lunedì 25 luglio 2011

549 - sparse, dai monti

sottosopra

"mai mancante neve di metà Maggio..." il poeta Zanzotto riesce a leggerle. io mi limito ad osservarle, in attesa che prima o poi mi venga svelato il loro misterioso alfabeto

il sole, lassù in cima

la pioggia, laggiù in fondo

io ci ho provato a lasciarla lì, sentinella del luogo più selvaggio. poi, chissà...

io ci ho provato a chiedere asilo. io ci ho provato a farmi seguire. 
ma hanno continuato a guardare altrove, con placido occhio bovino




semplici perfezioni, a volte frattali

quella sera che si era accesa una luce

mondi


città del fantastico

cosa volere di più?

forse un teatrino...

tre antichi solenni signori


lo stesso lago, ma sembrano due

ombre fugaci di camminatrici al ritorno. che salutano :)

che vi invitano qui (per, eventualmente, vederle tutte assieme).
e che infine vi danno appuntamento alla prossima.

a presto! :)

***

qui invece la bellissima, poetica iniziativa di Sybille e Paula!


5 commenti:

  1. Un bacino da Roma...fin su quelle montagne:)

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  2. Oh quanto mi piacciono le tue fotografie! E quelle di montagna in particolare. Non so, hai un modo tutto tuo di guardarle. Secondo me quando le fotografi le montagne si lisciano i capelli e si sistemano la gonna, per così dire. Invece quando le ho fotografate io han fatto come le tue mucche: si son girate dall'altra parte e hanno continuato a farsi gli affari loro!
    Bellissimo!
    Baci

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  3. Duck: grazie! (mi hai fatto molto ridere :))

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  4. Che nostalgia della montagna mi hai fatto venire ! A settembre, finalmente, ci vado e vedrò se la magia colpisce anche me.A presto

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grazie per i commenti che lascerete :)
seppure non sempre riuscirò a rispondere personalmente a tutti, sappiate che apprezzo molto che qualcuno decida di spendere un po'; del suo tempo a farlo.
tiziana

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