due cospiratrici confabulano fitto fitto, io mi allontano pian piano dalla casa al centro del paese, e poi dal paese stesso, e infine dall'isola, e torno qui, per continuare a raccontarvi qualche altra curiosità sul libro.

- mi è stato chiesto a chi mi sono ispirata per il personaggio di Venere. se davvero esiste, se viene dal mio passato...
Venere in realtà, nasce completamente dalla mia fantasia.
non mi sono ispirata a nessuno in particolare, seppure, certamente riassume in sé il cuore e l'anima di molte delle Veneri conosciute nel tempo.
Venere è uno dei personaggi cui sono più affezionata, le ho perciò donato molti degli aspetti che preferisco nelle persone.
è curiosa, è impicciona - in senso buono -, è insolita, bizzarra, impavida, scanzonata. non ha peli sulla lingua, e vive la sua vecchiaia come fosse - e lo è davvero - il più prezioso dei regali ricevuti. non vede praticamente mai i due svagati figli, due scienziati che vivono lontanissimo, ma non si macera in tristezze o nostalgie. ride, scherza. osserva il mondo dal suo balcone, compra stoffe dai marinai, prepara biscotti inventati, parla molto, ma sa ascoltare in religioso silenzio.
non a caso le ho dato il nome del pianeta dell'amore. Venere è infatti una sorta di stella-madre universale. una madre dispettosa e irriverente, ma capace di aggiustare i cuori rotti, e di tenere vicina al suo cuore una bambina un po' sperduta.

- le Acque Turchesi (un intero capitolo è dedicato loro) invece esistono davvero. e si chiamano proprio così: le Acque Turchesi.
un nome che non troverete mai scritto in nessuna cartina, ma che è stampato col fuoco nella memoria di un gruppo di certi piccoli pirati che furono. (Amalia, era il mio nome di battaglia).

- come anche esiste, e sta probabilmente, chissà, nuotando ancora da qualche parte Gionni Balena.


erano soliti assistere alle sue esibizioni marine, un gruppo di scolari che si affacciavano, nelle mattine di tramontana, ovvero quando Gionni - ovviamente il suo nome è qui di fantasia - era solito dare il meglio di sé, dalle finestre della scuola che vedete nell'immagine qui sopra.
l'edificio è adesso completamente abbandonato.
ho scattato la foto qualche anno fa, quando, per poterlo rivedere, ho scavalcato un cancello pericolante e mi sono arrampicata per una scala piena di crepe.
lassù adesso si respira un'aria spettrale. le finestre sono scardinate, i vetri rotti, il giardino pieno di erbe e rovi.
non sono rimasta a lungo. il luogo odorava di vento e pericolo. di cose passate. del gelo di quelle mattine lontane. delle nostre voci ancora impigliate ai muri. 
ho guardato il mare, da lassù immenso. e mi è parso di vederlo... Gionni col suo costume rosso! ma è stato un attimo. l'abbaglio di un ricordo. o forse la boa di un sub.
dopodiché, sono tornata a casa, e ho scritto.

***
ecco.
molte altre cose ci sarebbero da dire. altre curiosità da svelare.
forse un'altra volta.
stamani mi fermo qui.
sull'atrio sconnesso di una scuola abbandonata.
a scrutare dai vetri rotti il mare di una (quasi)isola.

come sempre, qui, la mappa per raggiungerla.


6 commenti:

  1. Il personaggio di Venere è davvero molto affascinante. Ti confesso di essermi anch'io affezionata da subito. E' quel tipo di signora anziana che mi piacerebbe avere come vicina di casa, per poter di tanto intanto andare a bere una tazza di tè in suo compagnia! :)

    Ahhhh Gionni Balena mai avrei pensato esistesse davvero! Troppo carino!!! =))


    un abbraccio cara,
    aspetto con ansia il prossimo post!

    iulia

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  2. Cara la mia comaretta arcobalenata, io non je la fo'a starti dietro, con tutto sto fior fiorire di post :-(
    Però so per certo, che se voglio inebriarmi di bellezza e colore, facendo una capatina qui, non resto mai delusa :-)
    xxx
    Basciiii alla toscana ;-)))
    e°*°

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  3. * Iulia: uh, ma sai che anche io vorrei una Venere come vicina di casa? anzi, punto ancora più in alto: io aspiro a diventare Venere ;)

    * elena: tranquilla comare! nemmeno io mi sto dietro ;))) per tutto il resto grazie comarita! e basci basci a te :)

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  4. Grazie Tiziana per questi preziosi post quotidiani....
    Leggerti è un balsamo per l'anima

    un abraccio
    Lorena

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  5. Venere è davvero un personaggio che non si dimentica. Quando ho letto il tuo libro ho pensato anch'io che mi piacerebbe, a novant'anni, esser così: attiva, energica, curiosa, totalmente priva di quella (comprensibile, a volte) tendenza al vittimismo spesso un po' compiaciuto che hanno alcuni anziani.
    Affascinante l'episodio della scuola: io non avrei mai avuto il coraggio di arrampicarmi su una cancellata, poi su una scala pericolante e soprattutto di rimanere lì, davanti a un edificio deserto e abbandonato - sono una gran fifona! - in compagnia di ricordi, visioni, fantasmi. Per fortuna che lo hai fatto tu, e ce lo hai raccontato!
    Tanti baci

    RispondiElimina
  6. * Lorena: grazie te cara!

    * Duck: anche io in genere sono fifona sai? (per esempio, sebbene abbia volato in passato - o forse proprio per questo - attualmente prenderei un aereo solo se fortemente sedata e legata tipo salame). ma quando si tratta di infilarmi in questo genere di imprese, diciamo di tipo misterioso, allora non ho paura di niente. io. perché poi invece chi - e non faccio nomi - mi aspetta fermo al cancello stesso batte il piede impaziente e guarda l'orologio contando non i minuti, ma i secondi in cui rimango esposta a pericoli di calcinacci, pertugi, scale crepate, fantasmi, feroci ragni selvatici, o guardie municipali ;)
    tanti baci a te!

    RispondiElimina

grazie per i commenti che lascerete :)
seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana

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