sottosopra
"mai mancante neve di metà Maggio..." il poeta Zanzotto riesce a leggerle. io mi limito ad osservarle, in attesa che prima o poi mi venga svelato il loro misterioso alfabeto
il sole, lassù in cima
la pioggia, laggiù in fondo
io ci ho provato a lasciarla lì, sentinella del luogo più selvaggio. poi, chissà...
io ci ho provato a chiedere asilo. io ci ho provato a farmi seguire.
ma hanno continuato a guardare altrove, con placido occhio bovino
semplici perfezioni, a volte frattali
quella sera che si era accesa una luce
mondi
città del fantastico
cosa volere di più?
forse un teatrino...
tre antichi solenni signori
lo stesso lago, ma sembrano due
ombre fugaci di camminatrici al ritorno. che salutano :)
che vi invitano qui (per, eventualmente, vederle tutte assieme).
e che infine vi danno appuntamento alla prossima.
a presto! :)
***
qui invece la bellissima, poetica iniziativa di Sybille e Paula!
Un bacino da Roma...fin su quelle montagne:)
RispondiEliminaluly: grazie e un abbraccio a te! :)
RispondiEliminaOh quanto mi piacciono le tue fotografie! E quelle di montagna in particolare. Non so, hai un modo tutto tuo di guardarle. Secondo me quando le fotografi le montagne si lisciano i capelli e si sistemano la gonna, per così dire. Invece quando le ho fotografate io han fatto come le tue mucche: si son girate dall'altra parte e hanno continuato a farsi gli affari loro!
RispondiEliminaBellissimo!
Baci
Duck: grazie! (mi hai fatto molto ridere :))
RispondiEliminaChe nostalgia della montagna mi hai fatto venire ! A settembre, finalmente, ci vado e vedrò se la magia colpisce anche me.A presto
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